Il MUSE è il primo museo italiano a ottenere il riconoscimento UNICEF “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti”

Il MUSE è il primo museo italiano a ottenere il riconoscimento UNICEF “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti” – È il MUSE Museo delle Scienze di Trento il primo museo italiano a vedersi attribuire dall’UNICEF il riconoscimento di “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti”. La cerimonia è avvenuta ieri pomeriggio, nell’ambito delle attività previste per l’anniversario della ratifica italiana della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’importante riconoscimento giunge al termine di un percorso sperimentale durato più di un anno che ha visto coinvolti oltre al MUSE, anche la Provincia autonoma di Trento e l’UNICEF.

L’obiettivo del progetto UNICEF “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti” è quello offrire ai musei e alle biblioteche la possibilità di entrare a far parte, con le proprie competenze e specificità, di un lavoro corale che dia concretezza alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e quindi offra pari opportunità di crescita e apprendimento ai bambini e agli adolescenti.

Il MUSE – che ha preso parte attiva alla definizione dei principi del progetto fin dal suo avvio – diventa quindi il primo museo italiano a potersi fregiare di questo titolo, un riconoscimento importante che ora potrà essere esportato in altre realtà museali e bibliotecarie locali e nazionali.

“Questo riconoscimento costituisce un ulteriore tassello dell’identità del Muse” – spiega il direttore Michele Lanzinger. “Negli ultimi anni, l’evoluzione della museologia si muove sempre più nella prospettiva di un museo che passi da essere “di qualcosa” – come tradizionalmente inteso – a istituzione “per qualcuno”. Ecco quindi che l’attenzione al visitatore, alle sue necessità, alle sue esigenze diventano sempre più importanti e fondative dell’attività dell’istituzione. Nel MUSE, il visitatore è da sempre al centro di tutto il progetto espositivo e dei servizi, che cerchiamo di implementare e migliorare costantemente per garantire un’esperienza piacevole e di qualità. A maggior ragione se si parla di prima infanzia, adolescenti e giovani in formazione, per i quali vogliamo essere un punto di riferimento. Il riconoscimento ottenuto da parte dell’UNICEF ci riempie quindi di soddisfazione e siamo felici di essere stati coinvolti e di esserci impegnati per la sua messa a punto e definizione, fin dall’inizio del processo”.

“Migliorare la qualità dell’apprendimento e favorire il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti che hanno, a diverso titolo responsabilità educative nei confronti dei bambini e degli adolescenti è uno degli obiettivi più importanti dell’UNICEF Italia” – ha dichiarato Francesco Samengo, presidente dell’UNICEF Italia. “Attraverso il progetto “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti” vogliamo rendere sempre più concrete le azioni che le istituzioni possono intraprendere per consentire ai bambini di accedere a sempre più ampie opportunità educative e di crescita. Ringraziamo il Muse, il primo museo in Italia a ricevere il nostro riconoscimento, per il lavoro svolto, che farà la differenza nelle vite dei bambini.”

Il progetto

L’attribuzione del riconoscimento UNICEF “Museo amico” al Muse è avvenuta nell’ambito di Il pomeriggio per i diritti, giornata dedicata all’anniversario della ratifica italiana della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, diventata legge il 27 maggio 1991.

Il progetto Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti completa il Programma UNICEF Italia Amica dei bambini e degli adolescenti, che comprende i Programmi Città, Scuole, Ospedali e Comunità, ed è stato sviluppato grazie al contributo del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, del Comitato UNICEF di Trento e del Muse.

Partendo dalla consapevolezza che la responsabilità educativa riguarda tutta la comunità, il progetto è stato elaborato sulla base dei quattro principi generali della Convenzione: non discriminazione, pieno sviluppo del bambino, superiore interesse nelle scelte che riguardano i bambini e gli adolescenti, ascolto e partecipazione.

La sperimentazione al MUSE

La sperimentazione del progetto al Muse è durata un anno, ha coinvolto attivamente tutto il personale del museo, e ha previsto la rilettura di tutte le azioni e gli spazi del museo dedicati al target 0-18 anni: un cambiamento profondo che ha creato occasioni di partecipazione attiva e diretta dei bambini e degli adolescenti. Il percorso ha portato il museo a prendere coscienza dell’importanza di:

valorizzare ulteriormente i percorsi per i bambini e gli adolescenti nella propria offerta

sviluppare nuove proposte per il target 0 – 18

organizzare gli spazi tenendo conto dell’importanza di un “museo amico” nella crescita e nello sviluppo dei bambini e dei ragazzi

diventare luogo di incontro e di elaborazione comune fra le realtà che condividono gli stessi obiettivi

rendere i bambini e i ragazzi protagonisti, e non solo destinatari, dei processi educativi nei quali sono coinvolti.

Tutto ciò si è concretizzato in azioni concrete come ad esempio:

un menù bambino attento alla sana alimentazione e allo spreco

parcheggi riservati alle mamme e ai papà

tariffe agevolate per bambini e ragazzi, informazioni

comunicazioni ad hoc per i più piccoli e gli adolescenti

collaborazioni con le scuole e le altre realtà educative del territorio

allestimento dei Baby pit stop (area per l’allattamento e la cura del bambino)

Il contesto provinciale

Il progetto UNICEF “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti” va ad arricchire ulteriormente il mosaico delle azioni che la Provincia Autonoma di Trento sta promuovendo per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Tra queste, il protocollo d’intesa con l’UNICEF per sviluppare in tutti i punti nascita e i servizi sanitari territoriali dell’Azienda sanitaria l’iniziativa “Ospedali e Comunità amici dei bambini”, con l’obiettivo di migliorare le pratiche a sostegno della genitorialità e della sana alimentazione infantile. Diverse anche le attività avviate recentemente dal Dipartimento salute e l’Agenzia per la famiglia della PAT nell’ambito del programma “Nascere e crescere in Trentino” per sviluppare a livello territoriale – con la collaborazione delle istituzioni locali, l’Azienda sanitaria e il terzo settore – le buone pratiche per la salute e lo sviluppo dei bambini e delle famiglie, nell’ottica di costruire una comunità provinciale “amica dei bambini e delle famiglie” che pone realmente al centro i bambini e i loro genitori, che si prende cura della loro salute e del loro benessere in maniera sinergica, all’interno di una rete efficace di alleanze.

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