“Plurale come due” è il nuovo album di Leonardo Angelucci

In uscita venerdì 24 ottobre “Plurale come due”, il nuovo disco di Leonardo Angelucci.

Mentre il tempo scivola troppo velocemente, l’amore e la musica sembrano diventare usa e getta, e cresce in noi la sensazione di essere sbagliati, Angelucci sceglie per il suo secondo album il linguaggio che più gli appartiene e che da sempre si ribella a tutto questo: il rock che conosce il respiro dei palchi, arricchito da venature punk, suggestioni internazionali e pulsazioni elettroniche. Ci restituisce così un racconto che, al di là della nascita di due gemelli, a cui dedica l’intero lavoro, è quello di tutti: storie d’amore finite che ridisegnano città intere, dolori che diventano rinascite, il desiderio di fuggire lontano, la fatica di riconoscersi nello specchio del mondo, le occasioni perdute e la sete inestinguibile di riscatto.

Link: https://onerpm.link/304138391438

A rendere unico Leonardo è la sua voce schietta e diretta, che abbraccia senza resistenze. Una voce che non potrebbe essere altrimenti, capace di semplificare senza mai sminuire. Si arrampica sulla pelle e cattura la quotidianità: un flusso di pensieri, interrotto qua e là da isole di silenzio; poi le chitarre, che parlano della passione di Leonardo per la musica suonata, e la sezione ritmica, che traduce in suono i battiti accelerati del suo cuore, quelli che da fuori non si possono vedere.

Al suo fianco, nella nascita di questo disco, due mentori: Giorgio Maria Condemi, con i suoi guizzi produttivi permeati da ispirazioni vintage di qualità, e Gianni Istroni, le cui scelte restituiscono la sapienza di chi in questo mondo ci abita da sempre, e non ha mai smesso di osservare e lavorare.

La presentazione ufficiale:
venerdì 7 novembre, ROMA
Wishlist – Via dei Volsci 126B
ore 21:00, ingresso 8 euro online, 7 euro alla porta
Link prevendite: 
https://link.dice.fm/We61b738665c

Un evento Aloha Dischi e Radio Rock 106.6

Leonardo Angelucci parla del disco: “È il mio secondo album in studio, realizzato allo Stra Studio di Centocelle, con la produzione artistica di Giorgio Maria Condemi e l’operato di un artigiano del suono di grande esperienza come Gianni Istroni. Il secondo album è sempre il più difficile, nel mio caso non tanto per la scrittura e per la produzione, quanto per i tempi di pubblicazione e gli sconvolgimenti di vita intervenuti nel mezzo. Tra cui quella che ho definito la mia release più importante finora: Damiano e Ilenia. Ma c’è un altro riferimento al numero due. Per la scrittura di due brani, “Aeroplano” e “Camaleonte”, mi sono avvalso di un collega cantautore con il quale ho condiviso l’esperienza del CET di Mogol: Francesco Pesaresi, in arte “Pecs”. Il disco, che sguazza nelle mie radici rock, è tutto suonato da me e Giorgio, con un’attitudine abbastanza punk e l’aiuto di qualche artificio in fase di produzione. Le corde del basso e della chitarra sono le vere protagoniste, sempre supportate da un groove della sezione ritmica e da qualche synth o coro. I testi parlano d’amore finito, di addii e arrivederci, di arrivi e partenze, passando per riflessioni sulla società decadente che ci circonda e sulla nostra invisibilità nel complesso.

Tracklist
1. Aeroplano
2. Sopra di Me
3. All You Can Eat
4. Camaleonte
5. Il Cane e il Gatto
6. Faccio Surf
7. Tarassaco
8. Extraterrestre

Crediti del disco
Musica: Leonardo Angelucci, Giorgio Maria Condemi
Testi: Leonardo Angelucci, Francesco Pesaresi “Pecs” (“Aeroplano” e “Camaleonte”)
Mix & Master: Gianni Istroni
Artwork di copertina: Leonardo Angelucci

Label, distribuzione & Management: Free Club Factory
Ufficio Stampa: Purr Press – 
press@purrpress.it

Fotografie: Matteo Troiani
Produzione Video: Free Club Factory

Traccia per traccia

AEROPLANO
È il brano di apertura del disco, un’attitudine rock e spettinata riconoscibile già dal primo accordo di chitarra e dalla ritmica serrata di basso e batteria. Parla di solitudine e cambiamenti imminenti, che ci portano sul roller coaster altalenante di sentimenti positivi e negativi, dal pessimismo cosmico alla felicità più estrema.

SOPRA DI ME
Una preghiera urbana scritta e cantata sotto la tangenziale di Roma. Tratta di arrivi e partenze, e del filo rosso che lega le anime perse anche a chilometri di distanza. È il primo singolo estratto dal disco, accompagnato da un videoclip con l’interpretazione magistrale di Francesco Mariani e la regia di Valerio Desirò.

ALL YOU CAN EAT
Il brano forse dalle sonorità più contemporanee. Un beat elettronico che si mescola con chitarre elettriche e  bassi, il riff martellante di un piano orientale e il cantato che oscilla tra rap e melodia. Una canzone che parla di una relazione arrivata forse al capolinea, segnata dagli schemi abitudinari di una convivenza forzata.
 

CAMALEONTE
Il manifesto del disco, la dichiarazione di intenti e forse il brano più introspettivo e autobiografico. Una canzone che parla della spersonalizzazione pirandelliana nella iper-società liquida che viviamo, dove tutto scorre troppo velocemente, le storie durano 24 ore, la musica si consuma come i cotton fioc e tutti noi ci sentiamo sempre più inadatti e disillusi, comparando la nostra vita alla felicità apparente degli altri.

IL CANE E IL GATTO
Secondo singolo estratto dal disco, è un brano dalle vibes anni ‘70/’80 dove gli incastri ritmici tra le chitarre e la sezione basso-batteria tengono in piedi un brano che parla di un giovanissimo amore passionale e viscerale. Il brano esplode poi in un ritornello ossessivo che nel finale contiene uno special recitato, dove compare il titolo dell’album: plurale come due.
 

FACCIO SURF
Un brano rock decadente, intriso di groove e melodie ipnotiche. Una riflessione sul tempo che scorre inesorabile sotto i nostri piedi, come le onde sotto la tavola di un surfista. Treni persi e occasioni di riscatto ancora possibili, in una seconda dichiarazione di intenti che lascia l’ascoltatore riflettere su come stiamo spendendo il nostro tempo su questo pianeta impazzito.
 

TARASSACO
Torniamo al tiro rock/punk dell’incipit del disco, con una canzone d’amore perduto che si contrappone nella musica, alle liriche fataliste del testo. Una storia finita implica spesso che uno dei due protagonisti soffra di più dell’altro, proprio perché soffiato via come i petali d’un fiore di tarassaco su un prato di montagna, dove gli echi della solitudine si fanno più imponenti e i ricordi cadono addosso come massi sul cuore ferito.

EXTRATERRESTRE
Lo spiritual a conclusione dell’album è un vero e proprio saluto a chi lasciamo andare, ma anche all’ascoltatore. Una canzone quasi parlata, che si appoggia su un tessuto vocale gospel che impazzisce nei ritornelli strumentali, per poi sfumare sul finale lasciando spazio solo agli incastri vocali dei cori, dopo le ultime parole di saluto.

LEONARDO ANGELUCCI
È un cantautore romano classe 1991. Dopo le prime esperienze con band rock e prog tra il 2011 e il 2016, intraprende la carriera solista pubblicando nel 2017 l’EP Contemporaneamente per Alka Record Label, affermandosi da subito con premi, riconoscimenti e un’intensa attività live in tutta Italia.

Nel 2018 esce Questo frastuono immenso, suo album d’esordio, prodotto da Manuele Fusaroli. Il disco, apprezzato da critica e pubblico, viene presentato su Rai Radio 1 e lanciato da videoclip in anteprima su Repubblica.it. Con oltre cento concerti in due anni, Leonardo si conferma una delle voci più autentiche della nuova scena cantautorale italiana.

Vincitore della Biennale MArteLive 2019 e del premio Nuovo IMAIE per il tour nazionale, è anche finalista di Musicultura e Arezzo Wave Lazio. Parallelamente alla musica, pubblica due romanzi con Phasar Edizioni (Luna, ovvero Nessuno e Luna e la galleria dell’alba).

Nel 2020 inizia una nuova fase creativa con Giorgio Maria Condemi (impegnato in tour con artisti come Motta e Truppi), che produce artisticamente il suo nuovo percorso musicale, raccolto prima nell’EP Manifesto Canzoni e poi nel secondo album Plurale come due, in uscita il 24 ottobre 2025 e anticipato dai singoli “Sopra di me”, “Il cane e il gatto” e, il 26 settembre 2025, “Aeroplano”. Un lavoro intenso e viscerale, tra folk, rock e canzone d’autore, che fonde energia elettrica e intimità acustica.

IG: @leonardo4ngelucci

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