Sara Romano presenta l’album “Saudagoria” all’Antica Stamperia Rubattino di Roma

SARA ROMANO, cantautrice palermitana, sarà a Roma per presentare live il suo nuovo album, SAUDAGORIA. Accompagnata da Antonio Putzu – compositore, polistrumentista, tra i più apprezzati fiatisti del Paese – il 12 aprile salirà sul palco dell’Antica Stamperia Rubattino di Roma (ore 21,30, Via Rubattino 1). Ad aprire il concerto sarà MARTA DE LLUVIA, cantautrice marchigiana che vive in Belgio, con alcuni brani estratti dal suo primo disco GRANO, in uscita l’8 aprile.

SAUDAGORIA è un album intimista, sorridente e malinconico; un disco sapientemente acustico. Dieci composizioni non ascrivibili a un genere preciso ma che subiscono le fascinazioni del folk, del country e del blues, arricchite da archi zigani; intense suggestioni sonore costruite con pochi elementi, necessari e sufficienti a creare un mondo misterioso e immaginifico. Caratteristica fondamentale del disco, questa, che lo avvicina a un suono internazionale pur essendo fortemente radicato nel nostro Paese. A suggellare il tutto c’è la voce calda e colorata della Romano e ci sono i suoi testi. Testi che parlano di questa Italia tradita storicamente e ideologicamente; che raccontano storie di persone che faticano a trovare una strada, di guerra e violenze, di diritti e anche di amore.

L’album si avvale della produzione artistica di Marco Corrao (musicista nonché autore di musiche da film, con due documentari candidati ai Nastri d’Argento 2019) e Michele Gazich (autore, compositore e violinista di fama internazionale, che ha fra l’altro contribuito alla realizzazione del disco di Mary Gauthier, “Rifles & Rosary Beads”, recentemente in lizza per l’assegnazione dei Grammy Awards).

Sara Romano, cantautrice e musicista palermitana, classe 1985, ha cominciato la sua attività nel 2006 occupandosi di musica folk, una passione sempre alimentata sin dall’infanzia. Ha continuato il suo percorso esibendosi con frequenza nei palchi d’Italia e d’Europa con progetti musicali di varia tipologia, dal barocco-classico alla musica irlandese sino al country folk.

Nel 2009 decide di far uscire dal guscio le sue canzoni, creando il progetto DUIN, una band di 5 elementi che le ha fruttato premi e soddisfazioni artistiche. Nel 2012 parte per gli Stati Uniti, dove viene ospitata nel programma radiofonico GreenFestival di Asheville, nel Nord Carolina, e affronta un mini tour solista di tre date tra Atlanta, Georgia, e Asheville stessa, nel quale sperimenta nuovi arrangiamenti acustici per i suoi pezzi e per cover di tradizione italiana e sud-americana cantautoriale. Nel corso degli anni collabora con numerosi artisti e partecipa a vari dischi. Nel 2013 comincia un progetto solista e a dicembre dello stesso anno lancia il suo primo EP, “La parte migliore”. Nel novembre del 2014 vince il premio Velvet Music partecipando al Tour Music Fest con il brano “La ballata delle parole complesse”. Il 12 giugno 2016 si esibisce alla mediateca di Pantelleria accompagnando lo scrittore Erri De Luca.

Il primo album dal titolo, “Ciricò”, esce a settembre 2016 con la produzione artistica di Marco Corrao per l’etichetta Maremmano Records e distribuzione IRD. Nello stesso anno Sara Romano vince il Premio Ciampi proprio con il brano “Ciricò”, come migliore canzone inedita. Nel 2017 parte il Ciricò Tour che la porterà ad esibirsi in tutta Italia ed aprire i concerti di artisti internazionali quali Bocephus King, Kelly Sloan e Skye Wallace. Nel 2018 continua il suo tour e ad aprile fa due concerti nell’ambito del Nebros Tour di Marco Corrao con Alex Valle. Nel corso del mese di marzo cura la direzione artistica della II edizione di “Un brano a testa” all’Auditorium RAI di Palermo, concerto alla memoria di Gianmaria Testa. Tra maggio ed agosto dello stesso anno è in tour con Kelly Sloan e Skye Wallace come back vocal e chitarra solista. A settembre, invece, parte la sua lunga tournée internazionale che tocca Stati Uniti, Ontario e Canada.

GRANO è il disco di esordio di Marta De Lluvia: un dialogo continuo con la vita, un dialogo sincero e ad occhi aperti, che ricerca a volte con inquietudine, che sente il bello e che tiene conto della fine. L’album vede la collaborazione della cantautrice ligure Giua e la direzione artistica di Raffaele Abbate.

Marta De Lluvia, al secolo Marta Natalini è nata e cresciuta a Recanati. Sin da giovanissima, ha iniziato a comporre poesie e canzoni,e ha intrapreso lo studio del canto e della chitarra classica. Ha vissuto a Lipsia, in Germania, e ha intrapreso diversi viaggi in Russia (Pietroburgo) ha collaborato con musicisti del luogo, e partecipato ad alcuni concorsi musicali. Una volta tornata in Italia, ha ripreso lo studio del canto jazz e la scrittura di poesie e canzoni.Nel 2016 ha iniziato a lavorare al suo primo disco con la cantautrice Giua, e nel 2017 ha iniziato il lavoro in studio presso la Orange Home Record di Leivi (GE) sotto la direzione artistica e gli arrangiamenti di Raffaele Abbate. Al disco collaborano, tra gli altri, Giua, Armando Corsi e Stefano Cabrera degli Gnu Quartet. Nel 2017 partecipa al Premio Bianca D’Aponte (Aversa) per cantautrici e vince il premio miglior testo. Dal 2018 vive a Bruxelles.

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