Kaki King sotto ai riflettori del BOtanique di Bologna

Kaki King sotto ai riflettori del BOtanique di Bologna – Non è un mistero che Kaki King, forse il più grande talento femminile alla sei corde, abbia un legame particolare con l’Italia, il paese europeo che ha eletto la piccola chitarrista di New York  beniamina del palcoscenico, con ben trenta date tenute tra il 2009 e il 2011.

Dopo il tour del dicembre scorso, Kaki King replica ora il suo tour acustico e martedì 3 luglio torna sul palco del Botanique, la rassegna rock dell’estate bolognese, dopo lo strepitoso successo dello scorso anno. Il concerto di Kaki King segna anche l’apertura del festival RockER 2012.

Katherine Elizabeth King, questo il suo vero nome, canta e suona la chitarra, anzi, è un tutt’uno con la sua sei corde: la accarezza, la percuote, la pizzica, tirandone fuori tutti i suoni possibili. La sua musica è tanto contraddittoria quanto lo è la città di New York, dove si trasferì dalla nativa Atlanta. Inizia suonando nella metropolitana, poi in un bar. Un incontro fortuito, una sera, porta alla pubblicazione del suo primo album “Everybody Loves You” (2003), che le fa guadagnare l’attenzione dei critici. Da allora Kaki ha suonato incessantemente, aprendo, tra gli altri, i concerti per Marianne Faithful, David Byrne, Robert Randolph, Keb Mo, Soulive, Mike Gordon, Charlie Hunter e Stanley Jordan.

L’appuntamento con Kaki King è sul palco dei giardini di via Filippo Re, nella zona universitaria di Bologna.

Apertura cancelli: ore 19,30

Inizio concerto: ore 21,30.

Ingresso gratuito.

Per informazioni: 051 19980427 (Estragon Shop), www.estragon.it

BOtanique 3.0 è inserito nel cartellone di Bé – Bologna Estate 2012.

 

 

BIOGRAFIA

Nata ad Atlanta, fin da bambina ha assaporato musica, grazie alla passione del padre avvocato per Beatles e Fleetwood Mac. Già a quattro anni prende lezioni di chitarra (il padre è un collezionista) ma ben presto opta per la batteria che studia fino agli undici anni, in seguito ricomincia a suonare la chitarra, anche grazie alle sue passioni adolescenziali per Johnny Marr degli Smiths e Graham Coxon dei Blur. Trasferitasi a New York, studia lla New York University, ma per mantenersi inizia a suonare in strada e nelle metropolitane, attirando l’attenzione di passanti. Dopo varie richieste di alcuni passanti che le chiedevano se avesse mai pubblicato qualcosa, con i pochi risparmi riesce a realizzare un demo. Successivamente lavora come cameriera nel famoso locale newyorkese “Mercury Lounge”, dove si esibivano artisti interessanti che riuscivano ad aver un lancio nella discografia. Il suo demo destò l’attenzione della “Knitting Factory”, da lì il passo fu breve, infatti nel 2003 pubblica il suo primo album Everybody Loves You. Il suo disco di esordio attirò l’attenzione dei critici, che la definirono una delle artiste più interessanti degli ultimi anni, da quel momento la sua carriera era in ascesa, arrivando ad aprire i concerti di artisti come Marianne Faithfull, David Byrne e molti altri. Inoltre collabora con i Foo Fighters per il loro album Echoes, Silence, Patience & Grace. Nel 2007 appare nel film La musica nel cuore, e collabora alle musiche di Into the Wild – Nelle terre selvagge di Sean Penn, con i brani Frame e Doing the Wrong Thing che fanno parte del suo secondo album del 2004 Legs to Make Us Longer.

Nel 2008 pubblica il cd “Dreaming of Revenge”, mentre “Junior” (2010) è la sua ultima fatica.

In alcune interviste a riviste LGBT, l’artista ha fatto coming out dichiarandosi lesbica.

Website: www.kakiking.com ; www.myspace.com/kakiking

Articolo precedenteIl premio Oscar Nicola Piovani propone a Villa Pamphilj La vita e’ bella a Ciliegine
Articolo successivoTradito da un tatuaggio sul collo, In manette uno scippatore