Passaggi di Stato, la personale di Paola Pezzi al Gaggenau DesignElementi Hub di Milano

PASSAGGI DI STATO
Mostra personale di PAOLA PEZZI
a cura di Sabino Maria Frassà
30 marzo – anteprima stampa su invito (per info scrivere a 
infocramum@gmail.com)
4 aprile – 31 luglio
Gaggenau DesignElementi Hub di Milano
Corso Magenta 2 (Cortile interno, Citofono 33)
Lunedì – venerdì 10:00 – 19:00
su appuntamento 02 2901 5250; 
infocramum@gmail.com
Promotori: Gaggenau & Cramum

Il 4 aprile la mostra personale di Paola Pezzi “Passaggi di stato” al Gaggenau DesignElementi di Milano apre il nuovo ciclo di mostre “MATERIABILIA” promosso da Cramum e Gaggenau. Il progetto artistico e culturale a cura del direttore artistico di CRAMUM Sabino Maria Frassà racconterà la materia che si fa meraviglia attraverso il genio umano.

Se è vero che la natura è straordinaria, la capacità dell’essere umano di dare forma a qualsiasi sostanza ci avvicina a tale perfezione. Gli spazi Gaggenau DesignElementi di Milano e Roma si trasformeranno quindi, a partire da aprile 2022 e nel corso di tutto l’anno, in una ideale Wunderkammer: in mostra, opere nate dalla capacità dell’essere umano di plasmare la materia – indipendentemente dalla sua preziosità – per trasformarla in meraviglia. Gli artisti mostreranno, con materiali comuni, immaginifici futuri… dietro l’angolo.

La prima mostra del ciclo Materiabilia” porta allo showroom Gaggenau DesignElementi Hub di Milano la mostra personale di Paola Pezzi Passaggi di Stato”, che raccoglie opere iconiche provenienti da oltre trent’anni di carriera, a raccontare l’evoluzione dell’artista bresciana.
Tutta l’esistenza è un passaggio di stato: anche noi, come la materia, siamo sottoposti a pressioni e mutazioni dell’ambiente esterno, che ci spingono a trasformarci continuamente. La sfida è rimanere sempre noi stessi” spiega il curatore della mostra Sabino Maria Frassà. “Tramite gli elementi ricorrenti del movimento circolare e dei materiali presi dalla vita quotidiana, il gesto artistico di Paola Pezzi disciplina e domina la materiadando vita a forme e dimensioni tattili che instaurano un’immediata empatia con lo spettatore, e in cui è chiara la dimensione del divenire – un divenire a cui non possiamo che guardare con curiosità, aspettando un nuovo passaggio di stato”.

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