Il Dante di Abraxa a Fara Sabina

Debutta a Fara Sabina la nuova produzione di Abraxa Teatro, compagnia internazionale di sperimentazione, dal 1981 impegnata per la valorizzazione del teatro contemporaneo ed in particolare lavora per un’integrazione del teatro di ricerca nel tessuto sociale attuale, mettendo in evidenza specificamente il rapporto di comunicazione tra spettatore e attore.

Lo spettacolo Il percorso di un’anima. Dante e la Divina Commedia è sostenuto dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo.

Lo spettacolo è la realizzazione di un viaggio affascinante, con colori e toni molto differenziati tra le tre cantiche poeticamente descritte dall’Alighieri. Non si vuole rappresentare tutta la Commedia, ma si concentrerà volutamente solo su alcuni canti per arrivare a esprimere e a comunicare alcuni tra i valori più importanti narrati, qualcosa definibile come la quintessenza dell’opera anche per facilitare il pubblico a indirizzare l’attenzione sugli argomenti proposti.

Il percorso inizierà dal III Canto dell’Inferno perché incarna la possibilità di catapultare gli spettatori nel primo dei mondi ultraterreni dove Dante insieme al poeta latino Virgilio, si trova di fronte alla porta dell’Inferno. Questo creerà la condizione scenica affinché tutti gli spettatori, estremamente vicini allo spazio della messa in scena, si sentiranno totalmente coinvolti nell’attraversamento della porta menzionata.

L’apparizione di Caronte, che raccoglierà tutte le anime per traghettarle verso la riva dei dannati, la bandiera seguita dagli ignavi, il suono del terremoto creato con musica dal vivo, la superficie riflettente e deformante dei dannati, l’apparizione e la sparizione delle anime, costituiranno un insieme di continue sorprese che terranno gli spettatori continuamente coinvolti emotivamente e intellettualmente nella rappresentazione.

Nel VI Canto del Purgatorio invece, con una introduzione creata dal canto delle muse e da alcuni versi appartenenti al Canto I del Purgatorio, si esprime tutta la rabbia del Sommo Poeta nei confronti delle guerre che in quell’epoca continuano ad attraversare il terreno italico e nei confronti del vuoto di potere determinatosi con la lotta tra il papato e l’imperatore. Mentre in relazione alla città di Firenze ne mette in luce in maniera ironica e particolarmente graffiante la corruzione degli amministratori, la volubilità delle genti.

Il III Canto del Paradiso introdotto dal Benedictus cantato e da un improvviso cambio scenico che muterà il colore del suolo scenico da scuro in chiaro, in bianco. Qui comparirà il personaggio di Beatrice con tutta la sua carica di energia positiva e insieme ad altri personaggi femminili che risponderanno alle domande dell’Alighieri sul Paradiso. Questo continuerà fino all’inizio del IV Canto e al dubbio di Dante sull’affermazione di Platone che asserisce che l’anima torna dopo la morte alla sua stella, Dice che l’alma a la sua stella riede, ciò aprirà l’epilogo sulla morte del poeta toscano.

La “cucitura” drammaturgica dello svolgimento dei canti, sarà realizzata da una voce narrante che in maniera poetica ma chiara, darà agli spettatori presenti tutte le immagini e i nessi drammaturgici per seguire consapevolmente lo svolgersi della messa in scena. Questa voce narrante sarà quella di Stefano De Sando che è uno dei doppiatori italiani più affermati in quanto è la voce ufficiale di Robert De Niro da tantissimi anni e anche di altri famosi attori internazionali.

Prima nazionale

Il percorso di un’anima. Dante e la Divina Commedia

regia è di Emilio Genazzini.

con Massimo Grippa, Alberto Brichetto, Lorenzo De Santis, Giulia Genazzini, Giorgia Lunghi, Silvia Ponzo, Mariano Viggiano.

23 e 24 giugno Teatro Potlach, ore 21.00

FARA SABINA via Santa Maria di Castello

Prenotazione obbligatoria 3517954176
Ingresso € 10,00

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