M.E.R.L.O.T tra i 20 semifinalisti di Amasanremo con il brano Sette Volte

M.e.r.l.o.t è tra i venti artisti selezionati dalla Commissione Artistica delle Nuove Proposte guidata da Amadeus che accedono alle semifinali di AmaSanremo dal 29 ottobre al 26 novembre in diretta, alle ore 22.45, su Rai Uno e Radio2. Il giovane cantautore presenterà il brano “Sette Volte”. 

Da venerdì 23 ottobre, è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Lacrime da Bere” (Virgin Records/Universal Music Italia), il nuovo singolo di M.e.r.l.o.t, giovane cantautore, cresciuto a Grassano in Basilicata e maturato musicalmente a Bologna dove, dal suo home studio, è diventato la rivelazione Spotify 2020. 

“Lacrime da Bere” ha un’attitudine compositiva differente rispetto a quella espressa nei singoli precedenti: si sente la sicurezza acquisita dopo anni di scrittura e diminuisce drasticamente l’uso dell’elettronica. Fin dal primo secondo compaiono le chitarre acustiche che avanzano insistenti. Le parole sono autenticamente M.e.r.l.o.t.: disilluse, dirette e malinconiche. 

«Lacrime da bere sono io al 100 per cento con la formula che più amo cioè la semplicità. Non abbiamo fatto uno studio di suoni particolari e ricercati – commenta M.e.r.l.o.t – avevamo solo un po’ di rabbia e malinconia accompagnate da una Fender Stratocaster. Non amo dare un particolare significato al brano, che comunque non è affatto nascosto, ad alcuni darà la carica mentre altri penseranno “ora vado a tagliarmi le vene”, dipende tutto da come vuoi vederla. Rassegnazione o rivoluzione?» 

Farà male per sempre allora stringimi baby

Che farà meno male se lo passiamo insieme

Stringono i polsi queste catene nere

Sti stronzi non ci avranno dai versami da bere

so che non fanno per te la canzoni d’amore

poi le ascolti di nascosto senza fare rumore

Se piangi è normale lacrime da bere

Piove da sempre vaffanculo non voglio ricadere

«Finora il suo nome è stato ancora lontano dai radar ma, attenzione, qui gli ingredienti per il salto ci sono tutti. – dice di lui Rolling Stone – La stanzetta a Bologna, da bravo fuori sede addobbata con un microfono e lo stretto necessario per l’home studio con cui registrare le strofe ritagliate tra una lezione e l’altra. Nonostante il percorso di Merlot sia iniziato soltanto due anni fa, la crescita di questo ragazzo nato nel 1998 è stata impressionante, capace di giocare tra i generi musicali armonizzando perfettamente le metriche rap con l’immaginario indie, ballad da groupie sognanti e una penna davvero fuori dal comune.»

All’anagrafe Manuel Schiavone, M.e.r.l.o.t nasce il 20 febbraio 1998 e cresce a Grassano in Basilicata. Nel 2017 si trasferisce a Bologna per proseguire gli studi e inizia a muovere i primi passi nella musica passando dalle sonorità acustiche a quelle elettroniche con l’aiuto del suo primo produttore Eyem.

Nonostante all’inizio avesse un budget limitato, riesce a produrre i primi pezzi e con il suo singolo d’esordio “Ventitrè” raggiunge in poco tempo quasi quattro milioni di stream consacrandosi come rivelazione Spotify a fine 2019. Si convince così a seguire definitivamente il suo talento.

Nel 2020 debutta in Virgin Records con il brano “Sparami nel Petto”, che raggiunge oltre 850 mila stream su Spotify.

https://www.youtube.com/channel/UC_nYX8QxVvL5IsQwI8Vzupw

https://www.instagram.com/m.e.r.l.o.t_/

www.universalmusic.it

Articolo precedenteA Rieti si svolge la prima edizione del (RI)verART #20: NO P∀NIC!
Articolo successivoCultural Diplomacy nella Covid Era: Doc, mostre e musica al Festival della Diplomazia fino al 30 ottobre