“Taxi”, l’ultimo singolo di Francamente

Dietro Francamente c’è Francesca Siano, classe 1996. Studia filosofia a Torino, città che ama e che spera la ricambi. Il suo progetto mette in musica le realtà considerate marginali perché non raccontate, facendo di ogni canzone un atto politico.

A ottobre 2019 partecipa alla sezione _reHUB di _resetfestival affiancata dalla Mentor Erica Mou. Il 13 dicembre pubblica Prendere e partire, scritta con il gruppo torinese The Spell of Ducks per il collettivo Sità Scoté. A febbraio 2020 inizia la collaborazione con l’etichetta Pan Music per registrare Contaminazione, primo singolo fuori dal 12 giugno 2020. Il 9 ottobre è invece il turno di Insetti, brano autoprodotto da capo a fine insieme alla band Igloo. Sempre in ottobre vince il contest Duel Cantautori a Confronto, che le permetterà di esibirsi al Premio Bindi e al Mei di Faenza nel 2021. Il 18 dicembre 2020 è la data di uscita di Bombe in Colombe, denuncia delle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e insieme celebrazione del libero amore.

Il 15 ottobre 2021 è invece la volta di Taxi, racconto del desiderio di non essere soltanto di passaggio per le persone amate.

Da marzo 2021 vive a Berlino nel tentativo di scoprire nuovi suoni da aggiungere alla sua scrittura. Nel luglio dello stesso anno partecipa ad Apolide Festival con #cantafinoadieci, collettivo di musiciste con base Torino il cui intento è promuovere partecipazione e rappresentanza femminile sul palco.

Taxi è una speranza, la volontà di non essere di passaggio per le persone amate. Lo sforzo di non pattinare sulla superficie della conoscenza, bensì andare a fondo con chi si ha difronte per costruire insieme. Prendere un taxi è un’esperienza ordinaria e speciale allo stesso tempo. Saliti a bordo, condividiamo un viaggio con qualcuno che siamo destinati a non rivedere e con cui l’unico spazio di interazione sono le parole scambiate per comunicare la destinazione. L’auto si trasforma in un limbo, un luogo che nessuno vorrebbe abitare perché solo di transito. Questa sensazione di non appartenenza è proprio tutto ciò che vorremmo evitare con chi ci è caro.

Coprimi le spalle, che se ho freddo diventano gialle e non voglio sembrare un taxi di New York
Di quelli che prendi una sola volta, senza badare al conducente, ché tanto hai altro nella mente.”

ASCOLTA “TAXI” QUI.

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