Trend 2024. Baglady di Frank McGuinness con la regia di Gabriele Furnari Falanga e Diletta Masetti in scena al Teatro Belli di Roma

TREND

nuove frontiere della scena britannica – XXIII edizione

rassegna ideata da Rodolfo di Giammarco

3 ottobre – 17 novembre 2024

orario spettacoli

da lunedì a venerdì ore 21.00

sabato ore 19.00

domenica ore 17.30

Teatro Belli 

dal 2 al 3 novembre

BAGLADY

di Frank McGuinness

regia Gabriele Furnari Falanga e Diletta Masetti

con Diletta Masetti

disegno luci e collaborazione artistica Riccardo Leonelli

traduzione Carlo Emilio Lerici

produzione Povero Willy

Debutta in prima assoluta il 2 e 3 novembre al Teatro Belli nell’ambito della Rassegna TREND nuove frontiere della scena britannica – XXIII edizione, BAGLADY di Frank McGuinness con la regia di Gabriele Furnari Falanga e Diletta Masetti.

Baglady è un’opera teatrale scritta dal drammaturgo irlandese Frank McGuinness. Si tratta di un monologo intenso e toccante, incentrato sulla figura di una donna emarginata, la “Baglady”, che racconta frammenti della sua vita e delle sue esperienze traumatiche. Il monologo si svolge in un contesto indeterminato, probabilmente una stanza vuota o un angolo della strada, dove la protagonista, con addosso tutti i suoi averi, svela lentamente le sue paure, le sue sofferenze e i segreti più oscuri del suo passato. Attraverso una narrazione frammentata e spesso caotica, la Baglady riflette sulla violenza psicologica e fisica subita, sul suo senso di isolamento e sulla sua disperata ricerca di dignità. Il personaggio parla a se stessa e al pubblico, oscillando tra momenti di rabbia, tristezza e persino ironia. Con il suo linguaggio poetico e crudo, McGuinness offre una meditazione profonda sulla solitudine, la vulnerabilità e l’invisibilità delle persone ai margini della società. Baglady è un’opera che sfida gli spettatori a confrontarsi con le realtà dolorose dell’emarginazione e del trauma, portando alla luce il potere della resistenza e della sopravvivenza umana.

Note di regia

Baglady è un viaggio intimo e straziante nell’animo di una donna spezzata, un monologo che si svolge su una soglia tra realtà e memoria, dove il tempo si dissolve e i ricordi diventano ombre tangibili. L’opera richiede una regia che sappia accogliere questo spazio fragile, creando un’atmosfera che amplifichi la tensione tra l’invisibile e il visibile, tra ciò che è stato perso e ciò che rimane, anche solo come frammento o eco.

La scena è semplice, quasi spoglia, una zona liminale che non appartiene a nessun luogo preciso, ma potrebbe essere ovunque: una stazione, una strada abbandonata, o un angolo dimenticato della mente. Gli oggetti, come la borsa che la protagonista porta con sé, diventano talismani carichi di significato, simboli della sua vita passata e dei suoi segreti taciuti. Ogni gesto della donna deve avere una qualità rituale, come se ogni azione fosse intrisa di una necessità dolorosa e silenziosa.

La luce, a tratti morbida e a tratti tagliente, deve seguire il ritmo interiore del testo, come se le parole stesse della donna la modellassero, portandoci dentro e fuori dai suoi ricordi.

La protagonista è un “fantasma vivente”, la sua vulnerabilità non cerca mai di suscitare pietà. Le sue parole sono come frecce che puntano verso il pubblico, talvolta dolci, talvolta spietate, e attraverso di esse emerge il ritratto complesso di una donna  che lotta disperatamente per non scomparire del tutto.

In questa messa in scena, Baglady non è solo il racconto di una vita dimenticata, ma diventa un grido universale contro l’oblio, un invito a guardare nell’abisso della sofferenza umana e a riconoscere, anche solo per un momento, l’umanità che vive nelle ombre.

info e prenotazioni

065894875 

info@teatrobelli.it

www.teatrobelli.it

Teatro Belli, Piazza Sant’Apollonia 11/A – 00153 Roma

Biglietto intero 18 € – ridotto 13 €(under 26 e over 65

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