Piazza Esedra e la fontana delle Naiadi

Santa Maria degli Angeli fu ricavata dalle rovine delle Terme dal grande Michelangelo che iniziò trasformare la  Chiesa (1561) seguito poi dal Vanvitelli. Sulla facciata della Chiesa si trovano i resti del Calibarium (la zona dove i cittadini romani si dedicavano alle loro abluzioni calde.

Nella piazza si trova il monumento ai Caduti di Dogali Eritrea (1882 ) la cui base è sormontata da una stele. Un obelisco egizio che reca scritte sulle imprese del faraone Ramset. Da lì si passa alla piazza dove sorge la stazione Termini (Il suo nome proviene dal latino ed indicava le Terme e non così, come comunemente si pensa, che   indichi il terminale di partenza o di arrivo dei treni. Nel 1938 ne fu iniziata la ricostruzione per meglio adeguarle  al traffico che ormai cresceva quasi  giornalmente i lavori ebbero termine nel 47 dal Muontori e dal  Casalini.

 

 

Le Naiadi

 

Per esaltare la storia della Acqua Marcia fu proposta una fontana considerata a dire dei molti una delle più belle di Roma.

Naiadi e acqua realizzata quella provvisoria costruita a piazza delle Terme inaugurata nel 1870.

Nel 1888 fu il progetto ing. Guerrirer che aveva posto attorno alla vasca centrale 4 sfingi, fu modificato dallo scultore palermitano Rutelli (nonno del ex Sindaco) che le  sostituì con statue raffiguranti: la ninfa dei laghi con il cigno, oceanina che doma il cavallo selvaggio simbolo dei marosi, la ninfa dei fiumi poggiata sul mostro fluviale, la ninfa delle acque sotterranee mollemente sdraiata sul dorso  di un misterioso dragone. Il gruppo centrale del Glauco fu aggiunto nel 1912 e simboleggia l’uomo che domina le forze brute della natura. Osservando tale gruppo statuario Il Sor capanna gli dedicò con uno stornello salace ed allusivo” Cè a piazza delle terme un fontanone che uno scultore celebre ha guarnito quattro donne ignude a pecoroni e un omo al centro che fa da marito, quanto è bello quel gigante li tra in mezzo a tutte quante cor pesce in mano

 

Inaugurazione

 

Alla fine del 1800  Roma il gruppo consiliare cattolici contestò al Sindaco la decisione di esporre queste giovani nude, la maggioranza comunale si rimette alla giudizio  pubblico. Lo scarso pubblico non trova motivo di scandalo. Il 10 febbraio del 1901 una grande folla abbatte lo steccato  che copriva le statue. Si scopre che Rutelli ha ritratto il fisico scultoreo di Trilussa. Nei primi anni‘40 i gruppi di orfanelle che erano ospitate dalle religiose e portate la    domenica passeggio erano costrette a voltare il capo dalla parte opposta della fontana, perché i loro occhi innocenti non fossero feriti da tanta volgarità. Quando fu costruita la metropolitana i costruttori volevano spostare di una ventina di metri gli ingressi della metropolitana presentando un  progetto  che prevedeva la realizzazione do una grossa parete di cristallo per far meglio osservare quelli che erano i restii delle ville pre diocleziane. Una intelligente opera che avrebbe permesso ai  viaggiatori che si recavano a Termini di poter godere di uno scorcio della Roma antica. Ma come al solito le opere intelligenti vengono bocciare, quasi sempre per ignoranza dai politici.

Una piccola chiosa: alcuni anni fa il TG3, credo, accompagnò l’On Antonello Trombadori in un giro per esaltare le bellezze di Roma; l’incauto intervistatore, probabilmente pensando di poter omaggiare l’On Rutelli allora Sindaco, domandò a Trombadori se gli piaceva Rutelli e con il solito sarcasmo Antonello rispose: certamente amo le natiche delle Naiadi dello scultore Rutelli

 

Articolo precedenteCapelli brillanti anche al mare
Articolo successivoUna cascata di profitterol per festeggiare Francesca Brienza