Tra dune e miraggi, Edoardo Tincani racconta la sete dello spirito

C’è un luogo, reale e simbolico, dove il calore brucia il giorno e il freddo gela la notte. Dove i confini si sfumano, i punti di riferimento scompaiono e la mente è esposta a miraggi ingannevoli.
È questo il paesaggio evocato da Edoardo Tincani in “Deserti”, il nuovo singolo in uscita il 16 maggio 2025 per Artisti Online, estratto dall’album “Aedo”.

Non si tratta solo di un luogo geografico, ma di una condizione dell’anima.
“Deserti” racconta l’esperienza interiore di smarrimento e sete spirituale, affrontata con parole cariche di immaginazione e significato.
La musica, composta da Stefano Boggi, crea un ambiente sonoro intenso e rarefatto, grazie anche alla forza evocativa degli assoli di chitarra elettrica.
A rendere ancora più vivido il viaggio è l’arrangiamento di Marco Gatti, che dona al brano un ritmo fluido, quasi in cammino, come se ogni battuta fosse un passo nel silenzio.

La canzone si apre come una porta su un mondo sospeso, dove il deserto non è solo una sfida fisica ma una prova dell’interiorità.
E mentre la musica a tratti si arresta per lasciar spazio al suono del ventocome se la sabbia si sollevasse dalle dunel’ascoltatore viene invitato a entrare in una dimensione più profonda, tra spiritualità e riflessione.

“Deserti” si sviluppa su un doppio binario:
da un lato descrive visivamente lo scenario affascinante e ostile del deserto – con serpenti, sete, scorpioni, oasi, silenzi – evocando un paesaggio che appare reale e tangibile;
dall’altro è una potente metafora dei periodi di aridità spirituale, quei momenti in cui la fede sembra svanire, il cielo si oscura e la voce di Dio appare lontana.
Sono giornate inquiete, in cui si fa fatica ad avanzare, in cui la solitudine e le tentazioni diventano abbagli pericolosi.

Con delicatezza e poesia, Edoardo Tincaniscrittore, giornalista, cantautore e animatore culturale nato a Reggio Emiliaracconta questi spazi interiori dove il tempo si dilata e lo spirito si confronta con la prova.
Ma è proprio in questi deserti, dice la canzone, che può accadere l’incontro più autentico: Dio, come nei racconti dell’Antico Testamento, attira in luoghi appartati per parlare a chi rimane in ricerca.E allora anche le distese più aride possono fiorire.

Con questo nuovo singolo, Edoardo Tincani conferma la sua voce originale nel panorama cantautorale italiano, fondendo riflessione interiore, riferimenti biblici e una sensibilità narrativa rara.

BIOGRAFIA

Edoardo Tincani è cantautore, giornalista e scrittore. La maggior parte della sua produzione è costituita da testi ispirati dalla fede cattolica, che nel 2016 ha raccolto in un libro dal titolo “E con questa vita Ti canto. Cento liriche di un cuore cristiano”. Sempre nel 2016 ha prodotto il CD musicale “Venga il tuo regno”, registrato dal vivo.

Il 1° ottobre 2018 è stato eseguito a Reggio Emilia il concerto “Io Ti cercherò”, con venti canzoni storiche. Nel 2022 Tincani ha debuttato su Spotify con l’album “Compagni di viaggio”: 12 canzoni che ha scritto e interpretato con le musiche di Daniele Semprini.

Dalla collaborazione con Stefano Giuranno è nato nel 2024 il secondo disco intitolato “2033 E volgeranno lo sguardo”, contenente 13 brani sul mistero della Pasqua. Numerosi poi i singoli pubblicati da Tincani grazie a Marco Gatti e all’etichetta Artisti Online: sei in featuring con Fausto Bizzarri e tre con la rock band dei LOOKin4. Per il 2025 è in uscita il suo terzo album “Aedo”, già anticipato da alcuni singoli.

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