Giovedì 12 dicembre 2024 alle ore 18, l’artista Sofiya Chotyrbok apre le porte del suo studio a Casa degli Artisti, inaugurando l’installazione site-specific Does water have a space in water?. Chotyrbok, selezionata per la residenza AAA Atelier Aperti per Artista, presenta un lavoro che si snoda tra la video-performance e la riflessione ambientale. Attraverso un linguaggio visivo onirico e destabilizzante, l’artista esplora il concetto della memoria come materia viva e fluida. L’acqua diventa la guida e lo strumento narrativo principale, assumendo i caratteri di barriera, chimera e aura enigmatica. Il progetto trae ispirazione dall’archivio privato di registrazioni domestiche della sua famiglia. I suoi genitori, immigrati dall’Ucraina negli anni ‘90, documentavano la loro nuova vita in Italia con videocassette, senza mai riguardarle. Non ho bisogno di rivedere quelle immagini per ricordarle: hanno colmato i vuoti della distanza fisica con i miei genitori, rinfrancando il debole stelo della mia identità” – spiega l’artista. Da questo patrimonio intimo nasce un racconto universale. Attraverso simbolismi, gesti rituali e azioni ripetute, Does water have a space in water? indaga la relazione tra corpo e mente, spazio pubblico e privato, intimità e condivisione. I visitatori sono invitati a riflettere sul ruolo dello spazio come contenitore di memoria, seguendo un percorso che combina interiore ed esteriore.
Chotyrbok attinge a testi filosofici come Materia e memoria di Bergson e La poetica dello spazio di Bachelard, arrivando alla consapevolezza che il corpo e la mente non ricordano il tempo, ma lo spazio. La memoria è un organismo vivo, fatto di frammenti che devono essere nutriti e riplasmati continuamente. Questa fluidità si riflette nell’uso dell’acqua, elemento simbolico e concettuale, che scorre attraverso crepe e barriere, creando nuovi passaggi per connessioni inaspettate.
L’opera mette in luce le tensioni tra due pulsioni umane fondamentali: costruire ponti per connettere e muri per difendersi. L’acqua, metafora della memoria e della trasformazione, supera queste divisioni, nutrendo una narrazione comune e universale.
Con il suo lavoro, Sofiya Chotyrbok invita il pubblico a guardare oltre le barriere fisiche e temporali, esplorando il potere evocativo della memoria e dello spazio. Does water have a space in water? è un viaggio poetico tra identità, appartenenza e la ricerca di un equilibrio tra radici personali e collettività.
Casa degli Artisti, Corso Garibaldi 89/a via Tommaso da Cazzaniga, 20121 Milano
fino al 21 dicembre da martedì a domenica h.12:30-19:00
info@casadegliartisti.org