Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, apre i battenti a Santo Stefano per due mostre imperdibili

In occasione della festività di Santo Stefano, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina è aperto dando la possibilità di visitare le quarantadue sale espositive del Museo e le due mostre allestite in questo periodo: Beni comuni, proprietà collettive e usi civici in Trentino tra ’700 e ’900. Storia – cartografia – documenti – oggetti della cultura materiale realizzata in collaborazione tra la Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, e Carnevale re d’Europa / Carnival King of Europe (2010-2012). Le mascherate invernali di fertilità nel contesto etnografico europeo, nata da un’importante ricerca sul carnevale condotta dal Museo di San Michele con 8 musei partner di altrettanti stati europei, nell’ambito di un progetto finanziato dall’Unione Europea.
La mostra Beni comuni, proprietà collettive e usi civici in Trentino tra ’700 e ’900. Storia – cartografia – documenti – oggetti della cultura materiale, aperta dal 12 ottobre scorso, racconta la storia delle ASUC (Amministrazioni separate degli Usi civici) trentine attraverso l’esposizione di materiali archivistici corredati da una serie di pannelli esplicativi e alcuni strumenti della cultura materiale attinenti alla silvicoltura e alla pratica dell’alpeggio scelti tra le collezioni del Museo. Le mappe esposte, in gran parte conservate presso l’Archivio provinciale di Trento, e gli oggetti legati allo sfruttamento dei boschi e dei pascoli trentini, ben mostrano il percorso storico che ha portato all’organizzazione moderna dello sfruttamento dei beni comuni, conducendo a una panoramica sugli usi civici odierni e sulle più importanti proprietà collettive ancora in vigore nell’ambito del territorio provinciale.

 

Carnevale re d’Europa II / Carnival King of Europe II (2010-2012) Le mascherate invernali di fertilità nel contesto etnografico europeo presenta una ricca esposizione di maschere, costumi, oggetti e documentazioni video relativi alle mascherate tradizionali europee legate al magismo agrario più ancestrale. Dai Balcani alle Alpi, fino al Paese Basco e ai Pirenei, passando anche attraverso l’Italia peninsulare, sopravvivono infatti nelle comunità rurali e montane consuetudini del tutto simili legate ai tradizionali riti di fertilità invernali, a dimostrazione delle comuni radici culturali delle popolazioni europee. Molto simile tra loro sono, ad esempio, le figure demoniache che aprono il corteo, vestite di pelo di capra, ornate di corna, sporche di nerofumo e cinte degli inconfondibili campani di bronzo, stessi sono i figuranti biancovestiti, con il cappello a cono adornato di nastri multicolori, protagonisti del seguito benefico dell’invasione carnevalesca, stesso il corteo nuziale per finta quasi ovunque elemento centrale della processione carnevalesca, così come molto simili tra loro sono altri rituali caratteristici come l’aratura per finta, la caccia all’orso, il processo, condanna e lettura del testamento del «personaggio» Carnevale, e infine l’erezione di una grande pira per un rogo purificatore. Dopo San Michele, la mostra verrà allestita al Museo Vasco di Bilbao, al Museo etnografico sloveno di Lubiana in Slovenia, all’Astra Museum di Sibiu in Transilvania, e al Museo etnografico nazionale di Varsavia in Polonia.

 

Entrambe le mostre resteranno aperte fino al 6 gennaio 2012 con orario 9.00 – 12.30 / 14.30 – 18.00 (chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio).

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