La Casa del Jazz Festival presenta Gegè Telesforo

La Casa del Jazz Festival presenta Gegè Telesforo –  Venerdi 22 luglio alle 21, la Casa del Jazz Festival presenta Gegè Telesforo alla guida di una superband,“Groove Master Ensemble”. Telesforo si fa apprezzare un pezzo dopo l’altro per l’originalità delle composizioni che spazia ritmicamente dallo swing al be-bop, dal latin-jazz al groove, con un suono inconfondibile creato dall’impasto della voce e i sassofoni. Gli arrangiamenti, scarni ma efficaci, mettono ancor più in rilievo i momenti solistici proposti da uno dei migliori organici in circolazione. Cantante, polistrumentista, producer, ma anche giornalista, conduttore radiotelevisivo, entertainer, Gegè Telesforo, rappresenta una figura professionale ed eclettica dai mille contorni e dalle altrettante sfumature.

 

Tra le sue molteplici attività è la Musica, il principale obiettivo. Dalla Puglia con furore, questa ecletticissima personalità nasce, artisticamente, con Renzo Arbore, suo concittadino e mentore, che ha scoperto le sue notevoli e caldissime doti vocali, nonchè la competenza in ambito musicale, la simpatia e la bravura, anche di fronte alle telecamere.

 

Grazie a svariate trasmissioni televisivo nelle vesti di ‘complice’ e co-autore e conduttore, tra cui le principali ‘Quelli della Notte’, favoloso programma ‘notturno’ del ’85 con milioni di ascolti e le successive ‘D.O.C.’ e ‘International D.O.C. Club’, tra il 1987 e il 1988, importanti vetrine per musicisti nazionali ed internazionali (programmi così in Tv non esistono più purtroppo …), nelle quali il giovane Gegè riesce ad affermarsi presso il grande pubblico, dimostrando una notevole padronanza in ambito musicale. Appassionato di Jazz, Funk e Soul, Telesforo ha saputo, nel corso degli anni, individuare un proprio progetto di ricerca, che ha nello ‘scat’ , ovvero I’improvvisazione con la voce, il nodo centrale.

 

Rispolverando una tecnica quasi del tutto dimenticata , da noi quasi mai attuata , il vocalist

Foggiano ha inizialmente raccolto attorno a se una parte di musicisti della scena Fusion, sfornando ottimi concerti, in cui si divertiva a rinnovare vecchi standard del Jazz, in virtù di arrangiamenti mozzafiato e trovate armoniche spiazzanti .Successivamente è riuscito ad affermarsi anche all’estero, duettando più volte con Jon Hendricks, con il mitico Dizzy Gillespie, Clark Terry, Dee Dee Bridgewater e molti altri. Negli Stati Uniti, grazie al sodalizio con Ben Sidran (pianista, cantante e raffinatissimo critico musicale), Telesforo ha trovato una sorta di ‘seconda Patria’, collaborando con i musicisti più in vista, incidendo i suoi dischi nello studio di registrazione di Prince e trovando il modo per esportare la sua indiscutibile classe anche in Giappone, dove ha raccolto un grande successo, con una serie impressionante di ‘sold out’ nei concerti .

 

La carriera discografica di Telesforo è abbastanza nutrita, con il primo album omonimo edito nel 1990 (etichetta Gala Records), seguito da “Gegè and the Boparazzi” (1993 per la Go Jazz), “Gegè and the Mother Tongue” (1996), “Pure Funk Live” (uscito nel ’98 per la collana de Il Manifesto), “Ben & his Buddies” (1998 ancora per Go Jazz), mentre nel nuovo secolo la sua produzione si è arricchita con “We couldn’t be happier” nel 2002, il cd “Opopomoz Blues”, nel 2003 con la partecipazione di Dee Dee Bridgewater e dei Neri per caso, “Groovin’on the swing of things – The best of” uscito invece tre anni dopo, nel 2006, per la Groove Master Edition, di cui Telesforo è il Deus ex Machina .

 

La sua ricerca musicale si è indirizzata sul versante di un Funk piuttosto marcato e senza compromessi, in cui gli elementi jazzistici e improvvisativi si saldano a una rigorosa ed infallibile concezione ritmica dominata dal ‘Groove’.

 

Ad accompagnarlo nelle sue produzioni, molti bravi musicisti, tra cui Dario Deidda, talentuoso bassista elettrico (e contrabbassista) ed il fratello Alfonso, sassofonista dal piglio improvvisativo .Nel 2007 pubblica il cd “Love and other contradictions”, album che presenta un nuovo repertorio fatto di composizioni originali dal sound ‘urban R&B’, con arrangiamenti scarni che mettono in risalto le qualità di una band devota al Groove e con l’innata passione per il Jazz e il Blues, tre nuovi arrangiamenti di “Rule of Thumb” di J.Scofield in versione Jazz-Bossa , “Here but I’m Gone” di Curtis Mayfield, inclusa una versione coinvolgente di “Air Mail Special”, il classico di Benny Goodman tratto dal repertorio di Ella Fitzgerald .

 

Nel 2010 è invece uscita la sua ultima fatica dal titolo “So Cool”, lavoro si fa apprezzare un pezzo dopo l’altro per l’originalità delle composizioni che spazia ritmicamente dallo Swing al Be Bop, dal Latin Lazz al Funky Groove, dai testi in inglese firmati da Ben Sidran, con un suono inconfondibile, creato dall’impasto sonoro tra voce e sassofoni .

 

Sempre nel 2010, il ‘JazzIt Award 2010’ è stato vinto da Telesforo, come migliore voce maschile, un riconoscimento/sondaggio ottenuto dal gradimento del pubblico jazzofilo, di enorme valore, che lo ‘certifica e garantisce’ tra i migliori rappresentanti, l’eccellenza del Jazz e della Cultura Italiana .

 

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 Roma

 

Info: www.casajazz.it

Ingresso:15 euro

 

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