Riapertura dei confini regionali: gli orari di apertura del Forte di Bard

Riapertura dei confini regionali: gli orari di apertura del Forte di Bard – Dal 5 giugno riaprono il Museo delle Alpi e la mostra On assignment, una vita selvaggia. Prorogate tutte le mostre

A seguito della riapertura dei confini regionali, il Forte di Bard ha stabilito orari e modalità di apertura al pubblico. L’apertura avverrà in maniera progressiva: sino al 14 giugno il Forte sarà aperto dal venerdì alla domenica (oltre a martedì 2 giugno). L’orario abituale (feriali 10.00-18.00, sabato, domenica 10.00-19.00, lunedì chiuso) sarà ripristinato in via definitiva a partire dal 15 giugno.

Dal 5 giugno sarà riattivata la nuova biglietteria alla base della fortezza per l’acquisto dei biglietti; è comunque consigliato l’acquisto online sul sito fortedibard.it.

L’offerta espositiva continua ad arricchirsi: alla possibilità già in vigore da maggio di visitare le mostre Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Dagli Impressionisti a Picasso e Wildlife Photographer of the Year si aggiungono, dal 5 giugno, la riapertura del Museo delle Alpi e della mostra fotografica On assignment, una vita selvaggia. L’esposizione con le suggestive fotografie realizzate da Stefano Unterthiner per National Geographic Magazine, sarà prorogata sino al 12 luglio.

Gli altri spazi espositivi saranno progressivamente riaperti entro la fine del mese di giugno con modalità che saranno comunicate di volta in volta.

Sono confermate tutte le misure di sicurezza adottate con la riapertura, nel rispetto delle norme sul contenimento della diffusione del Covid-19. Si può accedere al monumento attraverso la comoda passeggiata panoramica esterna con accesso dal Borgo medievale. I disabili e loro accompagnatori, persone con difficoltà motorie e famiglie con passeggino possono usufruire degli ascensori panoramici salendo per gruppi omogenei. L’accesso al Forte, al Museo delle Alpi e alle mostre è segnalato con apposita segnaletica orizzontale e verticale con ingressi contingentati e secondo percorsi di visita monodirezionali. Resta obbligatorio l’uso della mascherina.

«In questa Fase 2 è importante che le attività culturali riprendano per garantire a tutti un ritorno alla normalità che si completi anche attraverso l’approfondimento intellettuale – commenta il Presidente del Forte di Bard, Ornella Badery -. La riapertura del Forte di Bard consente di riattivare un polo di attrazione strategico per la Bassa Valle d’Aosta e pone le basi per un ritorno del turismo, soprattutto quello di prossimità, indispensabile per garantire una ripresa economica ed occupazionale alle attività del territorio».

«La bella stagione consente di poter sfruttare gli spazi esterni e la passeggiata di grande suggestione che la salita al Forte da sempre offre, di modo da garantire una riapertura in sicurezza secondo le norme in materia di prevenzione e distanziamento – spiega il Direttore del Forte di Bard, Maria Cristina Ronc -. Con un percorso pedonale obbligato attraverso il Borgo medievale i visitatori potranno vivere un viaggio nella storia, tra gli antichi palazzi e dimore signorili medievali e salire poi lungo la strada panoramica alla scoperta dei corpi di fabbrica della fortezza ottocentesca. L’offerta espositiva attuale sarà prorogata a partire dalla mostra Capolavori della Johannesburg Art Gallery che sarà visitabile sino al 24 giugno».

Il nuovo calendario mostre

La prolungata chiusura del polo museale e culturale ha determinato un cambiamento della programmazione in corso e futura: la mostra Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Dagli Impressionisti a Picasso è prorogata sino a mercoledì 24 giugno.
La mostra Wildlife Photographer of the Year è prorogata sino al 13 settembre.
La mostra On assignment, una vita selvaggia è prorogata sino al 12 luglio.

La mostra PhotoAnsa riaprirà a giugno e per tutta l’estate con modalità in fase di definizione.

Articolo precedenteSpirit de Milan: da domani riapre la Fabbrica de la Sgagnosa
Articolo successivoEtruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna, la mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna