Maurizio Crudi, l’intervista

“Una parte indivisibile” di Maurizio Crudi è un brano che esplora l’essenza dell’amore autentico, quello che persiste oltre ogni distanza. Un viaggio emotivo attraverso un giardino di sentimenti profondi, dove i ricordi diventano un patrimonio indivisibile di due anime connesse. La canzone cattura quel momento in cui, nonostante il tempo e lo spazio sembrino separare, rimane intatta la promessa di un ritorno. È la celebrazione di quell’abbraccio che, quando finalmente arriva, annulla l’attesa e ricompone ogni frammento disperso. Il pezzo è una metafora dell’amore che resiste, del cammino luminoso che, nonostante curve e ostacoli, riconduce sempre all’essenza di ciò che siamo insieme.

Dalle sperimentazioni strumentali al cantautorato intimo: come si è evoluto il tuo percorso artistico?
L’evoluzione e’ stata parallela per entrambi i campi musicali . Ho iniziato da adolescente a comporre canzoni e brani strumentali e ho proseguito negli anni fino ad oggi considerando entrambe le esperienze legate e interdipendenti.

Cosa ti ha spinto a tornare al formato canzone dopo gli album strumentali?
Ci sono stati periodi nella mia vita musicale dove ho dato piu prevalenza al cantautorato e in altri alle composizioni strumentali. Attualmente sono piu attratto dalla composizione per la canzone di autore e sto utilizzando anche composizioni strumentali fatte in passato come basi musicali su cui inserire testi per trasformarle in canzoni

Come hai scelto l’arrangiamento per “Una parte indivisibile”?
E’ nato liberamente, registrando sul giro base della chitarra gli strumenti ritmici, il basso e le tastiere. Il mix non e’ stato studiato a priori ma si e’evoluto in studio.

Quali strumenti o suoni ritieni fondamentali per raccontare l’amore in musica?
Tutti! I melodici come il flauto e quelli che fanno insieme armonia e melodia come il piano. Mi piacciono in modo particolare quelli con suoni liquidi come l’arpa e il piano elettrico

C’è qualcosa degli anni ‘80 che senti ancora presente nel tuo stile?
Io cerco di non riferirmi a un solo periodo musicale. Mi piace avere uno stile che con umilta’ cerca di trovare ispirazione attingendo a stili diversi e da periodi musicali diversi. Comunque gli anni 80 mi hanno dato l’opportunita’ di fare diverse sperienze musicali e ancora oggi quelle sono influenti nel modo che ho di arrangiare una composizione musicale

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