Massimo Volume, sul palco dell’ Estragon di Bologna

Massimo Volume, sul palco dell’ Estragon di Bologna – Nuovo disco e nuovo tour per i MASSIMO VOLUME. Il gruppo ha da poco pubblicato “Aspettando i barbari”, il suo sesto album in studio, un lavoro che ha colpito il pubblico e la critica per l’intensità delle musiche e per la profondità delle liriche. Ma è dal vivo che si può godere a pieno la bravura dei Massimo Volume: gli intrecci chitarristici di Egle e Stefano, la precisione della sezione ritmica Vittoria ed Emidio, che nel frattempo elegantemente ci racconta la nostra vita.

Un concerto da non perdere, dunque, quello di sabato 14 dicembre all’Estragon di Bologna.

 

Il 1° ottobre è uscito “Aspettando i barbari”, che segna un nuovo capitolo discografico della band bolognese a tre anni dall’uscita di “Cattive Abitudini”.

Due sorelle si abbracciano in quello che una volta si sarebbe definito un interno borghese. Una ha il capo riverso sulla spalla dell’altra, gli occhi chiusi, l’atteggiamento di totale abbandono. La sorella la tiene stretta a se, protettiva. Ha lo sguardo vigile, come se fosse stata attratta di colpo da un rumore, da qualcosa che fra un attimo spezzerà l’intimità della scena. “Aspettando i barbari” si riflette bene nel quadro di copertina di Ryan Mendoza.

Lo sguardo privato di brani come La cena, La notte, Silvia Camagni, Da dove sono stato pare invaso da un’inquietudine incombente, che porta con se echi di guerra e di distruzione e che si impone in tutta la sua durezza in Compound, Aspettando i barbari e Il nemico avanza, mentre oltre le imposte della stanza si agitano i fantasmi di Buckminster Fuller e di Vic Chesnutt, di John Cage e di Danilo Dolci, a ricordarci che il mondo è utopia e possibilità, il sale della vita.

Musicalmente una svolta netta rispetto al suono caldo, rigidamente analogico di “Cattive abitudini”. La trama elettrica si infittisce adesso di venature elettroniche, le ritmiche si sovrappongono, a dipingere un paesaggio pietroso, dagli spigoli netti e i confini incerti.

Il risultato è un disco duro, compatto, volutamente autarchico, calato con forza nell’ambiguità del presente.

“Aspettando i barbari” è entrato, a sorpresa, al ventiseiesimo posto della classifica ufficiale FIMI degli album più venduti: un successo straordinario per un disco così antitetico alla musica mainstream.

 

Sabato 14 dicembre Vittoria Burattinin (batteria, percussioni, voce), Emidio Clementi (voce e testo, bassi, sintetizzatore), Stefano Pilia  (chitarre, bassi, sintetizzatori) ed Egle Sommacal (chitarre, voce) lo presenteranno all’Estragon, al Parco Nord di Bologna.

 

Di seguito i dettagli della serata:

Apertura porte e biglietteria: ore 21.00

Amaury Cambuzat suona Ulan Bator: ore 21.30

OfeliaDorme: ore 22.00

Massimo Volume: ore 22.30

Ingresso: 8 euro

Aftershow: Fujiko Night con Mingo Dj

Info: www.estragon.it , 051 323490 (Estragon)

 

ESTRAGON – Via Stalingrado 83 (Parco Nord) – Bologna

 

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