In manette 8 pusher che nascondevano la droga in bocca, nei paraurti e nelle cabine elettriche

In manette 8 pusher che nascondevano la droga in bocca, nei paraurti e nelle cabine elettriche – Pigneto – Carabinieri arrestano 8 pusher. Nascondevano droga in bocca, nelle cabine dell’Enel e nei paraurti delle auto.

 

 

Roma – Droga in bocca, nella cabine dell’Enel e nei paraurti delle auto. Si affinano sempre di più le tecniche e le tattiche dei pusher per nascondere le sostanze stupefacenti e sfuggire così ai controlli delle Forze dell’Ordine che sono sempre più oculati. Dopo i recenti arresti per spaccio, nella notte i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante sono tornati nel quartiere Pigneto setacciandolo palmo a palmo. Con l’ausilio delle unità cinofile dei Carabinieri di Santa Maria di Galeria, con  i Carabinieri dell’8° Reggimento Lazio e con i NAS, il bilancio dell’operazione è stato di 8 pusher in manette, 7 persone denunciate a vario titolo per porto abusivo di armi, ricettazione, furto aggravato, e controllati tre locali nei confronti dei quali sono state elevate sanzioni amministrative per 3.000. euro. I militari impegnati principalmente per contrastare la diffusione della droga tra i giovani, hanno sguinzagliato i cani che, senza farsi tradire dalle coccole e dalle moine dei giovani presenti nelle strade del quartiere hanno scovato le sostanze stupefacenti nei luoghi più impensabili. Centinaia le dosi di cocaina, eroina, hashish e marijuana sequestrati e decine anche gli assuntori di droghe segnalati alla Prefettura.

 

 

 

Roma – “Natale sicuro” con i carabinieri. 73 persone arrestate e’ il bilancio dei primi due giorni di controlli straordinari. Farmacie, esercizi commerciali, mezzi pubblici di superfice e linee metropolitane, gli obiettivi maggiormente sorvegliati.

 

 

Settantatre persone arrestate è il primo bilancio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma a soli 2 giorni dall’attuazione dello straordinario dispositivo di controllo per garantire ai cittadini di Roma e Provincia un “Natale Sicuro”. Furti (in appartamento, in esercizi commerciali, di/su auto e moto) scippi, borseggi, rapine, ricettazione, truffa, clonazione di carte di credito, i reati maggiormente contestati. Dal 1° dicembre, infatti, è scattato il piano disposto dal Comandante Provinciale, Colonnello Maurizio D. Mezzavilla, che prevede l’intensificazione dei servizi di prevenzione e di contrasto delle forme di criminalità diffusa: unità antiborseggio nelle vie commerciali ed a bordo dei mezzi pubblici, interventi antiabusivismo nei luoghi più frequentati, controlli agli esercizi commerciali e ai prodotti alimentari somministrati in bar e ristoranti, servizi antitruffa. Tutti i giorni decine di pattuglie, a piedi e automontate, monitoreranno gli obiettivi ritenuti, in questo periodo dell’anno più che in altri, maggiormente sensibili: esercizi commerciali, farmacie, le vie dello shopping, mercati, mezzi di trasporto pubblico. Potenziati altresì i controlli preventivi alla circolazione stradale, sia diurni che notturni, con l’attuazione di numerosi posti di controllo e l’effettuazione di test per accertare l’idoneità psicofisica dei conducenti. La Centrale Operativa Provinciale – sede anche degli operatori del 112, il numero di emergenza europeo – sarà l’organo di coordinamento dei reparti impiegati che per l’occasione è stato potenziato con Carabinieri in grado di rispondere in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Nello specifico, sul fronte dell’intensificazione dei servizi di prevenzione sul territorio sono stati intercettati due ricercati. Si tratta del romeno condannato a 16 anni di reclusione per l’omicidio Lupascu, avvenuto nell’estate del 2009 ad Ariccia e del latitante albanese ricercato per traffico internazionale di stupefacenti arrestato nel quartiere Monti. Sul versante del contrasto allo spaccio di stupefacenti, per cui sono state 21 le persone arrestate in due giorni, si segnalano le importanti operazioni eseguite ad Ostia e nei quartieri Pigneto, Esquilino, Centocelle, Cinecittà e Trastevere. Ingenti anche i sequestri di oggetti contraffatti che i venditori ambulanti abusivi tentavano di proporre nelle zone di San Pietro, Prati, Centro Storico. Tantissimi gli arresti anche sul fronte dei furti, con l’arresto, in particolare, di altri 3 componenti di una banda di georgiani che svaligiavano appartamenti di lusso; di numerosi borseggiatori sorpresi ad “alleggerire” turisti e cittadini romani a bordo dei mezzi pubblici e nei luoghi più affollati. Due truffatori, categoria che in questo periodo è particolarmente attiva, sono stati arrestati per aver raggirato decine di persone. Importante l’impegno nella prevenzione e la repressione delle rapine agli esercizi commerciali che ha portato all’arresto in questi primi due giorni di dicembre di un pericoloso rapinatore di banca e un altro malvivente che era solito prendere di mira le farmacie. Per una più efficace attuazione del piano “Natale Sicuro” i Carabinieri confidano nella collaborazione dei cittadini, le cui preziose segnalazioni permetteranno di orientare le pattuglie laddove sussistano situazione che potrebbero risultare critiche per la sicurezza pubblica e la serena convivenza di tutti.

 

 

Giro di vite dei carabinieri nella lotta alla droga 5 persone arrestate nelle ultime 24 ore

 

 

Ostia: continua incessante l’azione di contrasto dei carabinieri al giro di droga a Ostia. Nelle ultime 24 ore, infatti, altri 5 pregiudicati sono finiti in manette. I primi 4 arresti, in ordine di tempo, sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo Radiomobile in un appartamento in via Costanzo Casana. Alle ore 11:00 circa di ieri, nel corso di un controllo eseguito nei confronti di una donna sottoposta agli arresti domiciliari a seguito di reati inerenti gli stupefacenti, in una stanza della sua abitazione, sono stati sorpresi tre pregiudicati: un romano e due marocchini, in possesso di circa 30 grammi di hashish. I quattro sono stati arrestati con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Ieri pomeriggio, poi, nel corso di un’altra operazione condotta dagli uomini del Nucleo Operativo, è stato arrestato un 25enne pregiudicato in quanto, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di oltre 10 grammi di marijuana, suddivisa in dosi. I militari, che lo tenevano sotto controllo già da qualche giorno, ieri pomeriggio hanno notato un via vai di tossicodipendenti sotto la sua abitazione in via Domenico Baffigo a Ostia. Alle 15:00 circa l’uomo è stato notato uscire con atteggiamento sospetto pertanto è stato bloccato e perquisito. La droga è stata rinvenuta nascosta sotto gli indumenti. Gli arrestati saranno processati questa mattina nelle aule del Tribunale di Roma con rito direttissimo.

 

 

Rione Monti – latitante albanese a spasso nel Rione Monti arrestato dai carabinieri. era sfuggito alla cattura nel corso di un’operazione per un traffico internazionale di cocaina condotta nel Nord Italia.

 

 

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Viminale, nel corso di un normale controllo del territorio, hanno arrestato nel quartiere Monti, un latitante Albanese, 41enne ricercato dallo scorso giugno 2010, perche nei suoi confronti era pendente un provvedimento di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. L’uomo era sfuggito ad una operazione internazionale per il traffico di droga, condotta nel nord Italia, ed era ritenuto l’organizzatore di un’ associazione criminale che importava cocaina proveniente dalla Spagna ed eroina proveniente dall’Albania e dalla Turchia.

 

 

Omicidio Lupascu: dopo la condanna a 16 anni, arrestato dai carabinieri l’assassino del cittadino romeno ucciso nel 2009 ad Ariccia

 

Genzano  – A distanza di due anni dal cruento fatto di sangue accaduto all’interno del bosco di Galloro è giunta ieri la condanna a 16 anni di reclusione in Corte d’Assise d’Appello per Toader Cimpoesu, l’assassino di Costel Lupascu, il cittadino romeno che fu percosso fino alla morte all’interno della sua baracca nell’estate del 2009. A seguito della condanna Cimpoesu è stato arrestato ieri sera in regime cautelare dai Carabinieri della Stazione di  Genzano che lo hanno tradotto in carcere in esecuzione di apposita ordinanza emessa dalla Corte d’Assise d’Appello. Il brutale fatto di sangue accadde il 27 giugno 2009 ad Ariccia, in località Galloro, ove la vittima viveva nel bosco in una baracca di fortuna insieme alla sua compagna. L’uomo attorno alle 2 del mattino fu aggredito con pugni e bastonate tanto violenti da cagionarne la morte. La compagna riuscì invece a salvarsi grazie ad una rocambolesca fuga nei boschi circostanti ed al pronto intervento dei Carabinieri. Le indagini portarono, nel giro di pochi giorni, all’individuazione dell’assassino che fu arrestato dopo intense ricerche a Rosarno (RC).  Cimpoesu fu assolto in primo grado e rimesso in libertà ma i Carabinieri fecero emettere a suo carico un provvedimento di esplusione dal territorio nazionale per motivi imperativi di ordine e sicurezza pubblica, che il predetto disattese trattenendosi clandestinamente in Italia. La sua clandestinità emerse tuttavia in seguito all’assassinio a genzano, nel gennaio 2011, di un altro cittadino romeno, Valentin Daniel. Quest’ultimo a seguito di una lite scaturita per futili motivi, fu ucciso  con un’arma da taglio da un cittadino tunisino pluripregiudicato, tale Herraz Hamza. Benchè in questo caso l’autore del crimine fu immediatamente arrestato ed assicurato alla giustizia, il fatto generò un’acuta situazione di contrasto tra le comunità romena e tunisina di Genzano ed i Carabinieri dovettero intensificare i controlli nei confronti di entrambe per scongiurare il pericolo di nuovi episodi criminali. Proprio il Cimpoesu fu in tale contesto identificato e denunciato sia per il possesso di un coltello sia per essersi clandestinamente trattenuto sul territorio nazionale, confermando in tal modo la sua pericolosità e tendenza alla violenza. Ieri, a seguito della sua condanna, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto di mandarlo in carcere riconoscendone la pericolosità e per impedirgli di sottrarsi all’esecuzione della pena. Nella notte i militari della Stazione di Genzano hanno quindi localizzato ed arrestato il Cimpoesu trovandolo in piena notte nel centro di Genzano. E’ stato quindi tradotto presso il carcere di Velletri dove inizierà a scontare la pena di 16 anni di reclusione così come previsto dalla sentenza di condanna.

 

 

Fallì l’assalto alla banca beffato dalla “mazzetta di banconote civetta”. Rapinatore seriale arrestato dai carabinieri.

 

 

Roma – Un romano 35enne, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Medaglie d’Oro, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma. L’uomo è accusato di aver rapinato un istituto di credito di Piazza della Balduina, il 26 agosto 2009. Il Tribunale di Roma ha emesso il provvedimento concordando con gli elementi probatori raccolti nel corso delle indagini condotte all’epoca dei fatti. Secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri, il 35enne, già rinchiuso nel carcere di Civitavecchia, per altre rapine, fece irruzione nella banca in pieno giorno e, armato di taglierino, si fece consegnare dal cassiere 9mila euro, riuscendo a dileguarsi. Le banconote, poco dopo, furono ritrovate dai Carabinieri in un contenitore per rifiuti completamente macchiate dall’inchiostro indelebile di una “mazzetta di banconote civetta”, inserita dagli impiegati della banca in caso di furto. Il malvivente trascurò un particolare importante: il sistema di rilevamento biometrico installato presso l’istituto di credito. Infatti, dalla sua ’impronta digitale, lasciata nell’apposito dispositivo, si è potuto risalire all’identità certa del rapinatore che risultava già censito negli archivi.

 

 

 

200 euro in cambio della propria libertà: arrestato un operaio romeno.

 

 

Roma – Un trentenne di nazionalità romena, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Viale Libia con l’accusa di estorsione aggravata ai danni di una connazionale di 40 anni. L’uomo, dopo aver appreso l’intenzione della donna di abbandonare una stanza della propria abitazione che le aveva impropriamente ceduto in subaffitto, la minacciava ripetutamente con un coltello da cucina, costringendola a reperire in tempi rapidi la somma di euro 200. La donna, trattenuta contro la propria volontà presso la citata abitazione, è stata rilasciata solo dietro il pagamento della cifra richiesta, operato dalla sorella della vittima, sopraggiunta sul posto dopo essere stata appositamente contattata. Il rapido intervento dei militari dell’Arma, opportunamente richiesto dalla vittima subito dopo i fatti, ha garantito la tempestiva individuazione del colpevole e la pronta restituzione della somma ingiustamente estorta. La vittima, visibilmente scossa dall’accaduto, è stata ulteriormente rassicurata dall’immediata associazione dell’arrestato presso la casa circondariale “Regina Coeli”.

 

 

Spacciavano marijuana: tre tunisini arrestati

 

 

Roma – Prosegue l’attività dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro finalizzata a prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolar modo tra i giovani. I Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia  hanno arrestato nelle ultime ore tre cittadini extracomunitari di origini tunisine, già conosciuti alle Forze dell’Ordine, per spaccio di droga. In via delle Terme di Diocleziano, i militari avevano osservato i tre che con fare guardingo si erano appartati. Dopo circa un’ora di attesa i Carabinieri hanno notato uno rapidissimo scambio di un qualcosa tra i tre e quattro giovani romani. Scattato immediatamente il blitz i Carabinieri hanno bloccato i 7 trovando soldi e marjuana addosso ai tunisini e altra droga nelle tasche degli acquirenti. Gli arrestati saranno giudicati con rito direttissimo mentre per gli altri scatterà la segnalazione alla Prefettura come assuntori di droghe.

 

 

Gran bazar di ricambi per moto rubati scoperto dai carabinieri. Arrestati proprietario di una concessionaria plurimarche e i suoi due meccanici. Sequestrati pezzi di ricambio, parti meccaniche, scocche e documenti provento di numerosi furti avvenuti nella capitale.

 

 

Roma – Una concessionaria plurimarche di moto è finita al centro di un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, nella quale sono stati arrestati il titolare, un romano di 27 anni, e due suoi dipendenti, entrambi romani di 20 e 36 anni, meccanici professionisti, tutti incensurati. I militari hanno scoperto nel salone plurimarche, ubicato in piazza Peikov, zona Osteria del Curato, nei pressi dell’Anagnina, numerosi pezzi di ricambio, parti meccaniche, carenature e accessori risultati smontati da altrettanti motoveicoli provento di alcuni furti messi a segno nella Capitale, in date e circostanze diverse. Durante la perquisizione, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno rinvenuto anche due scooter di grossa cilindrata ed altri pezzi di ricambio, dei quali si sta accertando la provenienza, stipati in un box di pertinenza della concessionaria, i documenti e la targa di un motociclo denunciato rubato nel 2008. I locali del salone, l’annessa officina e il box sono stati sequestrati insieme alle attrezzature che venivano utilizzate per lo smontaggio e l’assemblaggio delle moto e delle componenti meccaniche. Per i tre arrestati, che dovranno rispondere di riciclaggio aggravato in concorso, si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.

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