On the road. La Via Emilia, 187 a.C. – 2017

On the road. La Via Emilia, 187 a.C. – 2017 – Reggio Emilia dedica una mostra alla Via Emilia romana e al suo fondatore, il console Marco Emilio Lepido

Storie, personaggi, spaccati sociali e modi di vivere dell’antichità raccontati da reperti archeologici unici provenienti da importanti musei nazionali e dalle collezioni della città, con l’aiuto del cinema e del digitale

Un uomo, il suo nome, la sua strada, una città. È un percorso lineare quello che lega Marco Emilio Lepido alla Via Emilia e al capoluogo di Reggio Emilia.

Così, mentre Modena e Parma festeggiano i 2200 anni della loro fondazione (183 a.C.), Reggio Emilia celebra con una grande mostra la Via tracciata nel 187 a.C. da Marco Emilio Lepido, il console romano che giocò un ruolo fondamentale nel dare forma istituzionale al Forum che da lui poi prese il nome di Forum o Regium Lepidi.

La mostra “On the road. La Via Emilia, 187 a.C. – 2017”  propone una riflessione a 360 gradi sulla storia della Via Emilia, sul suo Fondatore e sul significato dell’importante arteria nella contemporaneità.

Reggio Emilia è l’unica città della regione che conserva nel proprio nome il ricordo del suo fondatore; e la regione Emilia-Romagna è probabilmente l’unica al mondo a derivare il proprio nome da quello della strada su cui si impostava l’intero popolamento del suo territorio.

Da limes, ovvero linea di confine fra l’Italia romana e un nord abitato da popolazioni “altre”, la Via Emilia sarebbe presto diventata non solo asse portante delle comunicazioni padane ma collante di genti di lingua, idee e culture diverse, contribuendo alla formazione di una società aperta e rivolta al futuro.

La mostra dedica una particolare attenzione alla figura di Marco Emilio Lepido, il geniale costruttore che, sgominati Celti e Liguri, decise la costruzione di una lunghissima strada che collegasse le colonie di Rimini e Piacenza: una strada che avrà alterne fortune nel corso dei secoli ma che non sarà mai abbandonata.

L’esposizione si sviluppa nelle tre sedi di Palazzo dei Musei, Palazzo Spalletti Trivelli e Museo Diocesano e in altri luoghi del centro storico coinvolti a vario titolo nel circuito tematico della mostra. Fra questi il Municipio, che rende omaggio alla figura del suo fondatore accogliendo il visitatore con la scultura settecentesca di Marco Emilio Lepido, ora restaurata da Angela Allini di Opus Restauri con il contributo del Lions Club Marco Emilio Lepido di Reggio Emilia, oppure l’incrocio fra la Via Emilia e via Crispi (che ricalca il tracciato di una strada romana obliqua riportata in luce di recente sotto palazzo Busetti) dove una riproduzione 3D della statua del console (realizzata da Geis–Geomatics engineering innovative solutions) segnala l’itinerario verso Palazzo dei Musei.

L’esposizione vera e propria si dipana tra la sede principale di Palazzo dei Musei e le due sedi collaterali del Museo Diocesano, dove viene approfondito il tema del primo Cristianesimo lungo la Vai Emilia (Via Aemilia, Via Christi ) e di Palazzo Spalletti Trivelli, sede del gruppo bancario Credem, che ospita una sezione dedicata all’edilizia romana sullo sfondo dei resti del foro della città tuttora conservati nei sotterranei dell’istituto di credito (Regium Lepidi underground) .

La mostra “On the road. La Via Emilia 187 a.C. – 2017” è promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia, dal Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l’Emilia-Romagna e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, con il contributo di Credem e Iren e il patrocinio di Anas.

Curata da Luigi Malnati, Roberto Macellari e Italo Rota, si avvale di un Comitato scientifico composto da Giovanni Brizzi, Annalisa Capurso, Francesca Cenerini, Antonella Coralini, Mauro Cremaschi, Renata Curina, Maurizio Forte, Maria Luisa Laddago, Daniela Locatelli, Roberto Macellari, Luigi Malnati, Giada Pellegrini, Elisabetta Pepe, Marco Podini e Paolo Sommella.

L’allestimento, curato dall’architetto Italo Rota, punta a restituire alla sensibilità contemporanea i preziosi reperti archeologici esposti, inserendoli in ricostruzioni virtuali dell’antica strada romana e contestualizzandoli con l’aiuto di spezzoni di celebri film peplum. Sarà possibile rivivere l’affascinante storia della Via Emilia attraverso le vicende dei suoi protagonisti mentre una serie di installazioni multimediali, sovrapponendo la Via Emilia storica a quella contemporanea, consentiranno di cogliere con immediatezza persistenze, differenze e analogie.

La mostra fa parte del grande progetto di promozione della cultura e del territorio ‘2200 anni lungo la Via Emilia’   promosso da tre città –Reggio Emilia, Parma e Modena a cui si aggiungerà Bologna in un secondo momento-, due Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio –quella per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e quella di Parma e Piacenza- e dalla Regione Emilia-Romagna

Redattore: CARLA CONTI

Informazioni Evento:

Fino al 01 luglio 2018

Costo del biglietto: intero 5 euro – ridotto 3 euro

Prenotazione:Nessuna

Luogo: Reggio nell’Emilia, Musei civici – Palazzo San Francesco

Orario: dal martedì al venerdì 10.00-13.00sabato, domenica e festivi 10.00-19.00lunedì chiuso

Telefono: 0522 456816

Articolo precedenteL’Eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio
Articolo successivoGorizia e la Grande Guerra