Rapina in via Condotti

Rapina in via Condotti – Era quasi orario di chiusura del 4 luglio quando, un uomo travestito da prete ha suonato il campanello della gioielleria Eleuteri in via Condotti a Roma.

 

All’interno due giovani donne che, pensando ad un cliente, hanno aperto la porta blindata e fatto accomodare il rapinatore. Il suo travestimento era perfetto, aveva una lunga tonaca nera, un cappello ed un crocifisso al collo e quindi non ha destato sospetti. Il travestimento era perfetto in quanto il gioielliere, Carlo Eleuteri, è da svariati anni fornitore e amico della nobiltà papalina. Si potrebbe, quindi, ipotizzare che il rapinatore da tempo tenesse sotto controllo la tipologia della clientela che frequentava il negozio.

 

Il tutto è avvenuto velocemente, in meno di dieci minuti. Dieci minuti di vero terrore. Il rapinatore, appena chiusa la porta ha tirato fuori la pistola, al momento non si sa se vera o finta, ed ha minacciato le due donne. La più grande ha reagito scagliandosi contro l’uomo che velocemente si è avventato sull’altra ragazza più giovane puntandole la pistola addosso, obbligando così la collega a fermarsi.

 

Il malvivente, sempre tenendo sotto minaccia la giovane, ha preso da una delle vetrine un paio di collane importanti ed ha arraffato dai cassetti d’esposizione e dalle vetrine interne alcuni collier, anelli e gemelli d’oro dopodichè, con delle fascette di plastica ha immobilizzato una delle due donne e le ha rinchiuse nel bagno del negozio.

 

Con il suo bottino, che ammonta a diverse centinaia di migliaia di euro, il rapinatore si è dileguato molto probabilmente a piedi.

 

Sul posto sono giunti i Carabinieri del Nucleo Operativo di Via In Selci che erano stati allertati dall’allarme fatto scattare da una delle due dipendenti. I militari, arrivati dinnanzi al negozio, hanno dtrovato la porta blindata chiusa; fortunatamente, però, le due intrapprendenti commesse hanno sfondato la porta del bagno permettendo loro di entrare e dare così il via alle indagini ascoltando le testimonianze e visionando i filmati delle telecamere.

 

Probabilmente il rapinatore avrà delle difficoltà a smerciare la refurtiva a meno che il furto non sia stato fatto su commissione poichè i gioielli trafugati sono per una clientela d’elitè in quanto d’epoca e pezzi unici.

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