Premio Poggio Bustone, vince un giovanissimo Andrea Zoli

Premio Poggio Bustone, vince un giovanissimo Andrea Zoli. Alle pendici dei Giardini di Marzo di battistiana memoria si sono svolte le finali della tredicesima edizione del Premio Poggio Bustone. Sette i finalisti di questa particolarissima edizione che ha scelto il pomeriggio di questa giornata della memoria (il 9 settembre ricorre, infatti, l’anniversario della morte del grande Battisti) per celebrare la nuova canzone d’autore italiana e ricordare, con un’attenta proposta di cover da Battisti, la grande canzone d’autore italiana. In un pomeriggio di luce intensa e caldo soffuso, ai piedi della statua di Lucio, Andrea Zoli si è aggiudicato sia il Primo Premio che il Premio Miglior Cover rispettivamente con La mia strada e con la battistiana Il tempo di morire. Il premio personalità artistica è andato a Paolo Longhi che si presentava con La vita che… .

Il primo premio consiste in un giorno di Registrazione presso i Forward Studios, il premio della personalità artistica in sei mesi di promozione stampa. Il vincitore della miglior cover sarà al Mei il 29 settembre prossimo per la serata dedicata a Battisti.

Un’edizione, questa, che si è chiusa non senza polemiche: rammarico nelle parole di Massimo Rossi, musicista e giurato, che ha lamentato come l’Associazione Musicale Poggio Bustone sia stata abbandonata dalle Istituzioni malgrado il lavoro assiduo per la musica condotto in questi tredici anni. E che continui purtroppo con i fondi personali. Chiarissime le parole della Presidente Gabriella Rinaldi che ha lamentato l’assenza totale dei vertici del Comune e ha sottolineato come, a fronte di una sensibilità da parte di questa Associazione che ha rinunciato ad offrire un palco strutturato agli artisti (dovendo purtroppo declinare l’offerta anche di qualche importante proposta internazionale) in nome di una parsimonia chiesta alla provincia reatina causa terremoto, mentre le Istituzioni abbiano versato comunque importi ben più consistenti a chi di questi scrupoli non se ne è fatti approfittando del nome di Lucio Battisti.

Ricordiamo tutti i nomi dei finalisti: Andrea Zoli (Roma) con La mia strada, come cover, Il tempo di morire; Bar luna (Rimini) con Periferia e, come cover, Amarsi un po’; Luciano Nardozza (Lodi) con Il folle mio librarmi in volo e, come cover, L’Aquila; Massimiliano D’Alessandro (Salerno) con Semaforo rosso e con, da Battisti, Con il nastro rosa; Paolo Longhi (Roma) con La vita che… e con Ancora tu, come cover da Battisti; i Questione di prospettiva (Roma) con Nina che come cover ha scelto I giardini di Marzo; e Walter Piva (Gela-Venezia) con Finchè mutuo non ci separi e, come cover, E penso a te.

Ricordiamo anche la Giuria: Marco Testoni (Presidente di Giuria) compositore e music supervisor, Massimo Rossi musicista, Andrea Pitoni impresario, Argoh cantautore e discografico, Alberto Maria Castagna giornalista ed esperto di Battisti.

 

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