Maurizio D’Andrea incanta con il nuovo Movimento Introversico Radicale, la nuova corrente che cambierà il mondo dell’arte

Maurizio d’Andrea, artista napoletano, fonda a Torino un nuovo movimento che vede l’inconscio e il ritorno al dialogo i suoi punti di forza.

Un nuovo movimento artistico, denominato “Movimento Artistico Introversico Radicale” è stato fondato, nei giorni scorsi, a Torino, tra le mura della storica Galleria Accorsi, in via Fratelli Calandra 9.

Fondatore di questo nuovo movimento, che potremmo definire come una “nuova corrente artistica”, l’artista napoletano – residente da diversi anni ad Alba – Maurizio D’Andrea, conosciuto a livello internazionale per la sua pittura colta e raffinata; una pittura capace di dare vita alle sensazioni più profonde dell’inconscio, che sulla tela trovano la loro concretezza.

<< Una nuova visione dell’arte prende oggi vita nella prima capitale d’Italia – apre il D’ Andrea –Il suo nome? Movimento Artistico Introversico Radicale; un movimento di cui non mi sento affatto l’unico fondatore, perché nel processo artistico ci sono tre attori: autore, opera e dialogante, ovvero lo spettatore.

Tre protagonisti che potremmo definire come gli ultimi baluardi contro l’aggressiva realtà virtuale, che sta cancellando, giorno dopo giorno, il contatto tra l’uomo e la realtà quotidiana>>.

Ed è proprio per questo motivo che il D’Andrea, insieme al presidente Daniela Accorsi, ha deciso di presentare al pubblico quest’iniziativa, che vedrà le parole Rinascimento e Risorgimento come punti cardini di questa nuova corrente e l’inconscio come protagonista.

<< Il MOVIMENTO ARTISTICO INTROVERSICO RADICALE nasce per un’arte svincolata da qualsiasi logica razionale e commerciale. Un’arte che non è più rappresentativa della realtà come appare, ma di una realtà interiore, di quella realtà che si evidenzia nei sogni personali, nei fantasmi interiori, negli incubi e nelle nevrosi – riprende M. D. – da sempre rappresento ciò che vedo nel profondo del mio inconscio. Possono essere piccole sensazione temporanee, momenti di gioia, di smarrimento e di dolore, ma il nostro obiettivo è quello di rappresentare sulla tela, sporcandoci le mani di colore e facendo schizzare il pennello in qualsiasi altra parte della sala, ciò che noi proviamo nella parte più profonda di noi stessi, mostrando al pubblico che senza rendercene conto siamo ancora in grado di dialogare con il nostro io e che una macchina virtuale non potrà mai prendere il nostro posto.

Vogliamo valorizzare la collaborazione e gli incontri tra artisti, dove il tema dell’arte sarà all’ordine del giorno. Oggi non c’è più un dialogo tra artisti, ma una rivalità in cui si teme che un artista si appropri della tecnica dell’altro per “vincerlo” sul mercato.

Noi vogliamo parlare di arte, della vera arte e renderla una sensazione ancora più bella, dove la nostra passione possa essere sinonimo di sorriso e non di rivalità e curiosità sui guadagni altrui.

Vogliamo rendere la tecnologia un’alleata per segnalare i nostri eventi e attirare l’attenzione dei curiosi, con l’obiettivo di creare un dialogo concreto tra i protagonisti e nella presentazione di oggi stiamo vedendo a un vero e proprio esempio di ciò>>.

Alla fine della presentazione, a cui hanno preso parte diversi esperti e critici del territorio, è stata presentata la mostra “Direzione Inconscio”, la prima di questo neonato movimento, dove l’artista rappresenta i suoi mondi interiori, colpendo lo spettatore con la forza del colore e la padronanza di diverse tecniche, le quali possono dare un diverso significato al messaggio trasmesso.

E da un artista napoletano, con un talento apprezzato anche a livello internazionale, cresciuto tra i colori del golfo e le pendici del Vesuvio, non possiamo che aspettarci un grande teatro di emozioni, che, partendo dalla prima capitale, potranno presto raggiungere non solo il resto della penisola, ma anche altri palcoscenici, con la speranza di ridare all’arte il suo giusto valore.

Fabrizio Tosi

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