RIDF: il programma del primo Festival Internazionale del Documentario di Roma al Cinema delle Provincie

Dal 24 al 30 settembre il primo

Festival Internazionale del Documentario di Roma!

Dieci opere in concorso, tre masterclass e numerosi premi

Al Cinema delle Provincie di Roma

Tutte le info su RIDF.IT

Dal 24 al 30 settembre, al Cinema delle Provincie di Roma, avrà luogo la prima edizione del Rome International Documentary Festival (RIDF), manifestazione dedicata al Cinema Documentario – con la direzione artistica di Christian Carmosino Mereu ed Emma Rossi Landi – che include una serie di proiezioni, incontri e masterclass, e che, rivolto principalmente al grande pubblico, funge da volano per produzioni e diffusioni future.

Saranno dieci i film in concorso – cinque produzioni italiane e cinque internazionali – che verranno offerte in visione per due volte sul grande schermo e che saranno giudicate da una giuria presieduta dal regista newyorchese Bill Morrison, e composta dalla montatrice del suono Daniela Bassani, il regista Gianfranco Pannone, la direttrice del Festival Internazionale del Cinema dei Diritti Umani di Buenos Aires Florencia Santucho e il critico Roberto Silvestri. Oltre ai Premi Ufficiali del RIDF per il miglior film italiano, internazionale e il premio del pubblico, ognuno consistente in 1.000 euro , saranno assegnati premi tecnici a fotografia, montaggio, suono e tre premi speciali offerti da Augustus Color (1.000 euro in servizi di Postproduzione), da Zalab (distribuzione di un film sulla piattaforma zalabview.org) e dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) consistente nella concessione gratuita di tre minuti a scelta del proprio materiale d’archivio per la realizzazione di un’opera cinematografica documentaristica (del valore di 7.500 euro).

Tra i documentari  proiettati ci sarà una prima italiana assoluta, ERASMUS IN GAZA, di Matteo del Bo e Chiara Avesani, co-prodotto con Arpa Film – Barcellona- ed il supporto di Al Jazeera International, distribuito in Italia da Feltrinelli Real Cinema. L’opera ha vinto il premio della giuria giovani alla 25° edizione del DOCS Barcelona 2022 ed è stato annoverato quale  miglior documentario al Festival di Montecarlo; attualmente è in nomination al Prix Europa 2022.

Il nutrito calendario del RIDF si apre sabato 24 settembre alle ore 20:30 con l’evento speciale DAWSON CITYFROZEN IN TIME  di Bill Morrison, alla presenza del regista. Domenica 25 Settembre sono in programma le prime di CHARM CIRCLE di Nira Burstein (ore 19:30ed ERASMUS IN GAZA (ore 21:30). Saranno presenti i registi in sala. 

Lunedì 26 Settembre il programma prevede le repliche pomeridiane di Erasmus in Gaza Charm Circle e le prime di ULTRAVIOLETTE ET LE GANG DES CRACHEUSES DE SANG di Robin Hunzinger  (ore 19:30) e KRISTOS, L’ULTIMO BAMBINO di Giulia Amati (Ore 21:30), alla presenza della regista.

Martedì 27 Settembre repliche per Kristos Ultraviolette e nuove visioni con OLTRE LE RIVE di Riccardo De Cal  (ore 19:30) e LES ENFANTS TERRIBLES di Ahmet Cupur (ore 21:30) entrambi con i registi in sala.

Mercoledì 28 Settembre, dopo le proiezioni di Les Enfants Terribles (ore 15:30) e  Oltre Le Rive (17:30), sarà la volta di due prime: ONCE UPON A TIME IN UGANDA di Cathryne Czbek (ore 19:30) e LA DERNIÈRE SÉANCE di Gianluca Matarrese (ore 21:30, alla presenza del protagonista).

Giovedì 29 settembre saranno in replica, nel pomeriggio, La Dernière Séance (15:30) e Once upon a time (17:30) per lasciare poi spazio alle prime di DEAR MAMA di Alice Tomassini (ore 19:30) e AFTER A REVOLUTION di Giovanni Buccomino (ore 21:30), registi in sala.

L’ultimo giorno, venerdì 30 settembre, il pomeriggio sarà riservato alle proiezioni in replica dei film della sera precedente (After a Revolution alle 15:30, Dear Mama alle 17:30) per passare, alle 19:30 alla cerimonia di premiazione e, alle ore 21:30, alla proiezione del film vincitore. 

Il festival cinematografica sarà integrato, nel corso della settimana, da alcuni incontri e masterclass: in programma CONSIDER THE SOURCE, che vedrà Bill Morrison in conversazione con Alina Marazzi (27 settembre, ore 10:30), unico evento in programma fuori sede, organizzato in partnership e presso il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia e in collaborazione con UnArchive Found Footage Fest organizzato dall’AAMOD; SONO IL TUO OCCHIO, dialogo tra Costanza Quatriglio e Sabrina Varani sulla relazione tra regista e direttore della fotografia (28 settembre ore 10:30); uno speciale incontro sul futuro del documentario italiano, alla presenza di molti autori (29 settembre, ore 10:30); CHI VEDE L’ELEFANTE?, una conversazione sul montaggio con Aline Hervé e Beppe Leonetti (30 settembre, ore 10:30).

I biglietti per la visione dei film sono in vendita al costo di 5,50 euro (prevendita inclusa) sul sito 2tickets.it Per l’accesso alle masterclass consultare il sito ufficiale della manifestazione.

Il comitato di selezione del RIDF è composto, oltre che dai due direttori, da Maud Corino, Giacomo Ravesi e Sabrina Varani, insieme a Arianna Calogero, Francesco D’Asero, Leonardo Magnante, Souheila Soula, Arianna Vergari.

Il comitato d’onore del RIDF è composto da Mariangela Barbanente, Marco Bertozzi, Leonardo Di Costanzo, Federica Di Giacomo, Gustav Hofer, Alina Marazzi, Michela Occhipinti, Enrico Parenti, Costanza Quatriglio, Luca Ragazzi, Gianfranco Rosi e Andrea Segre.

FILM ITALIANI IN CONCORSO

ERASMUS IN GAZA

PRIMA : Domenica 25 settembre – Ore 21:30

REPLICA Lunedì 26 settembre – Ore 15:30

Anno: 2022

Paese: Italia/Spagna

Durata: 88 minuti

Lingua: Versione originale Italiano/Inglese/Arabo con sottotitoli in italiano

Produzione: Arpa films

Produttrice: Eva Fontanals

Scritto e diretto da: Chiara Avesani, Matteo Delbò

Fotografia: Matteo Delbò

Montaggio: Antonio Labbro, Michele Stocco

Suono: Xavi Saucedo

Distribuzione Italiana: Feltrinelli Real Cinema

Distribuzione Internazionale: Java Films

Sito web: javafilms.fr

SINOSSI:

Erasmus in Gaza racconta l’avventura di Riccardo, 24 anni, laureando in medicina dell’Università di Siena e primo studente al mondo a partecipare al programma europeo di scambi universitari “Erasmus” nella striscia di Gaza. Un racconto universale di formazione, amicizia, coraggio e amore di un millennial che, inseguendo il suo futuro, si trova a mettere in discussione molte delle sue certezze, ed esce da quest’esperienza completamente trasformato.

NOTE DI REGIA:

Seguendo il viaggio di Riccardo dentro una zona di guerra ci siamo proposti di far fare agli spettatori un’esperienza immersiva all’interno della comunità giovanile Gazawi, quella fetta di popolazione che con il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere cerca quotidiane strategie, spesso sorprendenti e inaspettate, per resistere all’assedio di cui si ritrova prigioniera. Al tempo stesso abbiamo provato a raccontare un percorso formativo per mettere in luce come la curiosità dell’altro e lo scambio dei saperi siano una chiave efficace per scavalcare muri, sopravvivere alla violenza e rimanere umani.”

BIOFILMOGRAFIA DEI REGISTI:

CHIARA AVESANI

Giornalista e regista. Ha lavorato per molti anni per programmi di inchiesta come “Report”. Da diversi anni Chiara collabora con Matteo Delbò sul progetto “Frontline of peace”. Ghadeer, la prima storia del progetto, ha vinto il World Press Photo per “Short” nella categoria Digital Storytelling. Dal 2020 lavora per la Direzione di Rai Documentari.

MATTEO DELBÒ

Filmmaker e regista. Dopo essersi diplomato alla “Scuola Nazionale di Cinema” ha vinto il Premio David di Donatello per il miglior cortometraggio. Ha lavorato in seguito per MTV, La7, Rai Play e Al Jazeera English (Witness e Compass) e per Sky news ha realizzato servizi da Mosul Iraq. Da diversi anni Matteo collabora con la giornalista Chiara Avesani per il progetto “Frontline of peace”. Attualmente lavora a

Rai3 alla trasmissione REPORT.

KRISTOS, L’ULTIMO BAMBINO

PRIMA : Lunedì 26 settembre – Ore 21:30

REPLICA : Martedì 27 settembre – Ore 15:30

Anno: 2022

Paese: Italia/Grecia/Francia

Durata: 90 minuti

Lingua: Versione Originale Greca con sottotitoli in Italiano

Produzione: Blink Blink Prod, Les Films De L’Oeil Sauvage, Bad Crowd, Rai Cinema, Arte, con il contributo del Ministero della Cultura, E.R.T., Al Jazeera Documentary Channel

Produttori: Giulia Amati, Quentin Laurent

Scritto e diretto da Giulia Amati

Fotografia: Carlos Muñoz Gómez-Quintero

Montaggio: Evgenia Papageorgiou

Suono: Manolis Makridakis

Musica: Angelo Capozzi

Dirstribuzione internazionale: Deckert Distribution

Sito ufficialeblinkblinkprod.com

SINOSSI

Nell’isola di Arki vivono 1000 capre e 30 persone. Niente sindaco. Niente polizia. Nessun medico né ospedale. Una scuola però c’è. Una scuola con una sola maestra e un solo bambino, Kristos. Questo è l’ultimo anno di scuola elementare per Kristos e per terminare la scuola dell’obbligo dovrebbe andare su un’altra isola ma la sua famiglia non può permetterselo e la sua maestra non riesce ad accettare questa situazione. Kristos resterà sull’isola oppure continuerà gli studi dall’altra parte del mare?

NOTE DI REGIA

«Questo film ha origini nella mia infanzia. Mio padre era un appassionato marinaio e ogni anno navigavamo nel mar Egeo. Arki divenne presto la mia isola del cuore e quando mio padre è morto ho sentito di doverci tornare. Mi sono emozionata nell’apprendere che era rimasto solo un bambino, l’unico studente della piccola scuola elementare dell’isola e che questo bambino aveva l’età che io avevo quando sono sbarcata sull’isola per la prima volta. Cosa significa essere totalmente soli e crescere senza un amico? Ho sentito il desiderio di fare un documentario sul destino di Kristos.”

BIOFILMOGRAFIA DELLA REGISTA

Autrice, regista e produttrice italo-francese. Si è laureata in Filosofia a Roma e ha studiato Digital Video Production alla New York University. I suoi film documentari sono spesso ambientati in comunità remote e si muovono sullo sfondo di temi come la ricerca di identità e di appartenenza. Nel 2010 ha diretto il suo primo lungometraggio THIS IS MY LAND… HEBRON, che ha vinto più di 20 premi internazionali, tra cui in Italia il Globo d’Oro, la menzione d’onore ai Nastri d’Argento ed è stato finalista ai premi dei David di Donatello. Nel 2016 ha diretto e co-prodotto con Rai Cinema il suo secondo lungometraggio SHASHAMANE. Dal 2019 è produttrice diplomata EURODOC e dal 2008 insegna cinema in laboratori e università in Italia e all’estero.

LA DERNIÈRE SÉANCE

PRIMA : Mercoledì 28 settembre – Ore 21:30

REPLICA : Giovedì 29 settembre – Ore 15:30

Titolo Italiano: L’ultima volta

Anno: 2021

Paese: Italia/Francia

Durata: 100 minuti

Lingua: Versione originale francese con sottotitoli in italiano

Produzione: Altara Films, Bocalupo Films

Produttore: Giovanni Donfrancesco

Produttrice Associata: Jasmina Sijercic

Produttrice artistica: Maria Bonsanti

Diretto da: Gianluca Matarrese

Scritto da: Gianluca Matarrese, Nico Morabito

Fotografia: Gianluca Matarrese

Montaggio: Gianluca Matarrese, Giorgia Villa, Giovanni Donfrancesco

Suono: Davide Giorgio, Tommaso Barbaro

Distribuzione Internazionale: Raffaella Pontarelli, Amarena Film.

Sito ufficialeamarenafilm.it

SINOSSI:

Una confessione intima e audace, la conversazione a due tra il regista e il suo amante, un gioco di dominio e sottomissione che passa attraverso l’universo del bondage, i traumi dell’AIDS e anche la teoria delle immagini. L’essere umano è osservato al di là del principio di piacere, aprendosi a interrogativi universali scanditi da pulsioni di vita e di morte. Un percorso di sofferta complicità in cui si riscrive l’eterna dualità tra Eros e Thanatos.

NOTE DI REGIA:

Appena ho conosciuto Bernard, ho da subito provato il desiderio di registrare la sua testimonianza. Poco alla volta ho individuato i temi che mi hanno motivato ad approfondire questa conoscenza e a raccontare la sua storia. Forse ho continuato a frequentarlo, non solo per il sesso, ma per scoprire di più su di lui, su di me, su tante cose che non avrei mai immaginato.

Alla fine ho capito che il sesso non era il soggetto del mio racconto, della mia ricerca. Il sesso era un veicolo carico di senso, la metafora dello stato interiore del mio testimone principale. La fotografia di un’epoca precisa che Bernard incarna con la sua storia. Se tutte le storie meritano di essere raccontate per quello che sono, allora questa è la storia di un incontro: di come la mia relazione con Bernard si sia trasformata nel tempo, di come quest’uomo sia entrato nella mia vita e di come il sesso sia passato sullo sfondo trasformandosi in un affetto e una complicità fatti di piccoli riti quotidiani che hanno in qualche modo sostituito il rito sado-maso. Soprattutto è la storia di un uomo fuori dall’ordinario, con un vissuto di sofferenza e dolore che pochi avrebbero sopportato, ma allo stesso tempo un uomo animato in fondo da un sentimento universale in cui chiunque può riconoscersi: la volontà di lasciare un segno, una traccia e dimostrare così, innanzitutto a sé stesso, che la sua vita non è passata invano.”

BIOFILMOGRAFIA DEL REGISTA

Gianluca Matarrese, nato e cresciuto a Torino, si trasferisce a Parigi nel 2002, all’età di 22 anni, per proseguire gli studi di cinema e teatro. Consegue una laurea in Storia e critica del cinema nord-americano all’Università degli Studi di Torino e Paris VIII, diplomandosi parallelamente all’Ecole internationale de théâtre Jacques Lecoq di Parigi. Nel 2008, debutta la sua carriera in ambito televisivo, realizzando fino al 2012 una sit-comedy per i canali francesi OCS. Continua la sua attività di autore, reporter, coordinatore artistico, segment producer per una ventina di programmi televisivi di entertainment (reality, docu-reality, factual, talent show, dating shows, talk shows, etc.) per quasi tutti i network francesi. Gianluca lavora come attore per il cinema e per il teatro in Francia. Dirige due cortometraggi di finzione tra il 2013 e il 2014. Il film Il mio bacio come al cinema riceve il premio Achille Valdata al Festival del Cinema di Torino 2014. Il suo primo lungometraggio documentario Fuori Tutto, prodotto da Rossofuoco Film e Agat Films & Cie – EX Nihilo (in co- produzione con France Télévisions) ha vinto il premio per il miglior documentario italiano al Torino Film Festival 2019. Quest’anno ha realizzato due nuovi film: Fashion Babylon, e Il Posto in coregia con Mattia Colombo.

DEAR MAMA

PRIMA : Giovedì 29 settembre – Ore 19:30

REPLICA : Venerdì 30 settembre – Ore 17:30

Anno: 2022

Paese: Italia

Durata: 56 minuti

Lingua: Italiano

Produzione: Societá Italiana di Pediatria

Scritto e diretto da: Alice Tomassini

Da un’idea di Pietro Ferrara

Fotografia: Sandro Chessa, Francesca Zonars, Sergio Ravoni

Montaggio: Chiara Russo

Musiche originali: Andrea Guerra, Luca Salvadori

Suono: Gianluca Scarlata, Andrea Guzzo, Verdiana Saint Amour

Sito web ufficiale: https://dearmamafilm.com/

SINOSSI

Dear Mama è la storia di 3 ragazzi che brillano come il sole, nonostante portino dentro un passato oscuro e complesso. Cristina, Dorina e Fabio sono 3 degli oltre 30 mila adolescenti che ogni anno in Italia sfuggono ad abusi sessuali e mentali, entrando in strutture di accoglienza. Dear Mama fa luce su cosa significhi crescere in una casa famiglia e vivere la propria vita nel continuo tentativo di trasformare il proprio passato doloroso in qualcosa di positivo.

NOTE DI REGIA

Dear Mama nasce dall’esigenza dalla Società Italiana di Pediatria di illuminare la situazione delle case famiglia in Italia, dove ogni anno è in aumento il numero dei fallimenti adottivi: bambini e adolescenti restituiti agli istituti. Cristina, Fabio e Dorina sono solo tre dei tantissimi ragazzi che ho conosciuto nelle strutture di accoglienza, bambini o adolescenti fragili che hanno sofferto, che spesso hanno subito violenze, ma che hanno il coraggio di reagire nonostante tutto. Questo documentario è per loro. È stato realizzato nella speranza che possa diventare un megafono, un’ispirazione e uno strumento per questi ragazzi, per raccontare le loro storie, condividerle con altre persone, per unire le forze ed ottenere insieme un reale impatto sociale. Perché alcune storie sono troppo importanti per non essere raccontate.”

BIOFILMOGRAFIA DELLA REGISTA

Alice Tomassini è una regista e autrice indipendente, recentemente premiata dalla rivista Forbes come una dei 30 giovani più influenti nel settore della comunicazione in Europa. Tra i suoi principali lavori: il documentario “Login: Il giorno in cui l’Italia scoprì internet” distribuito da Rai; il documentario “Churchbook #quando la fede si fa social”, presentato durante la XIV edizione della Festa del Cinema di Roma e distribuito da RAI e History Channel, il documentario “L’importanza di iniziare da uno” per RAI Documentari in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesú; e il documentario d’impatto sociale Dear Mama realizzato con la Societá Italiana di Pediatria.

OLTRE LE RIVE

PRIMA : Martedì 27 settembre – Ore 19:30

REPLICA : Mercoledì 28 settembre – Ore 17:30

Anno: 2021

Paese: Italia

Durata: 77 minuti

Lingua: Italiano

Produzione: Mirage Produzioni, in associazione con Rino Mastrotto Group spa e Estel Group srl

Produttore esecutivo: Minnie Ferrara

Da unidea di Riccardo De Cal

In collaborazione con Kiko Stella e Luciano Zaccaria

Scritto e diretto da Riccardo De Cal

Fotografia: Riccardo De Cal

Montaggio: Enrica Gatto

Suono: Massimo Mariani, Tommaso Barbaro

Sito ufficialericcardodecal.com 

SINOSSI

In un continuo e inesorabile fluire, il film focalizza il racconto sul rapporto tra il territorio dove scorre il fiume e le vite delle donne e degli uomini che lo abitano: un rapporto che a volte è dialogo, altre volte diventa scontro e altre ancora resa. E’ in questa relazione che il presente e la memoria del passato trovano un nuovo punto di approdo.

NOTE DI REGIA

Il Piave, il fiume sacro alla Patria, oggi sembra un eroe stanco e non mormora quasi più, bevuto com’è da centoventuno centrali idroelettriche, assorbito dalle coltivazioni agricole in estate, e dagli impianti di innevamento in inverno.

Negli ultimi anni, una serie di eventi mi ha portato a incontrare alcune persone che vivono lungo il suo corso, e a riflettere sull’incidenza del contesto storico geografico sulle loro vite. Oltre Le Rive è un film che “osserva”, senza interviste o voci off, e in cui l’osservazione è solo il punto di partenza. Il lirismo di alcune situazioni è contrapposto al realismo di altre, in una sorta di costante tensione tra mondo reale e mondo immaginario, i cui confini divengono spesso labili e confusi.”

BIOFILMOGRAFIA DEL REGISTA

Riccardo De Cal dopo gli studi in Architettura a Venezia, dal 2003 si dedica al cinema documentario realizzando tre cortometraggi che ottengono numerosi riconoscimenti in Festival Nazionali. Dal 2005 al 2009 collabora con Fondazione Benetton, per cui realizza due mediometraggi: Quando l’arte si tace e Memoriae Causa. Nel 2010 realizza Raccolto d’Inverno e negli anni successivi altri cortometraggi e mediometraggi. Tutti i lavori ottengono riconoscimenti in Festival nazionali e internazionali e vengono presentati in numerosi contesti tra i quali la Triennale di Milano, il Maxxi di Roma, la Biennale d’arte e di Architettura di Venezia, la Fondazione Pinault di Venezia, il Museo Grand Hornu/Images a Bruxelles, la Biennale di Bucharest, teatro La Scala di Milano.

FILM STRANIERI IN CONCORSO

CHARM CIRCLE

PRIMA : Domenica 25 settembre – Ore 19:30

REPLICA : Lunedì 26 settembre – Ore 17:30

Titolo Italiano: Benvenuti a Charm Circle

Anno: 2021

Paese: USA

Durata: 79 minuti

Lingua: Versione originale inglese con sottotitoli in italiano Produttori Esecutivi: Fred Armisen, Brian Devine, Brooke Devine, Jason Orans, Jonathan Gray

Produzione: Vacancy Art, in associazione con Gigantic Pictures

Produttori: Nira Burstein, Betsy Laikin Scritto e diretto da: Nira Burstein Fotografia: Nira Burstein

Montaggio: Michael Levine, Nira Burstein

Musica: Uri Burstein

Supervisore alle musiche: Jonathan Finegold Supervisore al montaggio del suono: Tristan Baylis

Sito: thisischarmcircle.com

Sito: thisischarmcircle.com

ONCE UPON A TIME IN UGANDA

PRIMA : Mercoledì 28 settembre – Ore 19:30

REPLICA : Giovedì 29 settembre – Ore 17:30

Titolo Italiano: C’era una volta in Uganda

Anno: 2021

Paese: USA/UGANDA

Durata: 93 minutes

Lingua: Versione originale Inglese/Luganda con sottotitoli in italiano

Produttori esecutivi: Sarah Dowland, Gabriella Ludlow

Produttori: Gigi Dement, Cathryne Czubek, Matt Porwoll, Hugo Perez, Kyaligamba Ark Martin, Hugo Perez

Diretto da: Cathryne Czubek

Scritto da: Cathryne Czubek, Amanda Hughes

Fotografia: Matt Porwoll

Montaggio: Cathryne Czubek, Amanda Hughes

Musica: Andrew Hollander

Suono: Nikola Chapelle

Distribuzione Internazionale: Blue Finch FIlms

Sito web: onceuponatimeinuganda.com

SINOSSI

Un documentario divertente e imprevedibile, ambientato in Uganda, che segue due persone provenienti da parti opposte del mondo, unite dall’amore comune per Chuck Norris. Isaac, ex fabbricante di mattoni, rimedia una telecamera e si mette a girare film d’azione ispirati agli anni ’80. Alan, cinefilo di New York, rinuncia alla sua vita americana per trasferirsi in Uganda e lavorare con Isaac. Contro ogni aspettativa, i due improbabili amici riescono a portare Wakaliwood alla ribalta internazionale.

NOTE

Wakaliwood è uno studio di produzione cinematografica improvvisato nato tra gli slum in Uganda. I film commedia d’azione sono la passione del regista autodidatta Isaac Nabwana, che raduna attori volontari, oggetti di fatti scena in casa, attrezzatura fotografica rimediata e computer autocostruiti, per produrre i film divenuti un successo planetario su internet. Alan Hofmanis è un cineasta newyorkese, che in un momento di crisi esistenziale, si trasferisce in Uganda per aiutare l’uomo noto come “Il Tarantino africano”. Questo documentario divertentissimo esplora il tema delle amicizie interculturali, del potere legante della creatività, e l’effetto contagioso della resilienza di chi non si ferma davanti a nulla per realizzare il proprio sogno.”

BIOFILMOGRAFIA DELLA REGISTA

Cathryne Czubek è una regista e produttrice con sede a New York. “Screw You Cancer”, la sua pluripremiata serie di documentari per Condé Nast, è stata la prima serie digitale a ricevere un prestigioso riconoscimento della Television Academy. Czubek ha diretto il documentario “A Girl and a Gun” presentato in anteprima al festival cinematografico DOC NYC del 2012.

LES ENFANTS TERRIBLES

PRIMA : Martedì 27 settembre – Ore 21:30

REPLICA : Mercoledì 28 settembre – Ore 15:30

Titolo Italiano: I ragazzi terribili

Anno: 2021

Paese: Turchia/ Francia

Durata: 93 minuti

Lingua: Versione originale turca con sottotitoli in italiano

Produzione: TS productions

Produttrice: Delphine Morel

Co-produttori: Nadir Öperli per Liman Film, Anke Petersen per Joyti Films

Scritto e diretto da: Ahmet Cupur

Fotografia: Ahmet Cupur, Lucie Baudinaud

Montaggio: Nicolas Sublarti, Elif Uluengin, Mathilde Van de Moortel Suono: Gürkan Özkaya, Johannes Grehl, Hervé Guyader, Valentin Finke Musica: John Gürtler & Jan Miserre

Sito: lesenfantsterriblesfilm.com

SINOSSI

In un villaggio nel sud est della Turchia, Mahmut vuole divorziare dalla moglie appena sposata. Allo stesso tempo, sua sorella Zeynep si iscrive a una scuola superiore aperta e accetta un lavoro in una fabbrica. Contro la volontà di suo padre, Zeynep vuole lasciare il villaggio e andare all’università. Le richieste dei due fratelli diventano il centro del conflitto, nella famiglia e nella comunità conservatrice da cui provengono, che non riescono a comprendere ciò per cui Mahmut e Zeynep si battono. Intimamente catturato dal loro fratello maggiore Ahmet Necdet Cupur, che ha lasciato il villaggio vent’anni fa per proseguire i suoi studi, LES ENFANTS TERRIBLES è una storia di scontri tra generazioni, tra passato e presente.

NOTE DI REGIA

Vivo il mio villaggio natale sia da esterno che da interno contemporaneamente. Ci torno regolarmente anche se per molto tempo ho perso la connessione emotiva con tutti, compresi i miei genitori ed i miei fratelli. Di recente, mio fratello Mahmut e mia sorella Zeynep mi hanno contattato per avere il mio supporto sulle decisioni che stavano prendendo. Sapendo che avrebbero dovuto intraprendere una battaglia simile a quella vissuta vent’anni fa, ho deciso di tornare al villaggio per filmarli mentre trovavano la propria strada.

A parte i conflitti tra genitori e figli rappresentati nel mio film, io desidero spero fortemente una riconciliazione. Desidero assistere alla creazione di nuovi valori che ci consentano di vivere meglio gli uni con gli altri. Voglio fare pace con il mio passato da cui ho scelto di scappare. Alla fine, desidero capire meglio me stesso, i miei fratelli, i miei genitori e la mia cultura e trasmettere questa comprensione attraverso questo film.”

BIOFILMOGRAFIA DEL REGISTA

Ahmet Necdet Cupur ha lavorato per tre anni in Iraq e Afghanistan, durante la guerra, come ingegnere civile. Ha poi deciso di fare il regista e si è trasferito a Parigi. Due anni dopo il suo arrivo, ha ricevuto finanziamenti dal CNC per il suo cortometraggio ‘Latin Babylon’. L’anno in cui ha completato il film, è tornato nel suo villaggio in Turchia, dopo vent’anni anni di assenza e ha girato “Les Enfants Terribles” un documentario sulla sua famiglia, con i fondi del CNC France, Sundance DFP per la produzione, World Cinema Fund delle Berlinale tra gli altri.

ULTRAVIOLETTE ET LE GANG DES CRACHEUSES DE SANG

PRIMA : Lunedì 26 settembre – Ore 19:30

REPLICA : Martedì 27 settembre – Ore 17:30

TITOLO ITALIANO: Ultravioletta e la banda delle sputatrici di sangue

ANNO: 2021

PAESE: Francia

DURATA: 74 minuti

LINGUA: Versione Originale francese con i sottotitoli in Italiano

PRODUZIONE: Ana Films

PRODUTTRICE: Milana Christitch

DIRETTO DA: Robin Hunzinger

SCRITTO DA: Robin Hunzinger, Claudie Hunzinger

FOTOGRAFIA: Gauthier Gumpper MONTAGGIO: Benoit Quinon SUONO: Marc Namblard

MUSICHE ORIGINALI: Seigfried Canto

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: Raluca Iacob, Lightdox

SITO: lightdox.com/ultraviolette-and-the-blood-spitters-gang

SINOSSI

Alla morte della nonna Emma, il regista Robin Hunzinger e sua madre Claudie trovano una raccolta di lettere gelosamente custodite per più di mezzo secolo. Quando le leggono, scoprono l’intensa corrispondenza tra Emma ed una ragazza di nome Marcelle. Le due si incontrano ancora adolescenti a metà degli anni ’20 e tra loro nacque un amore segreto e travolgente. Dopo due anni furono costrette a separasi, seguendo ognuna il proprio destino. Marcelle si ammalò di tubercolosi e fu ricoverata in sanatorio, dove scrisse centinaia di lettere ad Emma, lettere che ancora bruciano per il grande potere evocativo. Al sanatorio, la ribelle Marcelle, soprannominata “Ultraviolette”, guidò un gruppo di giovani donne anche loro malate – le cosiddette “sputatrici di sangue”. Questo film racconta la loro storia.

NOTE

Ultraviolette e la gang delle sputatrici di sangue, raccontato attraverso le poetiche lettere di Marcelle, combina filmati d’archivio, foto recuperate, schizzi di volti dimenticati e musica, creando un’atmosfera sensuale e struggente. Racconta dall’interno la storia di una giovane donna audace, in anticipo sui tempi, e di un gruppo di spiriti affini che infrangono la barriera del tempo grazie all’amore.

Il film assomiglia ad un sogno, ad una memoria inafferrabile, con immagini che si sovrappongono e si fondono l’una con l’altra, ogni inquadratura sembra un ricordo appena fuori dalla portata della coscienza. Le donne di cui racconta il film ci meravigliano, ci offrono una visione inedita di un passato fatto di donne coraggiose, che si amavano, che correvano il più velocemente possibile e che morivano troppo giovani per raccontarsi.

BIOFILMOGRAFIA DEL REGISTA

Dopo aver studiato Storia e Storia dell’Arte a Strasburgo, Robin Hunzinger ha studiato Cinema a Jussieu con Jean Douchet, Jean Rouch e Bernard Cuau. Da allora ha realizzato film documentari sulla storia, la guerra, le tracce della memoria, l’uomo di fronte all’impensabile e la natura.

È un regista casalingo. Scrive, legge, filma, scansiona, inquadra, si ritira, registra, ascende e sale, solo (spesso) nel suo studio nei Vosgi.

Tra i suoi film principali ricordiamo «Où sont nos amoureuses», «Vers la forêt de nuages» e «Inventaire avant disparition».

I suoi film sono stati proiettati in numerosi festival: Cinéma du réel (Parigi), Etats généraux du film documentaire de Lussas, Festival international du film de Rotterdam, Festival de Salonicco, Festival de Beirouth, FIGRA … Ha vinto due stelle dalla SCAM , ma anche il Grand Prix del festival Traces de Vie nel 2008, il Premio Ahmed Attia al MEDIMED nel 2011, il Premio Internazionale FREEDOM al Festival del cinema africano di Luxor, il Premio Speciale della Giuria al Festival Panafricano Internazionale di Cannes e il Miglior film documentario al Martinique International Film Festival nel 2016.

AFTER A REVOLUTION

PRIMA : Giovedì 29 settembre – Ore 19:30

REPLICA : Venerdì 30 settembre – Ore 15:30

TITOLO ITALIANO: Dopo una rivoluzione

ANNO: 2021

PAESE: UK, Libia

DURATA: 121 minuti

LINGUA: Versione Originale Araba con i sottotitoli in Italiano PRODUTTORI: Naziha Karima Arebi e Giovanni Boccumino CO-PRODUTTORI: Alessandro Carroli

PRODUTTORI ESECUTIVI: Bob Moore, Maya Daisy Hawke, Jarreth Merz Editor – James Scott

DIRETTO DA: Giovanni Boccumino

SCRITTO DA: Giovanni Buccomino, Naziha Karima Arebi FOTOGRAFIA: Giovanni Buccomino, Naziha Karima Arebi MONTAGGIO: James Scott

SUONO: Giovanni Boccumino

MUSICHE ORIGINALI: Jacaszek

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: Camille Jacques per Eyesteel Films

SINOSSI

After a Revolution racconta la storia epica di un fratello ed una sorella che hanno combattuto ai lati opposti di una rivoluzione.

Negli anni che seguono, ognuno a modo proprio, cercano di superare lo stress post-traumatico che li affligge, mentre crescono i loro figli nel caos. Non sono più ufficialmente combattenti, ma i due fratelli non si arrendono mai. Vivono scissi tra famiglia e paese, sopravvivenza e cambiamento, incapaci di sfuggire al loro recente passato.

Un ritratto di una famiglia, una storia di politica e di guerra, dove non ci sono eroi o cattivi, vincitori o vinti, solo persone che combattono per ciò in cui credono. Il racconto di un’esperienza familiare, ma universale, che parla dell’impatto psicologico della guerra, a distanza ravvicinata.

NOTE

Avendo studiato storia e filosofia, per me, essere nel mezzo di una guerra civile, avere la rara possibilità, il privilegio raccontare una storia proprio nel momento in cui stava accadendo, è stata una sensazione unica. A maggior ragione perché si tratta di storie solitamente inascoltate. Di solito la storia è scritta dai vincitori, o da chi è al potere, non da persone reali come i miei protagonisti. Ero con i perdenti della guerra, quelli dimenticati e lasciati soli con i loro traumi. Abbandonati dai poteri che la guerra la avevano creata, abbandonati da tutti. Sentivo di essere testimone di tutto ciò che i libri di scuola e gli storici si lasciano alle spalle, o che sono incapaci di raccontare.”

BIOFILMOGRAFIA

I film di Giovanni Buccomino sono stati presentati dal 2010 ai maggiori festival internazionali, tra cui IDFA, HotDocs, CPHDox. Ha scritto e diretto produzioni televisive per network internazionali come AlJazeera. È anche un sound designer. Giovanni stato produttore esecutivo e sound designer del film di Naziha Arebi Freedom Fields, presentato in anteprima al TIFF nel 2018 e ora su Mubi e Criterion Collection. Nel 2018 Giovanni diventa Sundance fellow. Ha diretto Untold Chaos per TheGuardian, presentato allo Sheffield Doc Fest nel 2020. Il suo lungometraggio After A Revolution, supportato tra gli altri da RAI Cinema, MIBAC, Sundance Film Institute, Gucci Tribeca, è stato premiato con il Grand Prix de Genève e il miglior film al Biografilmfest . Giovanni continua a lavorare come sound designer e come autore/regista di documentari per emittenti internazionali e progetti indipendenti.

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