”Non sono Figaro” è il titolo del nuovo singolo del cantautore napoletano RA-MON (al secolo Rocco Speranza) pubblicato da LOOKUP! MUSIC e prodotto dallo stesso artista insieme a Francesco Priolo.
Il brano è un inno alla libertà, al coraggio di essere autentici e all’amore verso se stessi. Un invito a guardarsi allo specchio e a riconoscere, senza paura, tutte le proprie imperfezioni. Attraverso parole intense, il testo vuole ricordarci che non siamo tutti chiamati a essere protagonisti, sempre perfetti e impeccabili come ci vorrebbe la società. Ci vuole invitare a non soddisfare sempre e solo le volontà degli altri essendo pronti a mettere da parte e a nascondere ciò che si è veramente proprio come il celebre “Figaro”, ma ad accettare la grandezza e l’importanza della nostra vulnerabilità per trovare l’amore più grande e la libertà.
La canzone esplora il peso delle maschere che indossiamo ogni giorno e che spesso non riusciamo a togliere, nemmeno quando scendiamo dal palcoscenico della vita. Con una forza delicata, Non sono Figaro ci parla delle lacrime di sangue che diventano armi per difendere chi siamo veramente e della bellezza di accettarsi, anche con le proprie ombre. Essere se stessi, liberi e fieri anche con il peggio di sé è un atto di coraggio e di amore verso sé stessi, un promemoria per non vivere secondo le aspettative altrui. Questo brano si rivolge a tutti coloro che hanno sentito, almeno una volta, il bisogno di rompere le catene per soffiare su una bandiera che finalmente appartiene solo a loro.
Cantante dall’anima sognatrice e dal cuore appassionato, RA-MON, ha iniziato a cantare a soli otto anni, scoprendo presto di avere qualcosa da dire al mondo. La sua passione per la musica lirica sboccia grazie al papà che ne scopre il talento e lo incoraggia filmandolo con una telecamera vintage e grazie al nonno e alla sua maestra di canto, Sandra Lepore, figure che lo incoraggiano fin dai primi passi in un percorso di studio che lo porta al conservatorio e ai suoi primi successi nei concorsi lirici. Ma il suo talento va oltre il repertorio classico: ha sempre sentito un richiamo verso la musica pop, quella che porta messaggi importanti e universali.
Cosa rappresenta per te questo nuovo progetto?
Una riscoperta interiore e un rinnovamento artistico per portare a tutti quello che e’ il mio amore per la musica e, per tutto ciò che ho imparato nel corso della mia carriera artistica mondo. Sin da quando ero piccolo studiavo e cantavo lirica e, ho sempre avuto la fortuna di essere un’artista versatile che, oltre ad amare diversi stili di musica come la musica pop, ha anche sempre cantato un po tutti i generi di musica, spaziando Sinatra, a Michael Buble etc, perché’ la musica e’ bella tutta e ogni stile ha qualcosa di speciale . Nel canto lirico , a causa dello stile , bisogna essere molto stacanovisti e quindi a volte mi sentivo un po’ come se la mia voglia di essere un interprete fosse prigioniera dal non uscire fuori stile. Nella musica pop invece, mi sento libero di essere me stesso in tutte le mie forme
Credo fortemente che la musica è un messaggio, e deve essere il più possibile diffuso e arrivare alle persone nel modo più chiaro ma anche più semplice. Essendo io nato dalla lirica ho voluto reinventarmi in modo da combinare il mio amore per il canto classico e la bellezza della linea melodica e romantica, a quello della musica pop per far si che i due stili si mischiassero e creare un genere di musica dalle orchestrazione ricche ma dalla melodia che tocca i cuori e da emozioni incredibili
Com’è nata l’idea del testo?
Io e il grande compositore Simo Veludo della LookUP! Music Staff, abbiamo scritto il testo in base ad un brutto periodo della mia vita, un periodo dove avevo perso le speranze come artista e come persona, un periodo molto buio dove sono stato vittima di bulling nel mondo che amo tanto, quello della musica. Molte persone che pensavo mi fossero amiche, mi avevano invece pugnalato alle spalle e mi ridicolizzavano di fronte agli altri con atteggiamenti cattivi, quando io invece, andavo sempre con il cuore in mano e sorridevo per nascondere il dolore che portavo nel cuore. Abbiamo scelto Figaro perche’ da poco mi ero esibito nel mio debutto artistico nell’opera “Le nozze di Figaro” nel ruolo di Don Basilio.
Qual è il messaggio che vuoi mandare con questo brano?
Voglio dire a tutti che non dobbiamo metterci una maschera per essere essere e sembrare cosi come la società’ ci vuole, sempre forti, omologati, ma avere il coraggio di dire no agli schemi. Dobbiamo accettare e non rinnegare la nostra vulnerabilità, perché questa non e’ un segna di debolezza ma invece, e’ il nostro punto di forza, perché ci rende veri e capaci di provare e creare emozioni in noi stessi e negli altri, tra l’altro, e’ proprio dalla vulnerabilità’ che nascono le piu grandi forme d’arte. E i grandi sentimenti dell’amore. Senza questa, non potremmo essere liberi di amare e di sperare. Questo brano, e’ quindi un inno a non sottostaste alle convenzioni sociali, ma ad accettare la nostra identità, amarci e accettarci per come siamo, anche con la parte peggiore di noi stessi, e anche quella piu oscura che fa parte di noi e ci rende unici. Non dobbiamo per forza far felici gli altri rischiando di perderci come persone, imenticando di accontentarci proprio come fa il famoso Figaro, il barbiere di Siviglia dove tutti lo vogliono e lo cercano.
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