SetUp Contemporary Art Fair 2018, grande successo per la VI edizione a Palazzo Pallavicini a Bologna

SetUp Contemporary Art Fair 2018, grande successo per la VI edizione a Palazzo Pallavicini a Bologna – Si è appena conclusa la VI edizione di SetUp Contemporary Art Fair e il successo riscosso è andato ben oltre le aspettative prefissate.

D’altra parte, con le straordinarie novità di questa edizione, non poteva essere altrimenti e la fiera si è confermata essere anche per quest’anno l’evento più atteso e apprezzato dell’art week bolognese.

Lunghe code di visitatori in attesa hanno accompagnato tutti e quattro i giorni di fiera.

Tra il pubblico, anche illustri personaggi del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e della politica: con grande orgoglio, citiamo Carlo Rossella, Presidente di Medusa Film, Marco Boni, direttore musicale dell’orchestra da camera viennese Wiener Kammersymphonie, Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo, Alessandro Bergonzoni, primo padrino di SetUp, Eva RobinsBiagio AntonacciMario Cuccinella, curatore del Padiglione Italia alla sedicesima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Massimo Mezzetti, assessore regionale alla cultura, Matteo Lepore, assessore alla cultura di Bologna, la delegazione del Comune di Mantova, Adriana Polveroni, direttrice artistica di ArtVerona e Vittorio Sgarbi, che ha visitato la fiera a porte chiuse durante la giornata di giovedì.

Il pubblico e i galleristi sono stati assolutamente entusiasti del cambio di location e delle opere in mostra.

Palazzo Pallavicini, splendida dimora rinascimentale nel cuore della Bologna antica, si è rivelato essere la scelta giusta per rinnovarsi e ha regalato ai visitatori un viaggio all’insegna della meraviglia e della bellezza, che per la prima volta hanno potuto visitare l’intero palazzo.

La sua struttura maestosa, insieme ai bellissimi affreschi e all’atmosfera magica creata, è stata la cornice perfetta per questo evento, riuscendo a confermare la presenza del “vecchio” pubblico e ad incuriosire un target nuovo, che ha aperto le porte ad un panorama di collezionisti di alto livello.

Esplorare le tredici stanze che hanno accolto i 39 espositori, di cui 34 gallerie d’arte e 5 fra case editrici, fondazioni e altre realtà che supportano la cultura e l’arte in Italia, ha permesso di vivere un’esperienza unica, ammirando il contemporaneo che si unisce al passato, proiettandosi direttamente verso il futuro.

Ovviamente, un ruolo indiscutibile in questo gioco di sensi e percezioni va anche al tema scelto per quest’anno, ovvero l’attesa. Agli espositori era stato chiesto di presentare un progetto curatoriale che concepisse e indagasse l’attesa come proiezione temporale e spaziale in cui qualcosa prende forma definendo così gli scenari delle “aspettative” economiche, sociali, politiche, delle relazioni, geografiche, ma anche fisiche, tecnologiche, formali e di identità che aprono la lettura del futuro attraverso l’arte. Attesa, quindi, non concepita come un momento in cui bisogna far passare il tempo, ma come momento in cui ci si protende oltre il tempo e si crea il presupposto emotivo e di azione per delineare il futuro, un importante atto di fiducia per il domani.

Un leitmotiv che ha totalmente emozionato il pubblico, ma non è stato il solo.

Quest’anno infatti, sono stati presentati quattro progetti collaterali OFF PROJECTS, accolti con grande entusiasmo dai visitatori: BREAK!, un’idea di “mostra diffusa” visitabile e fruibile tra gli stand delle gallerie a cura di Manuela Valentini, e tre lavori site-specific all’interno degli spazi del Palazzo sviluppati dall’artista Hannes Egger e dai collettivi Polisonum e Panem et CircensesDAS FEST, Mouvement  e Goethe 53.

Come da tradizione fin dalla prima edizione della fiera, SetUp valorizza il miglior artista ed il miglior curatore under 35 presentati dalle gallerie espositrici, conferendo loro una somma in denaro di 500 euro per il miglior testo curatoriale e un premio acquisto che consiste nell’acquisizione dell’opera dell’ artista vincitore per un valore massimo di 1000 euro.

La proclamazione dei vincitori dei Premi SetUp, momento importante e di forte partecipazione, è avvenuta venerdì 2 febbraio alle ore 20.00 presso gli stand delle gallerie vincitrici.

Ad aggiudicarsi il Premio SetUp 2018 come miglior artista under 35 è Olmo Amato, presentato dalla galleria BI-BOx Art Space (Biella), con l’opera Midori (Pittrice Giapponese).

La giuria, composta dall’illustre Comitato Scientifico, ovvero Silvia Evangelisti, critica e storica dell’arte, affiancata da Anna e Francesco Tampieri, collezionisti, Associazione CoC ETS ed Elena Monti e Marco Ghigi, collezionisti e membri del Club GameC di Bergamo, e dal Comitato Direttivo, ha deciso unanimemente di premiarlo per l’eleganza formale del suo lavoro consona ai soggetti e a tutta la composizione con il mondo che vuole rappresentare. L’immagine di oggi e quella di ieri convivono e si intrecciano, creando un immaginario che rispecchia perfettamente il tema dell’attesa, filo conduttore dell’edizione 2018 di SetUp.

Fra i curatori, invece, il premio per il miglior curatore under 35 va a Isabella Battista, autrice del testo critico #Penelope100 presentato da Museo Nuova Era (Bari), A100 GALLERY (Galatina), ART and ARS Gallery (Galatina): un riconoscimento dovuto per la capacità di affrontare il discorso sulle opere esposte senza perdersi in una descrizione del progetto, ma cogliendo gli elementi centrali, con un linguaggio appropriato e non artificioso, offrendo una lettura comprensibile che permette di apprezzare il lavoro sia agli addetti ai lavori, sia a un pubblico non specialistico.

Ma il Premio SetUp 2018 non è stato l’unico. L’Associazione Tiziano Campolmi, che vuole mantenere viva la memoria di Tiziano Campolmi con azioni che sostengono e favoriscono i giovani talenti creativi, dopo il grande successo della passata edizione, ha rinnovato la sua presenza a SetUp Contemporary Art Fair promuovendo il Premio Tiziano Campolmi, con l’intento di valorizzare il lavoro di un giovane artista che porti avanti la sua ricerca nell’ambito della fotografia.

L’associazione corrisponde all’artista selezionato una somma fino a 2500 euro, pari al valore massimo dell’opera fotografica premiata, che viene poi acquisita dalla stessa con consegna all’atto della proclamazione.

La proclamazione è avvenuta domenica 4 febbraio alle ore 15.00 presso lo spazio all’interno della fiera dell’Associazione Campolmi e ha conferito il Premio il Presidente dell’Associazione Andrea Benericetti.

Il vincitore del Premio è stata Martina Esposito, con l’opera “Danae”, presentata dallo spazio espositivo #Project18, a cura di Martina Tarallo, con la seguente motivazione: “Per l’impegno profuso e l’impresa di aver voluto raccontare se non gli ultimi, certamente i penultimi, per l’originalità del tema, la voglia di esserci, giovane e autonomo germoglio di una scuola che tanto ha dato alle arti visive italiane”.

Infine, per quanto riguarda le vendite invece, SetUp 2018 è stata una fiera economicamente molto importante. In netto aumento rispetto all’anno precedente le vendite effettuate, sia in termini di numero che di prezzo delle opere.

Perciò, con grande entusiamo e con lo sguardo e l’attenzione volti al futuro, Setup Contemporary Art Fair vi dà appuntamento al 2019, sempre nell’art week bolognese, sempre con la sua mission: offrire nuovi orizzonti interessanti, promuovere gallerie che investono su artisti emergenti, far crescere una nuova generazione di collezionisti, innescando un cortocircuito virtuoso tra economia e cultura, ma soprattutto valorizzare il territorio attraverso l’arte contemporanea come strumento di partecipazione.

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