Grande successo di pubblico alla Pontificia Università Gregoriana che, per la prima volta nella storia della Città del Vaticano, ha ospitato una tappa del NASA International Space Apps Challenge, il più grande hackathon al mondo promosso dalla NASA e da altre 14 agenzie spaziali internazionali.
La due giorni non è stata soltanto una competizione di programmazione, ma un vero e proprio laboratorio di idee.
Guidati dal Dottor Renato Ciampa – CEO del Centro Diagnostico Baronia – ed ispirati dall’Enciclica Laudato Si’, i partecipanti hanno trasformato l’hackathon in un ponte tra scienza e umanità, unire la tecnologia d’avanguardia della NASA con i valori di sostenibilità ed ecologia integrale.
Come lo stesso Ciampa, ha dichiarato, al termine delle due giornate: “Siamo estremamente felici e profondamente onorati per il notevole successo dei positivi risultati che ha riscosso la prima edizione internazionale del NASA Space Apps Challenge Holy See.
Ringraziamo di cuore tutti i sostenitori, i 155 partecipanti e le 23 squadre che si sono cimentate in questa sfida globale, sottomettendo proposte interessanti e innovative. L’energia, la creatività e la preparazione dimostrate hanno superato ogni nostra aspettativa. Il risultato ci ha mostrato tutto ciò che ci interessava per osservare il futuro e anche di più.
Un plauso particolare va ai team che si sono distinti per il prestigio delle loro soluzioni. Le nostre congratulazioni vanno al team “BYTELES 1.0”, che ha conquistato il primo posto assoluto, al team “In Corso d’Opera” che si è aggiudicato il secondo posto e ha anche vinto il prestigioso Premio Speciale “Maresciallo Luciano Perrone 2025”, e al team “DDE” per l’ottimo terzo posto (conteso con le altre presenze di rilievo).
Se c’è un vincitore in questa maratona di idee, è senza dubbio l’impegno e la passione che hanno animato ogni singola persona coinvolta.
Questo evento ha confermato la nostra profonda convinzione: crediamo nelle nuove generazioni e nello sguardo limpido, originale e pieno di potenziale con cui sanno guardare il mondo e il cielo, immaginando un miglior futuro sostenibile necessario all’umanità.”
Ma il Centro Diagnostico Baronia – CDB non è nuovo a questi successi, lo scorso settembre, infatti, ha partecipato, come presenza istituzionale, al Nest Climate Campus di New York, al Javits Center nel cuore di Manhattan, il più grande evento sul clima negli Stati Uniti e partner ufficiale della Climate Week di New York, nato con l’obiettivo di accelerare soluzioni su energia pulita, finanza climatica, biodiversità, economia circolare e infrastrutture resilienti.
La presenza italiana, sotto l’egida di “Sustainable Italy”, è stata promossa da dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e dal Consolato Generale d’Italia a New York, in collaborazione con Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed Ecomondo.
In questo contesto, il Centro Diagnostico Baronia – CDB è stato protagonista portando esempi concreti di innovazione italiana. Sono state presentate le sue tecnologie all’avanguardia per il monitoraggio e la sostenibilità, tra cui la tecnologia brevettata BETTER – in qualità di ideatore dei biofiltri BETTER – che unisce l’estetica dei giardini pensili alla capacità di annullamento degli inquinanti atmosferici, e il sistema di monitoraggio dell’aria eAIR.
Queste soluzioni rappresentano l’emblema della capacità del nostro Paese di sviluppare strumenti efficaci per la salvaguardia ambientale, dimostrando come l’innovazione italiana sia un motore di cambiamento per un futuro più sostenibile









