Sandra Vezzani e L’azzurro sopra

L’azzurro sopra di Sandra Vezzani è una raccolta poetica che si nutre delle emozioni più intime e profonde, in cui l’autrice ci invita a riflettere sui temi dell’amore, della natura e della ricerca interiore. Selezionata per Casa Sanremo Writers 2025, questa silloge, edita da Aletti, trova spazio nell’evento che si tiene durante il celebre Festival di Sanremo, offrendo un’occasione unica agli autori emergenti. Con questa raccolta, Sandra ci guida attraverso un viaggio fatto di parole che sanno toccare il cuore e l’anima.

La tua raccolta poetica esplora l’introspezione e la connessione con la natura. Cosa ti ha spinta a raccontare questi aspetti della tua vita attraverso la poesia?

Attraverso la poesia ho fatto pace con me stessa, ho imparato ad abbandonare il giudizio, il mio “irrisolto” l”ho portato in poesia. Ecco dunque che il problema comprensibilità / incomprensibilità della poesia resta irrisolto come se fosse aperto a tutte le soluzioni. Alla fine quel doloroso senso di “vuoto” che mi ha sempre accompagnata  fin dall’infanzia, nella mia adolescenza post-sessantottina,  calda, guerriera, ma piena anche di traguardi, è diventato affascinante come pure le assenze e i silenzi. Dopo tutta quella pesantezza mi sono sentita leggera! È quello che si prova di fronte a una pittura astratta o a un testo teatrale. Ho scoperto “me”. La liberazione dalla “dittatura  del significato” per me significa questo. Scoprire l’essenza da soli.  La poesia non deve per forza essere capita: ciò che mi serve è trattenere la bellezza, l’essenzialità, ma anche il rigore, la gratuita’. E a fare esperienza di ciò non può  essere la “mente ragionatrice” ma il corpo, il cuore che pulsa, che al pari della poesia va e viene, va a capo e non forma mai una riga continua.

La prefazione descrive un viaggio interiore verso la pace e la libertà. Quanto della tua esperienza personale è riflesso in questo percorso di rinascita?

Potrei partire da Dante, il sommo poeta, che ancora oggi scuote gli animi. Nella sua Divina Commedia ci ha donato un messaggio universale il tema dello “smarrimento” e del “ritrovarsi”, che non suscita solo immagini sulla prospettiva del mondo morale dell’uomo, ma fornisce l’idea su come egli concepisce “l’uomo capace di associarsi e dissociarsi”. 

Sono stati gli eventi più “traumatici” che mi hanno portato a poetare, come fosse “un urgenza” impossibile da controllare: la  morte dei miei genitori, l’irrisolto rapporto di amore e incomunicabilità  con mia figlia, le battaglie di resistenza  in ambito lavorativo, le delusioni e i tradimenti ma non solo maschili.

 Mi ha ferito e mi tocca ancor di più l’ambiguità e la scarsa autostima di sé  dell’universo femminile. Forse perché mi chiama in causa come donna e mi costringe a indagare l’impotenza del femminile sempre messa a dura prova dal patriarcato maschile. E non parlo solo di stupri o violenza fisica,  che è pure la parte più visibile ed estrema,  ma mi riferisco alla parte nascosta, alla sofferenza psicologica, che è muta ma non per questo meno letale. Nel messaggio dantesco, nella sua allegoria poetica troviamo la “scelta del viaggio, tema che rimanda al libero arbitrio “espressione  usata per indicare la libertà dell’uomo, i cui atti non sono determinati  da forze superiori ma derivano da sue autonome scelte”. Questo percorso analitico tradotto in poesia  significa riconoscere nelle espressioni dell’inconscio la  vera natura della conoscenza. 

Essere selezionato per Casa Sanremo Writers è un importante riconoscimento. EeCome hai vissuto questa opportunità e cosa significa per te far parte di questo evento?

Una sfida con me stessa! Condividere un percorso e, grazie a SBS Edizioni & Promozione e all’attenta regia di Sheyla Bobba che ne è l’anima, non tralasciare nulla, non dare nulla per scontato, seguire uno stretto “timing” sapendo  di essere parte di  una squadra fatta di persone.

Inevitabilmente diventa un esperienza  di vita, persone diverse, di territori diversi, ognuna con un suo stile. Cosa c’è di più bello dell’incontro tra persone, di intercettare paure, fragilità, anche incomprensioni ma sempre con la bussola del nostro viaggio ?

Poi c’è  il libro che diventa quasi una creatura vivente,  e che mi rappresenta, in un evento di costume qual è il Festival di Sanremo, una vetrina sul mondo, non solo nazionale, dove Casa Sanremo Writers diviene un  “contest” culturale di eccellenza. 

Le tue poesie spesso evocano immagini potenti del mare e del cielo. Come questi elementi naturali si intrecciano con il tema dell’amore e della ricerca di sé

Parto dai punti in comune: mare e cielo pur con tutte le sfumature evocano il colore azzurro, danno l’idea dell’infinito ma evocano anche gioie e paure. Pensiamo al mare dei nostri martoriati giorni contemporanei, in cui assistiamo a viaggi e a sbarchi disumani e pericolosi, e poi il mare è  nella storia il luogo dei conflitti, degli scontri e delle guerre tra popoli. Le onde che sembrano accarezzare l’uomo, nascondono una mano gelida che prende l’uomo per il collo e lo fa sprofondare nei suoi abissi. Rimanda al tema della pericolosità  dell’acqua, fondamentale alla vita: pensiamo alla mancanza negli stati Africani ma altresì anche a tutte le attuali emergenze che dall’alluvione in avanti stanno martoriando il nostro paese. 

Il cielo è un mare capovolto. Per noi è il luogo dell’azzurro, dell’infinito delle nuvole, dei sogni, delle stelle, della vita oltre la vita. Ecco, in questi tempi di incertezza politica, culturale, sociale è  “nostalgia di infinito “tensione verso una meta, verso una progettualità, l’utopia, la grandezza dell’animo, della mente e del cuore.

Il titolo L’azzurro sopra suggerisce un legame con la speranza. Che messaggio di speranza speri di trasmettere ai tuoi lettori attraverso le tue poesie?

Nel mio libro l’azzurro è una metafora della mia poesia, una sorta di “divino azzurro” 

che al pari di un oggetto magico si frappone e si sovrappone, è presente e si percepisce anche nelle tenebre più fitte. Lo si porta dentro (nell’animo, nel cuore, nella mente) come una capacità nascosta e misteriosa di scendere in profondità dentro abissi impossibili e di ascendere verso cieli dei quali si può solo raccontare come in visioni mistiche e feconde di pioggia dorata. L’azzurro è la speranza 

Link all’acquisto

Articolo precedenteLa Monday Orchestra e Simona Severini omaggiano Joni Mitchell al Blue Note di Milano
Articolo successivoEpifania di solidarietà: Lions Club Chieti Host e Chieti I Marrucini in piazza con Associazione Inclusiamo per promuovere l’inclusione