Until Now: Chiara Viola al JazzUp Festival!

Until Now: Chiara Viola al JazzUp Festival! – Venerdì 16 agosto a Viterbo la cantante romana partecipa alla XIV Edizione della rassegna e presenta dal vivo il nuovissimo disco: jazz e melodia, cover di Neil Young e Daft Punk, ricerca e appunti di viaggi ed esperienze 

Until Now: Chiara Viola al JazzUp Festival! 

Venerdì 16 agosto 2019

  1. 21:30

Piazza dell’Unità d’Italia

Viterbo

UNTIL NOW: 

CHIARA VIOLA IN CONCERTO

Ingresso libero

Chiara Viola – voce

Gianluca Massetti – pianoforte

Francesco Pierotti – contrabbasso

Valerio Vantaggio – batteria

Venerdì 16 agosto nuovo appuntamento con Until Now, il nuovissimo disco di Chiara Viola, che viene presentato in concerto dalla vocalist romana alla XIV Edizione del JazzUp Festival – Piazza dell’Unità d’Italia, Viterbo, ingresso gratuito. Insieme a lei i protagonisti dell’album, Gianluca Massetti al pianoforte, Francesco Pierotti al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria. Un appuntamento importante in un cartellone che dal 2 al 24 agosto porta in città nomi come Maurizio Giammarco, Rosario Giuliano, Paolo Recchia e Fabio Concato.

“Spesso accade che un musicista, dopo anni di preparazione, non trovi una dimensione propria e si limiti a rifarsi a ciò che più lo ha colpito, senza rischiare, senza osare. Chiara ha il coraggio della sua passione, si mette in gioco: ha creatività e una voce calda e tagliente, ma con dentro il ricordo di una sonorità quasi infantile. Il suo disco è un bell’esempio di come i giovani jazzisti italiani abbiano molte cose da dire“. Una presentazione importante, quella che Danilo Rea ha scritto per Until Now, esordio di Chiara Viola: il suo docente al Conservatorio Santa Cecilia ha sottolineato la centralità della passione, del voler osare, del mettersi in gioco. Caratteristiche che emergono da Until Now, pubblicato da Filibusta Records dopo l’uscita del singolo Didsbury.

Chiara Viola è attiva da anni e in varie esperienze musicali; questo lavoro per Filibusta rappresenta un punto di partenza ma è anche la sintesi di un lungo percorso nel quale gospel, jazz, didattica per bambini e altre esperienze hanno costituito per Chiara una grande palestra: “Il gospel è sempre stato un sogno mai realizzato: avrei voluto nascere tipo Whoopi Goldberg in Sister Act. Il jazz, invece, l’ho scoperto per caso a 20 anni e non ho più potuto farne a meno. Oggi oltre a cantare insegno anche musica ai bambini perché spero di contribuire alla creazione di buoni ascoltatori e, soprattutto, di dare loro uno strumento in più per rendere bella la vita. Ogni cosa che ho fatto nella mia vita è entrata a far parte di questa musica”.

Nata a Roma nel 1986, Chiara Viola ha praticato musica sin da giovanissima, cantando in cori scolastici e chiese, ha studiato chitarra classica prima e canto moderno dopo, infine canto jazz. Allieva di nomi come Cinzia Spata, Maria Pia De Vito e Danilo Rea, ha condiviso studi e palchi con Antonella Ruggiero, Claudio Rocchi, Max Gazzè, Riccardo Biseo, La Batteria, Ultimo e tanti altri, ha partecipato a festival come Jazzit Fest e Gezz Night. Until Now racchiude il mondo di Chiara, che ha dato voce al suo universo interiore: “Avendo scritto anche i testi la musica assume una dimensione di narrazione anche testuale, oltre che musicale. I viaggi, le persone, gli incontri e i paesaggi rappresentano semplicemente tutta la mia vita fino adesso. Li racchiudo nella musica così non potrò perderli mai!”.

Gli otto brani di Until Now rivelano armonie e arrangiamenti moderni, melodie sofisticate che richiamano sia il jazz che il pop, tra suoni contemporanei e richiami alla tradizione. Accanto ai sei titoli firmati Viola, compaiono due sorprendenti cover, a dimostrazione dell’ampiezza degli ascolti dell’autrice, e della varietà dei suoi riferimenti musicali: “Si tratta di Within dei Daft Punk, che ho ascoltato tanto durante un periodo molto bello della mia vita, e Harvest Moon di Neil Young, che ascolto sempre quando voglio piangere. Sono due brani estremamente diversi, che avrei voluto scrivere io. Quindi, siccome lo hanno già fatto loro prima di me, ho voluto reinterpretarli a modo mio!”.

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