Il singolo “Poeta” è la nuova tappa di un cammino che sta portando Mike Orange verso una maturità espressiva sempre più evidente. Michele Arancio, nato e cresciuto nella provincia tra Milano e Bergamo, l’artista ha saputo coniugare esperienze punk rock e scrittura cantautorale, fino al riconoscimento ottenuto con l’album Sensibile nel 2023. Quel disco, accolto con entusiasmo da testate come Rockit e Indie-Zone, ha segnato un vero salto di qualità, aprendo la strada a una stagione di concerti che nel 2024 ha superato le quaranta date in tutta Italia.
In “Poeta”, Orange prende di mira la tendenza a enfatizzare i ruoli creativi, smascherando con sarcasmo chi si prende troppo sul serio. L’ambientazione iniziale al Pére Lachaise, cimitero parigino che ospita molte icone artistiche, diventa il pretesto per una riflessione più ampia sul destino comune e sulla necessità di restare con i piedi per terra. Con la consueta schiettezza, il cantautore paragona l’atteggiamento di certi artisti a quello di chi, in altre professioni, preferisce titoli altisonanti a definizioni più semplici, ironizzando sulla mania di grandezza diffusa in molti ambienti.
La produzione, affidata al Trai Studio di Inzago, mette in risalto la voce e la chitarra acustica, sostenute da un arrangiamento sobrio ma efficace. Gli interventi di Alberto Ceselli alle tastiere, Nicola Cremaschini alla batteria, Simone Mazzola al basso e Alberto Ubbiali alla chitarra elettrica conferiscono profondità e dinamismo a un brano che resta comunque centrato sulla forza del testo. Questa scelta stilistica amplifica il messaggio, invitando a un sano ridimensionamento dell’ego e a una visione più equilibrata della creatività.
Dopo un 2024 ricco di concerti e collaborazioni, Mike Orange dimostra con “Poeta” di saper crescere senza perdere la propria identità. È un singolo che parla con franchezza, mantenendo un tono accessibile ma mai banale, e che prepara il terreno a Aranciata Amara, prossimo capitolo della sua storia musicale. Con questa uscita, l’artista lombardo conferma di essere una delle voci più autentiche della scena indipendente, capace di trasformare l’ironia in un potente strumento di verità.









