Laboratori formativi presso l’Auditorium Vittorio Foa al via

Laboratori formativi presso l’Auditorium Vittorio Foa al via – Partono domani i laboratori formativi presso l’Auditorium Vittorio Foa a cura delle associazioni e delle compagnie che hanno presentato domanda entro il 30 novembre scorso. Durante la settimana, infatti, da gennaio a giugno, la struttura sarà a disposizione delle realtà della città di Formia per momenti formativi secondo i criteri fissati dal regolamento approvato.

 

Si concretizza ancor di più, quindi, quanto previsto dal “Sistema cittadino dei teatri”, già partito dai primi di dicembre, per la gestione condivisa del Teatro Remigio Paone e dell’Auditorium Foa grazie al protocollo d’intesa firmato dal Comune di Formia e dall’Ipab SS. Annunziata.

 

«E’ questa un’occasione importante, a testimonianza di un ampliamento dell’offerta culturale della nostra città. Siamo contenti e soddisfatti che il pomeriggio l’auditorium ospiti attività laboratoriali teatrali a cura dell’associazione “Open Space”, delle compagnie “Costellazione” e “Istrio – la scuola dei mestieri”. Lo spazio del Foa continuerà ad essere ancor più luogo di aggregazione ed incontro, sempre disponibile per iniziative delle scuole di Formia. Gli istituti, infatti, sono invitati a farne richiesta per le loro attività. Si immagina di poter potenziare lo spazio a livello strutturale riconoscendo l’importanza di questo luogo, sempre a disposizione gratuitamente di tutte le realtà culturali che operano nel nostro territorio», afferma l’assessore alla cultura del Comune di Formia Maria Rita Manzo.

 

Il presidente dell’Ipab SS. Annunziata Piero Bianchi sottolinea l’importanza del sistema cittadino dei teatri: «Grazie al protocollo d’intesa con il Comune di Formia, è stata formalizzata una gestione condivisa delle due strutture culturali con un investimento di 80.000 euro da parte dell’Ipab e di 50.000 dell’ente locale che, insieme, hanno garantito la gratuità dell’utilizzo del Teatro Remigio Paone dell’Auditorium Vittorio Foa alle associazioni e alle compagnie del territorio. In un Paese dove le strutture culturali si vendono, si occupano o si chiudono, come abbiamo dimostrato in occasione del Premio Remigio Paone, siamo davvero contenti di quanto si sta realizzando».

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