Io e la mia famiglia di barbari, il nuovo romanzo di Pacifico. La presentazione insieme a Neri Marcorè a Roma

«Una storia breve, solo la parte lieta, la schiuma in cima, non il torbido in fondo al bicchiere».

Pacifico (al secolo Luigi “Gino” De Crescenzo) è tornato in libreria con il suo nuovo romanzo edito da La nave di Teseo, Io e la mia famiglia di barbari (176 pagine – 18 euro), un sentito commiato da un’epoca, dall’infanzia, dedicato a operai, casalinghe, piccoli faccendieri, che nella memoria dell’autore trovano posto da giganti. E domani –  lunedì 9 maggio – presenta il libro a LaFeltrinelli Appia di Roma insieme a NERI MARCORÈ e al giornalista Stefano Mannucci (ore 18.00 – Via Appia Nuova, 427/a-b). 

Il 22 maggio, inoltre, Pacifico presenterà il nuovo romanzo al Salone del Libro di Torino insieme allo scrittore Alessio FORGIONE (ore 12.15 – Via Nizza, 294 – Palco Live, Area Esterna Pad Oval). 

In Io e la mia famiglia di barbari Pacifico racconta la storia dei suoi genitori, Pia e Guido, e della sua famiglia – una sorta di armata Brancaleone – che dalla Campania degli anni ’60 si trasferisce a Milano per cercare fortuna e lavoro, fino ad arrivare al suo trasferimento a Parigi. Costruisce a piccoli passi, soffermandosi su particolari momenti, situazioni o gesti, la saga dell’emigrazione, tra umorismo, commozione e amore per la sua stramba famiglia. 

«È un libro pieno di sguardi, quelli che i ragazzini indirizzano ai grandi, ai genitori, che sbadigliano, litigano, brindano, fanno acquisti imprudenti, sperano in una promozione, mettono insieme di anno in anno una vacanza – racconta Pacifico – È una raccolta di momenti minimi, ogni tanto una scena madre. Un raduno di fantasmi buoni, di facce amate, di tutti coloro che sono rimasti nel setaccio della mia memoria bucherellata». 

Sin dalla copertina, scatto realizzato intorno agli anni ‘50 dal grande interprete della fotografia contemporanea Nino Migliori (classe 1926), ci si immerge immediatamente nell’atmosfera intima e delicata del romanzo, che cattura momenti di una quotidianità fragile e solida, allo stesso tempo 

«Io e la mia famiglia di barbari conferma che Pacifico è uno scrittore, un romanziere, capace di uscire dalla forma canzone per distendersi su una misura più ampia. Ma questo libro autobiografico, divertente e commovente, mostra anche quanta vita sta all’origine, magari involontaria, dei suoi bellissimi testi per la musica» commenta ELISABETTA SGARBI, fondatrice e Direttrice Generale ed Editoriale de La nave di Teseo. 

Musicista, scrittore, autore e cantautore tra i più stimati del panorama italiano, PACIFICO (all’anagrafe Luigi “Gino” De Crescenzo) ha all’attivo sei dischi e un EP a suo nome (“Pacifico”, “Musica Leggera”, “Dal giardino tropicale”, “Dentro ogni casa”, “Una voce non basta” e “Bastasse il cielo”). Negli anni ha partecipato due volte al Festival di Sanremo e si è aggiudicato prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Tenco per la Migliore Opera Prima, la Targa Tenco 2015 come Migliore canzone dell’anno con il brano “Le storie che non conosci”, scritto e interpretato con Samuele Bersani, e il Premio della Miglior Musica al Festival di Sanremo. Il suo primo romanzo, Ti ho dato un bacio mentre dormivi, è stato ripubblicato da La nave di Teseo nel 2020, per Baldini+Castoldi ha pubblicato nel 2019 una breve raccolta di pensieri intitolata Le mosche. Ha lavorato per il cinema e il suo brano “Gli anni davanti” è stato candidato come miglior canzone ai Nastri d’Argento 2021. Per il teatro ha scritto e interpretato un monologo, “Boxe a Milano”. Come autore musicale, oltre al decennale sodalizio con Gianna Nannini, nel corso della sua carriera ha scritto per Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Adriano Celentano, Malika Ayane, Eros Ramazzotti, Zucchero, Giorgia, Antonello Venditti, Extraliscio, Claudio Capeo e molti altri.  Ha, inoltre, duettato con alcuni dei più grandi artisti italiani e internazionali, tra cui anche Ivano Fossati, Marisa Monte, Ana Moura. 

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