La grande festa del Premio Remigio Paone

“Complimenti per il giusto tributo a Pino Daniele, per la meritata assegnazione del Premio Nazionale Remigio Paone a quei coraggiosi e bravi ragazzi di Barra, e per il simpaticissimo spettacolo messo in scena dalla nostra bravissima compagnia teatrale cittadina. Grazie per lottare per la cultura/spettacolo e soprattutto per il teatro. Questa sera tanta gente, tanti bambini divertiti e bei momenti di cultura al Teatro Remigio Paone”, questo uno dei messaggi ricevuti all’indomani della seconda edizione del Premio Remigio Paone promosso dall’Ipab SS. Annunziata, dai Teatri Riuniti del golfo con il patrocinio del Comune di Formia.

 

Un messaggio che sintetizza perfettamente l’obiettivo  dell’annuale riconoscimento e la grande festa di emozioni e colori che ha animato il teatro pieno di bambini, nonni, mamme, papà e zii. Le note e le parole di “Je so’ pazzo ” hanno aperto il pomeriggio dedicato all’impresa culturale e all’economia creativa: due i video realizzati per sintetizzare la crudele realtà della cultura in Italia tra numeri che evidenziano una cultura che “paga e produce” e strutture chiuse, vendute o occupate.

 

I ricordi della nipote di Remigio Paone, Giuppi Paone, hanno introdotto il momento di premiazione: gli anni del teatro Nuovo di Milano, il senso di fare cultura dello zio Paone, il legame con Formia e l’emozione di portare il suo saluto. Presente anche l’amministrazione comunale rappresentata dal Presidente del consiglio comunale Maurizio Tallerini.

 

“I luoghi e gli spazi sono importanti, noi avevamo uno spazio ma ci è stato tolto, ora facciamo teatro nella cucina di casa mia ma andiamo avanti sempre e comunque. Dedichiamo questo premio a Pino Daniele, che, come noi, rappresenta il simbolo di una Napoli sana”, afferma Giovanni Savino  insieme ai ragazzi della Cooperativa del Tappeto di Iqbal di Barra, vincitrice della II Edizione del Premio Remigio Paone. Riprendendo le parole di Gianni Rodari consegnano al pubblico di bambini il loro messaggio: “Non perchè tutti siano artisti ma perchè nessuno sia più schiavo”.

 

Ha chiuso la serata il carnevale di colori del Teatro Bertolt Brecht di Formia “Zeza e Pulcinella” che ha incantato i presenti tra risate e musica.

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