Il rettorato di Unito si trasforma in un Museo di Arti Digitali

IL RETTORATO DI UNITO SI TRASFORMA
IN UN MUSEO DI ARTI DIGITALI

Per una settimana lo storico palazzo dell’Università di Torino ospiterà la DRHA Exhibition: 12 esperienze multimediali, interattive e aumentate fruibili con la realtà virtuale

Domenica 10 settembredalle ore 18 alle 19, negli spazi del Rettorato UniTo (via Verdi 8, Torino) inaugura la DRHA Exhibition. Insieme all’esposizione multimediale, l’Università di Torino ospiterà la XXVII edizione del convegno internazionale DRHA: Digital Research in the Humanities and Artsche si terrà dal 10 al 13 Settembre nell’auditorium del complesso “Aldo Moro” (via Verdi 41, Torino)

La DRHA Exhibition – presentata da UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità dell’Università di Torino – prevede performance in realtà virtuale, installazioni sonore, proiezioni video innovative, esperienze immersive e interattive coadiuvate dall’intelligenza artificiale.

Attraverso 12 installazioni multimediali, disseminate nelle sale dello storico palazzo dell’Università, i visitatori potranno esplorare culture e mondi lontani, interagire con gli avatar dei più importanti personaggi storici ed esplorare l’interazione tra corpi e macchine.

L’opera Lights! Dance! Freeze!, ad esempio, utilizza una tecnologia di tracciamento degli scheletri basata sull’apprendimento automatico e un sistema personalizzato di indicizzazione delle pose dei film, consentendo all’utente di immedesimarsi in 50 musical di epoche diverse, dal Mago di Oz del 1936 fino a La La Land del 2016.

Tra le esperienze multimediali, sarà possibile ammirare anche l’ultima opera di Factory42, UnEarthled: The Beetle Storysviluppata in collaborazione con Meta Immersive Learning per ispirare le persone a rispettare, proteggere e ripristinare il pianeta. Si tratta di un’avventura a più storie, ambientata in Amazzonia e nella foresta nazionale di Tongass. Il giocatore è un nuovo assistente di ricerca che segue la “Professoressa” – la più grande esperta di biodiversità al mondo – per raccogliere informazioni e conoscere la biodiversità.

Orari di visita: da lunedì 11 settembre a domenica 17 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

L’edizione del 2023 del convegno DRHA: Digital Research in the Humanities and Arts sarà dedicata al tema Performing Cultural Heritage in the Digital Present, con la presentazione delle più attuali ricerche tecnologiche impegnate a valorizzare l’eredità culturale del nostro Paese. 

Curato dai Proff. Antonio Pizzo (Università di Torino) e Gabriella Giannachi (Università di Exeter), il convegno vedrà 155 delegati provenienti da tutto il mondo che animeranno con 120 interventi le tre giornate. Le proposte esploreranno l’applicazione delle tecnologie digitali più avanzate in ambito culturale: le strategie progettate per aumentare la partecipazione del pubblico, facilitare l’inclusione e l’empowerment sociale, studiare processi di re-enactment e rimediazione della performance in spazi espositivi e museali, promuovere la formazione ed accrescere la conoscenza sulle potenzialità offerte dalla digitalizzazione nel nostro presente. 

Il programma prevede cinque presentazioni a cura di keynote speakers del calibro di: Annet Dekker (University of Amsterdam); John Cassy (Factory 42); Carolyn Christov-Bakargiev (Direttrice del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea); Matt Adams (Blast Theory); Christian Greco (Direttore del Museo Egizio di Torino). Il convegno, interamente in lingua inglese, sarà aperto al pubblico interessato. Per informazioni sulla partecipazione e registrazione come uditore è possibile consultare il seguente link: https://www.drha.uk/2023/registration/.

L’esposizione sarà allestita in occasione degli Stati Generali della Cultura, che si terranno giovedì 14 settembre, dalle 9.30 nell’aula magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino). L’evento, a cura de Il Sole 24 Ore, è dedicato allo sviluppo e all’innovazione delle industrie che operano nei settori culturali, con un focus sul rapporto pubblico-privato e sul ruolo della cultura come ambasciatrice del “brand Italia” nel mondo.

Articolo precedenteSussurri e grida, il progetto di Narda Zapata al Museo della Ceramica Alfonso Tafuri di Salerno
Articolo successivoCosa c’è in Comune tra Pirro e questa finestra? Per i 100 anni appena nati di Pirro Cuniberti. Gli appuntamenti a Palazzo d’Accursio di Bologna