Tartarughe marine liberate nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Tartarughe marine liberate nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni – L’operazione, nell’ambito del progetto “Monitoraggio delle nidificazioni di tartaruga marina in Campania” mirato alla conservazione e al ripopolamento della specie, è stata svolta dalla Stazione Zoologica di Napoli e dal Corpo forestale dello Stato

Sono state liberate, nelle acque antistanti Marina di Pisciotta (SA) nella costiera Cilentana, otto tartarughe marine della specie Caretta Caretta. Gli esemplari, pronti a ritornare nel loro habitat marino, erano stati accolti e curati dal centro di recupero della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, dopo essere stati ritrovati malconci.
L’operazione nell’ambito del progetto “Monitoraggio delle nidificazioni di tartaruga marina in Campania” promosso dalla Regione Campania, mirato alla conservazione e al ripopolamento della specie, è stata svolta dalla Stazione Zoologica di Napoli e dal Corpo forestale dello Stato.
La tartaruga Caretta Caretta, fortemente minacciata dalla riduzione degli habitat di nidificazione, è la specie più comune del Mar Mediterraneo. Questa specie, dunque, è a rischio di estinzione nelle acque italiane a causa dell’inquinamento marino, degli incidenti causati dalle reti a strascico e degli altri sistemi di pesca.
Infatti, negli ultimi 20 mesi, sono state rinvenute 13 carcasse di tartarughe morte a seguito di ferite o perché rimaste imbrigliate nelle reti da pesca nelle zone di Castellabate, Ascea, Palinuro, Pollica, Capaccio, Sapri e Agropoli (SA).
La liberazione è avvenuta presso il lido “La Primula”, nella frazione di Caprioli di Pisciotta (SA), con la partecipazione delle Istituzioni e dei cittadini.

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