Il mercante di Venezia al Teatro Ghione di Roma

Il mercante di Venezia al Teatro Ghione di Roma – Venerdì 4 Maggio 2012 al Teatro Ghione debutta Renato Raimo insieme a Fanny Cadeo con “Il Mercante di Venezia”, una delle opere più controverse di Shakespeare, rappresentata nei teatri di tutto il mondo.

 

Venezia,  sedicesimo secolo dopo Cristo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe sposare Porzia (Fanny Cadeo), ricca ereditiera di Belmonte, per corteggiarla Bassanio chiede 3.000 ducati in prestito all’amico Antonio (Renato Raimo) , conosciuto come il mercante di Venezia.

 

Antonio, pur essendo affezionato a Bassanio, non può prestargli il denaro, tuttavia garantirà per lui presso Shylock, ricco usuraio ebreo.  Shylock accorda il prestito a Bassanio con Antonio come garante. L’ebreo però in caso di mancato pagamento vuole una libbra della carne di Antonio. Bassanio cerca di far desistere Antonio dal fargli da garante, ma lui è sicuro di poter saldare il debito, dato che tre sue navi sono in viaggio per riportare a Venezia ricchezze tre volte più grandi.

 

Nell’opera l’ebreo (Andrea Buscemi) e il cristiano (Renato Raimo) partecipano del medesimo destino, e la finale solitudine e il dolore di Shylock sono anche quelli del suo antagonista Antonio, perché l’umana fragilità e la precarietà sono di tutti. Abilmente giocata attraverso tutti i registri del comico, del drammatico e del tragico, la commedia rappresenta l’immagine stessa della vita, qui – come accade nelle più riuscite opere del genio inglese – trasformata in un palcoscenico.

 

Uno scontro tra culture diverse. Una storia d’amore conflittuale. Denaro e potere. Verità e Giustizia. Vendetta.

 

Il Mercante di Venezia

Dal 4 al 6 Maggio al Ghione

Via delle Fornaci 37 Roma

 

Venerdì e Sabato: ore 21.00
Domenica: ore 17.00

 

Platea: 24 € – Galleria: 20 €.
Riduzioni Ticket Gold disponibili per questo evento.
Info e prenotazioni: 06.6372294 – info@teatroghione.it

Articolo precedenteDino Rubio Trio tributo a Miriam Makeba a La Casa del Jazz
Articolo successivoLa fotografia d’autore dalla Sicilia a Scampia