Un viaggio sonoro nel cuore dell’India

Un viaggio sonoro nel cuore dell’India – The Darbar Festival in Ravenna
Venerdì 23 giugno:
Un viaggio sonoro nel cuore dell’India

  • ore 10 Sala Corelli Teatro Alighieri | lezione dimostrativa di rudra veena con Ustad Bhauddin Dagar
  • ore 17.30 Sala Corelli Teatro Alighieri | Yogabliss lezione hatha yoga di Kanwal Ahluwaliai
  • ore 21 Teatro Alighieri | EPIC RAGAS doppio concerto


Venerdì 23 giugno si entra nel vivo del Darbar Festival già dal mattino, alla Sala Corelli del Teatro Alighieri alle 10, per una lezione dimostrativa di rudra vina con Ustad Bhauddin Dagar, musicista che rappresenta la ventesima generazione della prestigiosa genealogia Dagar, risalente al XVI secolo. Un’occasione per avvicinarsi a uno degli strumenti più diffusi nella musica classica indiana: il termine rudra vina infatti è impiegato nell’India del nord per indicate la taglia grande, munita di tasti e con due risuonatori di zucca, della cetra diffusa in tutta l’India sin dal medioevo e sacra alla dea Sarasvati.

Nel pomeriggio, alle 17.30, sempre alla Sala Corelli del Teatro Alighieri, si tiene il primo appuntamento di Yogabliss, dedicato allo hatha yoga, con Kanwal Ahluwalia e il chitarrista Giuliano Mordarelli. Non è necessario avere già esperienza per partecipare: “le mie lezioni combinano gli elementi dinamici e rilassanti dello yoga attraverso il lavoro sulle posizioni (asana), sulla respirazione, sulle sequenze fluide e sul rilassamento guidato” precisa Kanwal Ahluwalia, aggiungendo che sono benvenuti studenti di tutti i livelli. Le lezioni si svolgono con la musica dal vivo di Giuliano Mordarelli, musicista della scena della world music che ha sviluppato un proprio approccio alla chitarra acustica, applicandovi anche tecniche del sarod.

Si svolge la sera, alle 21 al Teatro Alighieri, il primo dei due attesissimi doppi concerti previsti in programma: è intitolato Epic Ragas e vede protagonisti prima il canto khayal e poi il sitar, lo strumento che, grazie a Ravi Shankar, è forse diventato simbolo dell’India nell’immaginario occidentale. Il canto khayal è uno stile vocale dell’India del nord, diffuso dalla metà del XIX secolo, facendo quasi estinguere il più antico canto dhrupad, che avremo modo di ascoltare domenica 24. Rispetto al canto dhrupad il khayal prevede una maggiore libertà improvvisativa, pur nel rispetto della grammatica musicale del raga prescelto. È basato su brevi testi poetici, che vengono scomposti e rielaborati dai cantori fino a durare più di un’ora: l’attenzione è concentrata sulla tecnica vocale, le parole non vengono pronunciate chiaramente e i cantori possono introdurre ulteriori sillabe utili a elaborare i lunghi passaggi melodici. Lo ascolteremo dalla voce di Manjusha Patil Kulkarni, una cantante nata a Sangli in una famiglia di musicisti e formatasi con importanti maestri che l’hanno resa esperta nel canto khayal e in vari stili classici e semiclassici della musica indiana. La sua voce è in questa occasione accompagnato dall’harmonium, uno strumento portato in India dai missionari nel XIX secolo, suonato da Milid Kulkarni, compositore e grande conoscitore della pratica vocale indiana, al punto da essere chiamato ad accompagnare i più rinomati musicisti indiani in esibizioni in tutto il mondo. Partecipano inoltre Gurdain Rayatt ai tabla e Mithila Sarma e Kiruthika Nadaraja al tanpura, il liuto impiegato solo in funzione di bordone, fornendo le note di base del raga. La seconda parte del doppio concerto prevede due grandi virtuosi, Pandit Kushal Das al sitar e Shashank Subramanium al flauto carnatico, “in una esibizione particolare detta jugalbandi” spiega Sandeep Virdee, direttore artistico del Darbar Festival “cioè una sorta di duo composto da musicisti di prim’ordine. Normalmente i due provengono dal medesimo stile, industano o carnatico, ma in questa occasione il sitar rappresenterà lo stile industano e il bansuri quello carnatico”. Con loro si esibiscono Shubhankar Banerjee ai tabla e Patri Satish Kumar al tamburo bipelle mridangam.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti:
Lezione dimostrativa di rudra veena con Ustad Bhauddin Dagar (
Ingresso 5 euro)
Yogabliss lezione hatha yoga di Kanwal Ahluwaliai (Iscrizione 10 euro)
EPIC RAGAS doppio concerto (Posto numerato 30 euro – ridotto 26 | i giovani al festival: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari 50% tariffe ridotte)

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