Lotta alla pedofilia e pedopornografia, prosegue la campagna Una vita da social indetta dalla Polizia di Stato

Lotta alla pedofilia e pedopornografia, prosegue la campagna Una vita da social indetta dalla Polizia di Stato – Con l’avvicinarsi della giornata nazionale di lotta alla pedofilia e alla pedopornagrafia la Polizia di Stato continua la campagna di sensibilizzazione e formazione al corretto uso del Web con la campagna “Una vita da social”

Oltre 14200 “mi piace” per la pagina facebook “Una vita da social”

 

33 città raggiunte  dal truck multimediale allestito dalla Polizia Postale per aiutare i più giovani all’utilizzo consapevole del web.

190.000 visualizzazioni settimanali della pagina facebook.

Questi alcuni  numeri dell’iniziativa della Polizia di Stato “Una vita da social” iniziata a Roma il 22 gennaio  e che dopo 33 città in tutta Italia ha programmato ulteriori 6 tappe non previste nel programma iniziale.

Il grande successo ottenuto nelle piazze è testimoniato dalle numerose richieste pervenute da Questure e da alcune Amministrazioni Comunali per ospitare il truck e dai tanti testimonial che hanno focalizzato l’attenzione sul messaggio della campagna.

Sulla pagina ufficiale del progetto https://www.facebook.com/unavitadasocial , a cui è collegato anche un profilo Twitter, sono pubblicati numerosi post che, partendo da fatti di cronaca reali, dispensano consigli d’uso, ad esempio come comportarsi in caso di  furto d’identità digitale che ha riscontrato 25.320 visualizzazioni o come difendersi dal cyberbullismo  o come proteggere le proprie password  dagli attacchi informatici.

Sempre sulla pagina facebook sono presenti numerosi contributi e consigli di personaggi  del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura che hanno deciso di fare da testimonial alla campagna educativa: segnaliamo tra gli altri, per aver superato le 70.000 visualizzazioni, il video post di Fiorello, Checco Zalone, Giovanni Allevi, Michele Bravi, vincitore dell’ultima edizione di “X-factor” e dei comici veneziani Carlo e Giorgio che descrivono con simpatia ed ironia cosa non bisogna mai fare con i profili social.

 

 

Roma, 3 maggio 2014

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