Cagliari celebra i dieci anni della Galleria del Sale, un progetto che ha trasformato lo spazio urbano in un punto di riferimento per l’arte contemporanea in Sardegna.
La Galleria del Sale arricchisce il proprio panorama artistico con tre nuovi interventi che aggiungono nuovi linguaggi e prospettive visive. Le opere, create da Emanuele Marullo, Stella Ziantoni e Alessio Zucca, si distinguono per la loro forte connessione con il contesto territoriale e culturale della città, creando un dialogo continuo tra arte, natura e identità storica.
Galleria del Sale: Una Mappa Digitale per il Decennale
Per celebrare il decimo anniversario, la Galleria del Sale ha deciso di offrire al pubblico una mappa digitale gratuita, disponibile dal 10 novembre. Questa mappa interattiva consente ai visitatori di scoprire tutte le opere presenti lungo il percorso, includendo anche quelle ormai scomparse. L’idea è di dare vita a un’esperienza immersiva, che guidi il pubblico attraverso l’evoluzione dell’arte urbana locale e stimoli un’interazione più consapevole con il contesto artistico e storico della città.
Le Nuove Opere alla Galleria del Sale
“Il Giullare” di Emanuele Marullo: L’Arte della Metamorfosi Urbana
All’ingresso della Galleria del Sale, l’opera di Emanuele Marullo, intitolata “Il Giullare”, accoglie i visitatori con una scultura imponente realizzata con funi tecniche e travetti di ferro. Ispirata ai radiolari, organismi marini dalle forme complesse, la scultura si presenta come un cosmo geometrico che si integra armoniosamente con il paesaggio urbano. Attraverso quest’opera, Marullo esplora il tema dell’habitat come elemento in costante trasformazione, dove il dialogo tra uomo e ambiente si rivela fluido e mutevole.
L’artista siciliano ha sempre focalizzato la sua ricerca sulla relazione tra scultura e contesto ambientale. “Il Giullare” è il culmine di un percorso artistico che integra arte e architettura, portando alla luce una visione poetica e simbolica dell’habitat urbano. Marullo invita il pubblico a riflettere sul ruolo della scultura in un paesaggio in continua evoluzione, dove ogni intervento artistico contribuisce a ridefinire il senso di appartenenza e la percezione degli spazi.
“Eden” di Stella Ziantoni: La Forza della Natura Femminile
Il murale “Eden” di Stella Ziantoni è un’opera di grande impatto visivo che affronta il tema del rapporto tra donna e natura. La composizione rappresenta simbolicamente un recinto patriarcale, evocando un universo femminile strettamente connesso al mondo naturale. Con un linguaggio pittorico ricco di simboli, Ziantoni crea una narrazione visiva che esplora la forza e la delicatezza della condizione femminile, ponendo in primo piano il dialogo tra l’essere umano e l’ambiente circostante.
La realizzazione di “Eden” è stata supportata dal tour operator Bagamunda, che contribuisce economicamente al progetto donando una parte dei ricavi dei biglietti venduti per i tour di street art nella Galleria del Sale. Questo legame tra arte e turismo sostenibile sottolinea l’importanza di creare una rete di sostegno che renda possibile l’espansione di progetti culturali nella città, favorendo una diffusione capillare dell’arte pubblica e delle tematiche ambientali.
L’Omaggio al Territorio di Alessio Zucca: Un Viaggio tra Iconografia e Modernità
Con un approccio espressionista, Alessio Zucca porta alla Galleria del Sale un’opera che va oltre il classico concetto di murale. Il suo lavoro si distingue per la complessità e la profondità della composizione, che richiama il mondo dell’archeologia sarda, utilizzando simboli e iconografie della tradizione nuragica. L’artista ha infatti scelto di rappresentare navicelle nuragiche e figure di sacerdoti, elementi iconici che rimandano a un passato remoto ma sempre presente nell’immaginario sardo.
Zucca, giovane artista di origini sarde, crea un’opera che ricorda un collage, unendo ritagli e frammenti che sembrano provenire da mondi paralleli. Questo mosaico visivo invita il pubblico a immergersi in una realtà astratta, dove i dettagli costruiscono una rappresentazione della cultura e del paesaggio sardo. Il risultato è un’opera stratificata, capace di coinvolgere lo spettatore e di guidarlo in un percorso di scoperta e riflessione sull’identità e sul patrimonio culturale dell’isola.