Strappo dice “Stop” a questo mondo di plastica

E’ uscito il 29 ottobre “Stop” il nuovo album di Strappo. Il rapper trova nella musica il suo modo per esprimersi e dire quello che spesso rimane solo un pensiero. Una critica alla società e una presentazione di chi è davvero Strappo.

Strappo – stop

Strappo dice STOP alla falsità del mondo e attraverso tutto ciò si presenta. In questi otto brani scopriamo un ragazzo con un’infanzia complicata tra insegnanti che lo sottovalutavano e un padre assente, ma queste difficoltà l’hanno reso ciò che è. Strappo non ama le ingiustizie e le falsità. Non si nasconde dietro ai difetti, li mostra con fierezza e coraggio.

Il rapper utilizza brani come “Looney Tunes” e “E’ figo vero?” per dirci come la pensa sul mondo e come agisce lui. Poi abbiamo “Tutto quello che ho dentro” e “Numeri e lettere” con cui ci racconta la sua infanzia. Infine un brano che è un vero e proprio manifesto “Sono ciò che sono”.

Insomma dal punto di vista delle tematiche è molto interessante. Passando al sound abbiamo degli alti e bassi. Ci piacciono molto brani come “E’ figo vero?” dove il rap si mescola al pop diventando incalzante, ma allo stesso tempo leggero. Rientrano molto meno nei nostri gusti brani come “Cineprese”, molto cupo e un po’ troppo ripetitivo.

In generale “Stop” è un buon lavoro. Noi consigliamo a Strappo di mantenersi sulla linea un pop più rap pop in modo da arrivare davvero a chiunque e non rimanere di nicchia.

Track by Track

Tutto Quello che ho dentro: É un brano con l’intento di far immedesimare l’ascoltatore attraverso il testo che esplora il mio passato negativo, gli stati d’animo e quello che provo della mia vita.

Looney Tunes: É spensieratezza trasportata in un’altra dimensione. Leggerezza con l’esigenza di mandare un messaggio attraverso l’autoriflessione.

Cineprese: I nostri occhi hanno delle responsabilità. I nostri occhi sono come delle cineprese.

Sono Ciò Che Sono: Ho voluto unire la leggerezza e la spensieratezza con un pezzo EDM POP alla volontà di parlare contemporaneamente di me stesso.

É figo vero?: Nata come critica sociale mascherata nella semplicità della struttura.

Fata Nel Parterre: Nata da una storia vera, durante un concerto che non era nemmeno in programma a cui ho partecipato. Racconta gli avvenimenti di quella serata prima e dopo il concerto.

Preghiera: E’ un dialogo diretto con Dio, sfogando la rabbia repressa nei confronti delle ingiustizie presenti nel mondo

Numeri E Lettere: E’ un ritorno nel passato verso un mondo dove oltre alle soddisfazioni nel finale c’è anche tanta sofferenza. E’ uno sfogo, una liberazione e un non perdono verso professori e presidi che mi hanno sempre chiuso porte in faccia quando la mia vita stava finendo a pezzi.

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