Nervi Music Ballet Festival 2021
CARUSO
Dialoghi migranti
Teatro ai Parchi, Villa Grimaldi Fassio
Domenica 1 agosto 2021, ore 21.15
Info e biglietti: www.nervimusicballetfestival.it
Enrico Caruso è stato probabilmente il più grande tenore di tutti i tempi. Un nome che è divenuto mito, un uomo che, da emigrante, ha portato l’Opera lirica e le canzoni napoletane a essere conosciute e amate in tutto il mondo. In occasione del centenario della sua morte, debutta in prima assoluta al Nervi Music Ballet Festival 2021 domenica 1 agosto 2021, alle ore 21.15 a Teatro ai Parchi di Villa Grimaldi Fassio lo spettacolo Caruso. Contaminazioni migranti, un omaggio al grande artista, che vuole ricordarolo presentandolo alle nuove generazioni quale figura simbolo del patrimonio culturale italiano.
L’evento, che si inserisce nelle iniziative coordinate dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della scomparsa di Enrico Caruso “Caruso 100”, istituito dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, mette insieme bambini, adulti, artisti provenienti da tutt’Italia e dal mondo, in uno spettacolo musicale e teatrale originale, realizzato dal Teatro Carlo Felice con il coordinamento generale di Paolo Masini (MEI Museo dell’Emigrazione Italiana) e Paola Carruba, in collaborazione con la compagnia Venti Lucenti, un punto di riferimento per la realizzazione in Italia di progetti di divulgazione musicale con e per i bambini e con l’Associazione Pequeñas Huellas – Torino.
La scrittura scenica, la regia e i costumi sono firmati da Manu Lalli, le scene di Daniele Leone realizzate dal Teatro Carlo Felice. La colonna sonora, che comprende le greatest hits interpretate da Caruso e alcuni brani composti per lo spettacolo, è a cura di Luca Giovanni Logi. Maestro concertatore e direttore è il venezuelano Dietrich Paredes, esperto in progettualità collaborative didattiche e professionali a livello internazionale, alla testa dell’Orchestra Pequeñas Huellas, coadiuvata dai professori dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova e con il Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice diretto da Gino Tanasini, con le voci soliste di Francesca Benitez, soprano e Manuel Pierattelli, tenore, e con gli attori Gabriele Zini, Chiara Casalbuoni e gli animatori Manfredi Mariti, Elisabetta Fratini, Vittoria Frassinelli. Pequeñas Huellas, associazione che si occupa da anni, in Italia e all’estero di formazione musicale dei ragazzi per la creazione di una cultura di pace coinvolge artisti insieme a bambini e ragazzi, quale chiave suggerita per fare sì che si riaccenda nelle giovani generazioni la passione per l’opera lirica e la musica italiana.
Sono coinvolti in tutto 20 studenti della Deledda International School di Genova, 25 ragazzi del coro di Voci bianche del Teatro Carlo Felice di Genova, 15 professionisti (dagli autori ai tecnici), 16 musicisti dell’Associazione Pequeñas Huellas provenienti dai 7 continenti, 4 professori dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, 2 cantanti lirici, 2 attori, tre animatori. Produzione, scene, costumi, attrezzeria a cura del Teatro Carlo Felice di Genova e di Venti Lucenti.
Lo spettacolo desidera raccontare la storia di Caruso: quella di un bambino di umili origini che, consapevole di aver ricevuto il dono di una voce straordinaria, decise, fin da giovanissimo, di inseguire con determinazione i suoi sogni e le sue passioni, il suo amore per la musica e per la vita e che lo portarono da un rione di Napoli alla fama mondiale. Un emigrante “atipico” che trovò riconoscimento lontano dalla sua terra, riscuotendo una calorosa accoglienza negli Stati Uniti, e che non perse mai la voglia di stupire, di essere la voce di tutti, anche dei più umili, di regalare gioia, sorrisi, commozione, pianto, paura, ed emozioni “vere” al pubblico. Caruso divenne un mito musicale per il mondo intero ma al contempo un “modello di riscatto sociale” per i tanti che, nello stesso periodo storico, attraversarono l’Oceano alla ricerca di una serenità che il paese di provenienza non poteva garantire. Affamato di vita, di conoscenze, instancabile e curioso, comprese prima degli altri, con intuito e lungimiranza, l’immensa capacità d’impatto che l’uso dei mezzi di riproduzione meccanica della musica avrebbero avuto nel futuro: fu il primo artista della storia ad incidere romanze e canzoni napoletane che da allora in poi entrarono nel repertorio musicale di ogni tenore e a vendere in brevissimo tempo più di un milione di dischi, consegnando al mondo lirico un’eredità artistica originalissima.
Lo spettacolo debutta in prima assoluta a Genova, dove sta nascendo l’operazione di memoria popolare e collettiva più importante del Paese attraverso il Museo dell’Emigrazione Italiana. E’ la città da dove migliaia di Italiani partirono, avventurandosi per mare sognando una vita migliore. Lo stesso sogno che accompagna da sempre chi è costretto a lasciare la propria terra con l’animo colmo di speranza. Enrico Caruso ha rappresentato e rappresenta non solo l’affermazione del canto italiano nel mondo moderno, ma un modello di riferimento per tanti che si misero in viaggio, riconoscendo in lui uno di loro. Una storia raccontata attraverso la musica e gli avvenimenti più significativi del periodo. Attori, cantanti, musica dal vivo e giovanissimi artisti in un intreccio nel quale il pubblico venire coinvolto come se il grande Caruso fosse ancora fra noi con la sua enorme personalità e la sua frenetica energia.
Caruso. Contaminazioni migranti è promosso da Teatro Carlo Felice, Museo dell’Emigrazione Italiana, Assessorato alle Politiche Culturali, Politiche dell’Istruzione, Politiche dei Giovani del Comune di Genova, in collaborazione con Istituto per i Beni sonori e audiovisivi, Ales Spa, Portale della Canzone Italiana, Festa della Musica, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Liguria, in media partnership con RAI, che realizza un documentario sul progetto.Testimonial del progetto è Davide Livermore.