Sulla via della conclusione le indagini dell’omicidio Salomone

Carabinieri scoprono autore omicidio Salomone

 

Roma – Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di M.L., un 52enne, con precedenti, di Acilia, accusato di aver organizzato ed eseguito, insieme a due complici in corso di identificazione, l’omicidio di Emidio Salomone, avvenuto il 4 giugno 2009, mentre si trovava sul marciapiedi antistante la sala giochi “Planet” di Via Cesare Maccari ad Acilia. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta  della locale Direzione Distrettuale Antimafia è stato eseguito a Salerno dove l’arrestato si trovava già ristretto agli arresti domiciliari presso una comunità del posto per reati inerenti gli stupefacenti. La sera del 4 giugno 2009, la vittima venne avvicinata da due killer giunti a bordo di una moto; il passeggero, sceso dal mezzo, da distanza ravvicinata esplose contro Salomone due colpi d’arma da fuoco attingendolo al torace e alla testa, cagionandone la morte all’istante. Terminato l’agguato i due assassini si dileguarono a bordo della motocicletta. L’indagine riconduce l’omicidio ad un attrito personale tra l’odierno arrestato e la vittima, maturato nell’ambito di alcuni episodi di danneggiamenti ed intimidazioni verificatisi ad Acilia tra la fine del 2008 e i primi mesi del 2009. M.L. avrebbe quindi assoldato dei killer che, con la sua complicità ed attiva partecipazione nella fase esecutiva, hanno assassinato il rivale. Si seguono ora alcune piste investigative per cercare di identificare i due sicari. Salomone Emidio è stato in passato coinvolto in indagini e processi che hanno interessato la c.d. Banda della Magliana:

–                     nel 1991 era in auto insieme Carnovale Vittorio, elemento di spicco della Banda della Magliana e a Corsello Sante Pietro che si trovava alla guida. L’auto venne affiancata da un’altra autovettura dalla quale partirono alcuni colpi d’arma da fuoco che uccisero il Corsello;

–                     nel 1993, insieme ad altre 70 persone, venne arrestato nell’ambito della nota operazione “Colosseo”, scaturita dalle dichiarazioni di Maurizio Abatino sulla Banda della Magliana;

–                     nel 2004 venne raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma nell’ambito dell’indagine “Anco Marzio”, avviata dalla Squadra Mobile di Roma successivamente all’omicidio di Frau Paolo, altro elemento legato alla Banda della Magliana, ucciso nel 2002 ad Ostia davanti l’ingresso di casa da due killer a bordo di una moto. L’indagine non riuscì ad individuare né gli autori, né il movente dell’omicidio, ma consentì comunque di arrestare in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere una serie di pregiudicati del litorale con le accuse di associazione per delinquere, stupefacenti, gioco d’azzardo ed altro. Salomone, inizialmente latitante, venne localizzato ed arrestato a Frederikshavn in Danimarca qualche mese dopo. Il Tribunale della Libertà annullò però alcune di queste ordinanze tra le quali anche quella di Salomone, che venne rimesso in libertà prima di essere estradato.

 

Testaccio – Carabinieri intervengono per violenta rissa tra stranieri, 8 arresti

 

 

Roma – Una violenta rissa è scoppiata, poco prima dell’una di questa notte in via del Campo Boario tra due fazioni opposte, composte, la prima da tre uomini e una donna ucraini, tra i 38 e i 20 anni e la seconda da quattro cittadini turchi tra i 39 e i 24 anni. I fumi dell’alcol avrebbero amplificato, sembrerebbe, un apprezzamento di troppo fatto dai cittadini turchi alla donna ucraina, di 38 anni. Da qui botte da orbi che  hanno richiesto l’invio sul posto di numerose pattuglie in ausilio ai Carabinieri della Stazione Roma Aventino per sedare la rissa. Hanno avuto la peggio i quattro turchi che sono finiti al pronto soccorso dell’Ospedale “San Camillo”, uno in particolare con la frattura dell’omero e gli altri con escoriazioni e traumi vari. Gli otto sono stati arrestati e dovranno rispondere di rissa aggravata.

 

 

Tuscolana – Rapina un minore, arrestato

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Tuscolana hanno arrestato un romano di 22 anni, in attesa di occupazione, incensurato, che aveva appena rapinato un ragazzo di 16 anni, in strada. I fatti sono avvenuti in via Tuscolana angolo viale Furio Camillo. Il ventiduenne con violenza ha minacciato il minore, anche lui romano, e si è fatto consegnare la catenina d’oro che aveva al collo. Una pattuglia di Carabinieri della Stazione Roma Tuscolana che transitava ha notato la scena ed è immediatamente intervenuta. Il rapinatore è stato arrestato e condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.

 

 

Rissa al campo nomadi di via di Salone – In manette 5 persone

 

Roma – Furibonda rissa ieri sera, verso le 19, nel campo nomadi di via di Salone, sedata dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli intervenuti sul posto che hanno arrestato tre uomini e due donne di due opposte fazioni. Si tratta di un uomo e una donna macedoni di 39 e 34 anni e di due uomini e una donna romeni di 22 e 26 anni che sono stati bloccati mentre si colpivano ripetutamente con calci e pugni, a seguito di diverbio scaturito per futili motivi. Hanno riportato tutti lesioni giudicate guaribili dai sanitari degli ospedali “San Giovanni evangelista” di Tivoli e ‘Sandro Pertini’ di Roma, in 7 giorni. Tutti gli arrestati sono stati trattenuti in camera di sicurezza in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

 

 

Tor Bella Monaca – Aggressioni a colpi di machete nella guerra tra bande nigeriane: rintracciato ed arrestato latitante.

 

Roma – Nel corso delle indagini dei Carabinieri della Compagnia di Frascati sugli scontri tra bande nigeriane che hanno insanguinato le strade di Roma nei mesi scorsi è stato catturato un pericoloso latitante scappato alla cattura nel mese di luglio scorso. Il latitante, giovane 20enne, è ritenuto responsabile, unitamente ad altri 10 connazionali già rintracciati ed arrestati a Padova, Aversa e Roma, del brutale ed efferato tentato omicidio verificatosi a Tor Bella Monaca il 31 marzo scorso ai danni di un 31enne. Il gruppo criminale, composto anche da altri 6 soggetti che attualmente sono fuori dal territorio nazionale, nella serata del 31 marzo hanno colpito a colpi di spranghe e machete un loro connazionale riducendolo in fin di vita. A seguito dell’aggressione, il 3 aprile, l’altro gruppo rivale colpiva, sempre con armi tribali, riducendo in fin di vita un 25enne. Proprio dopo questa aggressione sono stati arrestati 11 cittadini nigeriani che, attualmente, si trovano ancora in carcere.

In considerazione dell’attenzione che i Carabinieri hanno rivolto alle bande nigeriane il gruppo degli aggressori del 31 marzo decideva di polverizzarsi sul territorio nazionale o di rientrare in Nigeria. Con non poche difficoltà legate all’assenza di domicilio ed all’estrema mobilità dei soggetti, i militari sono stati in grado di individuare il latitante nascostosi nella periferia romana.

 

 

Minacciava e perseguitava da tempo una donna. Arrestato per “stalking”

 

Roma – È ora detenuto presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’ autorità giudiziaria, l’uomo arrestato ieri dai Carabinieri della Stazione Quadraro per il reato di “Stalking” perpetrato ai danni di una quarantenne romana. I militari dell’Arma sono intervenuti a seguito della telefonata al 112 della donna che denunciava di subire da tempo continue minacce di morte, che le procuravano un grave e profondo stato di ansia  da parte di D.A., classe 62, disoccupato, noto già alle forze dell’ordine per precedenti reati. I militari giunti al domicilio della vittima, sono venuti a conoscenza che gli atti persecutori duravano da circa due mesi e che l’uomo sarebbe ritornato nel tardo pomeriggio all’abitazione della donna per reiterare la propria condotta. A tal proposito si è deciso di eseguire un mirato servizio di osservazione in attesa dell’arrivo del persecutore, il quale giunto sul posto  perseverava effettivamente nelle minacce di morte verso la donna, facendo così scattare l’immediato intervento dei Carabinieri che una volta bloccato, accompagnavano l’uomo in caserma. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico  e di un telefono cellulare usato per effettuare le minacce. Il passato della vicenda odierna è di quelli che fanno riflettere: lui è un senza fissa dimora, conosciuto da molti anni dalla vittima che, nei suoi confronti, aveva sempre assunto un atteggiamento altruista e caritatevole, tanto da essere del tutto frainteso dall’uomo che, giorno dopo giorno, si è legato sempre di più alla propria benefattrice fino a pretenderne l’affetto a tutti i costi. Da lì, le minacce, le continue chiamate e la richiesta assillante di essere ricevuto a casa dalla donna, negli orari più diversi ed indipendentemente dalla sua volontà: una serie asfissiante di comportamenti che avevano tolto il respiro alla donna, cambiandole la vita fino all’intervento dei Carabinieri, che, almeno per ora, le hanno restituito la serenità.

 

 

Lanuvio: arrestato giovane romeno per omissione di soccorso

 

 

Nella nottata dell’11.09.2011, in Lanuvio, nella via G. Matteotti, un cittadino Romeno P.N. di 28 anni, perdeva il controllo della sua autovettura e investiva una donna che passeggiava sul bordo della strada unitamente ad amici. I militari della locale Stazione Carabinieri, avvisati da uno dei presenti, tempestivamente si portavano sul luogo della disgrazia e da quanto accertato constatavano che il responsabile dell’investimento era sotto l’effetto di sostanze alcooliche. Da quanto acquisito e appurato sul luogo dell’accaduto si accertava la fuga del prevenuto che voleva allontanarsi dal luogo del fatto ma nonostante il suo stato psicofisico alterato dall’alcool, terminava la sua fuga andando ad urtare, danneggiando, altro veicolo in sosta. Le analisi hanno riscontrato che il responsabile aveva ingerito una quantità elevata di alcool che superava di molto i limiti minimi consentiti dalle norme in vigore. La malcapitata veniva trasportata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale civile di Velletri per essere sottoposta alle prime cure e da quanto accertato, fortunatamente, riportava solo contusioni e abrasioni, guaribili in due settimane. Il soggetto veniva assicurato alla giustizia e arrestato per lesioni e omissione di soccorso.

 

10 borseggiatori arrestati nelle ultime ore. In manette anche quattro minori.

 

Roma – Continua incessante da parte dei Carabinieri del Gruppo di Roma l’attività di contrasto al fenomeno dei borseggi in danno soprattutto dei numerosi turisti in visita nella Capitale. Nelle ultime ore sono dieci i borseggiatori finiti nella rete dei militari. I primi due,  cittadini romeni di 20 e 30 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in via Principe Amedeo subito dopo aver sfilato il portafogli dalla tasca di una turista. Quattro borseggiatori sono state arrestati in due diversi episodi dai Carabinieri della Stazione di Roma Vittorio Veneto sempre nel corso di un servizio preventivo antiborseggio sui mezzi pubblici del centro. Nel primo episodio a finire in manette sono state tre nomadi, due 14enni ed una 17enne, domiciliate presso il campo di via Pontina, E così che i militari le hanno sorprese dopo che avevano alleggerito del portafogli un turista all’interno dei treni della metropolitana all’altezza della fermata “Colosseo”, senza che la vittima neanche  se ne accorgesse. Se ne sono accorti i Carabinieri che la tenevano d’occhio e le hanno fermate. Il protagonista dell’altro episodio è un cittadino romeno di 38 anni, già noto alle forze dell’ordine che è stato sorpreso dai militari in Largo di Torre Argentina dopo che l’uomo aveva rubato il telefono ad un giovane turista. I Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno arrestato tre borseggiatori bosniaci in due diversi episodi. Il primo, un 31enne, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è stato fermato dopo aver rubato un cellulare ad un turista mentre era sul treno all’altezza della fermata metropolitana “Spagna”. Gli altri due,  un 17enne ed un 20enne invece, sono stati sorpresi dopo aver sfilato il portafogli ad un visitatore straniero all’interno dei treni della linea metropolitana all’altezza della fermata  “Colosseo”. I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Cavalleggeri hanno arrestato un cittadino romeno 33enne sorpreso a bordo del bus 64 dopo aver sfilato il portafogli ad una turista. L’ultimo, un cittadino romeno di 18 anni, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina  che l’hanno sorpreso in via Tuscolana dopo aver sfilato il portafogli ad un ignaro anziano. Dei dieci borseggiatori fermati, sei sono stati arrestati ed accompagnati in caserma e sono a disposizione dell’autorità Giudiziaria, mentre i quattro minori sono stati accompagnati presso il Centro di Prima Accoglienza di via Virginia Agnelli. La refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari.

 

Cittadino indiano molesta donna sull’autobus, in manette

 

 

Roma – Approfittando della folla sul bus si avvicinava ad ignare passeggere per poi molestarle, questa la tecnica usata da un cittadino indiano di 28 anni, che è stato arrestato dai Carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia con l’accusa di violenza sessuale. L’ultimo approccio però gli è andato male, infatti il 28enne dopo aver avvicinato una turista tedesca a bordo del bus 64 della linea urbana, all’altezza di via Nazionale, ha messo in atto il solito modus operandi. Ma la giovane turista, quando si è resa conto di ciò che stava accadendo, ha iniziato ad urlare ed inveire contro il molestatore. Udite le urla, subito sono intervenuti due Carabinieri in borghese in servizio antiborseggio, che viaggiavano sullo stesso autobus, bloccando immediatamente l’uomo. Il 28enne molestatore, già vecchie conoscenze delle forze dell’ordine ed irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato dai militari ed associato presso la Casa Circondariale di Regina Coeli.

 

 

Controlli dei carabineri alla movida capitolina. 42 arresti e 9 denunce, 2passati al setaccio san lorenzo e il pigneto. 5 contravvenzioni per violazione del divieto di consumare alcolici in strada dopo le 3. 

 

Roma – Nell’ambito dell’operazione di controllo del territorio e della movida capitolina, i Carabinieri del Gruppo di Roma nel week-end, hanno arrestato 42 persone per vari reati.  In particolare 11 per spaccio di sostanze stupefacente; 14 per furto; 8 per rapina; 7 per rissa; 1 per tentato omicidio; 1 per porto abusivo d’arma da fuoco. Nell’ambito della stessa operazione di controllo sono state denunciate 9 persone di cui 3 per rissa, 3 per rapina, 1 per furto, 1 per ricettazione e 1 per porto abusivo d’arma. Sequestrati circa 450 g. tra marijuana hashish e  cocaina. Controllate oltre 1.500 persone ed oltre 600 veicoli. Non sono mancati le denunce per guida in stato di ebbrezza ed il ritiro di patenti di guida. Passati al setaccio dai militari, in particolare, i quartieri del Pigneto e di San Lorenzo dove sono stati eseguiti la maggior parte degli arresti per droga e per rissa. In più occasioni i militari sono dovuti intervenire per evitare che liti sorte per futili motivi, amplificate dall’abuso dell’alcol, sfociassero in altre risse. Negli stessi quartieri, una decina di persone sono state segnalate alla Prefettura per uso di droga. Cinque invece sono state le contravvenzioni elevate per inosservanza dell’Ordinanza Sindacale che vieta il consumo di alcolici in strada oltre l’orario consentito.

 

Ladre d’appartamento in erba, tentano la fuga ma vengono arrestate

 

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario sono intervenuti ieri sera in via della Maratona, nei pressi della Farnesina, per un tentativo di furto in un appartamento. Al loro arrivo i militari hanno sorpreso due baby ladre, una 14enne e una 16enne, entrambe appartenenti al campo Nomadi di via del Baiardo, nei pressi di Tor di Quinto, che hanno tentato di far perdere la proprie tracce a piedi. Malgrado il loro maldestro tentativo di fuga sono state inseguite ed arrestate. Grazie alla preziosa segnalazione di alcuni condomini, giunta al 112, e al tempestivo intervento dei militari, le due non sono riuscite nel loro intento, anche se erano già riuscite ad aprire la porta di ingresso dell’appartamento con alcuni grossi cacciaviti. Le due ladruncole esperte ma mai arrestate prima erano molto ben vestite, alla moda e curate in modo da poter girare inosservate tra le abitazioni da colpire. Sono state accompagnate presso il centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovranno rispondere di tentato furto aggravato.

 

 

Infermiere romano perde alle slot machine e finge di essere stato rapinato, smascherato e denunciato

 

 

Fiumicino: I Carabinieri della Stazione di Fiumicino hanno denunciato alla Procura di Civitavecchia un infermiere romano di 37 anni, con l’accusa di simulazione di reato e falsità ideologica. L’uomo per giustificare con i familiari l’ammanco di denaro perso al gioco aveva simulato una rapina. Tutto ha origine da una denuncia per rapina presentata lo scorso 20 agosto dall’infermiere romano. Nella circostanza, l’uomo denunciò ai Carabinieri che, poco prima, nel parcheggio del centro commerciale “Parco Leonardo”, era stato rapinato da 4 sconosciuti armati di coltello i quali, con la minaccia dell’arma, gli avevano intimato di consegnare il portafogli ed un telefono cellulare, per un valore complessivo di 650 euro, per poi fuggire a bordo di una Golf. Alcune incongruenze emerse dalla sua deposizione, insospettirono gli investigatori che hanno poi indagato sul caso. I sospetti, infatti, hanno trovato riscontro quando i militari hanno scoperto che l’uomo era un accanito giocatore di slot-machine dove “investiva” gran parte dei suoi guadagni. I Carabinieri, quindi, hanno deciso di riascoltarlo ma questa volta l’uomo è caduto più volte in contraddizione fino a che, quando si è visto scoperto, ha ammesso di aver simulato la rapina per giustificare ai sui familiari l’ammanco di 650 euro, persi con le “macchinette”. Per lui è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia con l’accusa di simulazione di reato e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.

 

 

Cittadino romeno trovato armato nei pressi di alcuni negozi, arrestato

 

 

Roma – Non si esclude che stesse per compiere una rapina il cittadino romeno di 60 anni, sorpreso dai Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, nei pressi di alcuni negozi su via Prenestina con indosso una pistola semiautomatica, con tanto di munizionamento. Nel corso dei quotidiani servizi antirapina predisposti dal Gruppo Carabinieri di Roma, i militari nel transitare in via Prenestina hanno notato l’uomo che subito è apparso sospetto. Lo hanno controllato e lui non ha saputo spiegare il motivo della sua presenza sul posto, nè la provenienza dell’arma che aveva con se. Il cittadino romeno è stato arrestato per porto di arma clandestina ed è stato condotto a Regina Coeli dove si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La pistola è stata sequestrata e sarà inviata agli esperti del RIS dei Carabinieri per verificarne la provenienza e se è stata utilizzata in recenti episodi delittuosi.

 

 

Ostiense – Un cittadino russo dopo aver pranzato in rosticceria rapina 50 euro dalla cassa e aggredisce il titolare e un dipendente.

 

 

Roma – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un cittadini russo di 33 anni, senza fissa dimora e già conosciuto alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di rapina impropria aggravata. I militari in transito su via Ostiense sono stati attirati dalle urla provenienti da una rosticceria dove poco prima l’arrestato si era reso responsabile di una rapina. Il giovane dopo aver consumato un pasto si è impossessato di 50 euro dal registratore di cassa, poi ha aggredito con calci e pugni il titolare dell’esercizio commerciale e il dipendente, entrambi cittadini egiziani, di 40 e 28 anni. I militari dopo l’arresto hanno accompagnato il 33enne in caserma dove è stato trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.

 

 

Colpisce con un pugno un connazionale e lo riduce in fin di vita. Carabinieri fermano cittadino romeno per tentato omicidio. I fatti avvenuti ieri sera in un centro scommesse in via dei Gerani

 

 

Roma – I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno fermato un cittadino romeno di 39 anni, accusato del tentato omicidio di un connazionale 58 enne. I fatti risalgono a ieri sera quando all’interno di un centro scommesse situato in via dei Gerani sarebbe nata una discussione per futili motivi, poi degenerata tra i due protagonisti della vicenda.  Nel corso della lite, scaturita probabilmente a causa di qualche bicchiere di troppo, il 39enne avrebbe colpito il 58enne al volto con un violento pugno facendolo cadere a terra privo di sensi. Soccorso e trasportato presso l’ospedale Vannini e poi al San Camillo, si trova ora in prognosi riservata. Le immediate indagini dei Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, grazie ad accertamenti tecnici e alle testimonianze raccolte, hanno consentito, poco dopo, di risalire e di individuare l’aggressore, all’interno di un baracca nel parco “Villa De Sanctis” situato alla via Casilina. Il 39enne è stato arrestato e condotto presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Tor Vergata – Non si ferma l’offensiva dei carainieri nei parchi pubblici: arrestati “tra gli applausi degli abitanti del posto” tre cittadini nigeriani che spacciavano marijuana.

 

Roma – Anche nella scorsa serata i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati hanno arrestato tre cittadini nigeriani che spacciavano marijuana all’interno di un parco pubblico in località Tor Vergata. I militari, nei giorni scorsi, avevano ricevuto diverse segnalazioni di “abitanti del posto” e “genitori preoccupati” per i propri figli, che “esasperati” segnalavano la presenza di cittadini di colore che frequentavano un’area verde vicino all’Università di Tor Vergata, che  offrendo sostanze stupefacenti da fumare a ragazzi giovanissimi, anche minorenni. Nella serata di ieri i Carabinieri hanno fatto scattare il blitz: dopo aver osservato e individuato gli spacciatori, tre cittadini nigeriani, un ventenne, un trentenne e un cinquantenne, che poco prima avevano ceduto alcune dosi di marijuana a un giovane 20enne, sono intervenuti bloccandoli tutti e tre i pusher mentre tentavano la fuga, sequestrando diverse dosi di marijuana già pronte per essere vendute.

L’operazione si è conclusa con “gli applausi di alcuni cittadini del posto che si sono affacciati ai balconi di casa ringraziando i militari”. Gli arrestati, due di quali già pregiudicati, verranno processati con il rito direttissimo, mentre il giovane 20enne che ha acquistato marijuana è stato segnalato alla Prefettura di Roma quale assuntore di sostanze stupefacenti. In meno di una settimana, i Carabinieri hanno arrestato già 6 pusher dei parchi.

 

 

Trinità dei Monti – Con la scusa dei braccialetti rapinavano i turisti. In manette tre persone

 

 

Roma – Avvicinavano i turisti in Piazza di Spagna con la scusa di vendere braccialetti e treccine colorate per poi rapinarli. Due marocchini, di 35 e 37 anni, ed un cittadino tunisino di 31, già vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, sono stati arrestati ieri dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina con l’accusa di rapina aggravata. La banda si avvicinava ai turisti seduti sulla scalinata di Trinità dei Monti e, dopo averli accerchiati, gli allacciava i bracciali di filo colorati ai polsi, costringendoli poi con le minacce a pagare. Una volta tirato fuori il portafogli li rapinavano. L’ultimo colpo però gli è andato male, infatti i tre dopo aver avvicinato tre turisti giapponesi hanno tentato con loro la solita tecnica. I turisti all’inizio li hanno lasciati fare, quando poi si sono sentiti chiedere i soldi con fare minaccioso e sono cominciati gli spintoni, intimoriti, hanno pensato di pagare e una volta tirato fuori il portafogli, i malfattori gli hanno sfilato 320 euro e sono fuggiti. I Carabinieri, in borghese, della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, appostati a poca distanza, hanno visto tutto e li hanno bloccati. I tre nordafricani dopo l’arresto sono stati associati presso la Casa Circondariale di Regina Coeli mentre i soldi sono stati restituiti alle vittime.

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