Icarus per i giovani europei

Icarus per i giovani europei – Giovedì 22 settembre e venerdì 23 settembre prossimo verranno presentati a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo i risultati conclusivi del Progetto ICARUS (acronimo di Inter-Cultural Approaches for Road Users Safety) cofinanziato dalla Commissione Europea -Direzione Generale Energia e Trasporti e con il contributo in Italia della Fondazione ANIA per la sicurezza stradale.

 

 

Progetto lanciato nel maggio del 2009 dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni, dal Capo della Polizia Antonio Manganelli e dal Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani con l’obiettivo di costruire in Europa una rete di ricercatori, educatori ed operatori di polizia con un programma di ricerca-intervento proposto dalla Polizia Stradale grazie al supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza, Università di Roma, che ha coinvolto per 30 mesi di lavoro 14 Paesi: oltre all’Italia, proponente e coordinatore, Austria, Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia.

 

 

Dopo gli incontri internazionali di Roma e Lubiana, i risultati scientifici hanno consentito di evidenziare i profili di rischio dei giovani guidatori nei diversi Paesi. Sono stati individuati gli stili di guida, i comportamenti e le convinzioni che sostengono le situazioni di rischio.

 

 

Sulla base dei risultati della ricerca, che ha coinvolto circa 12.000 ragazzi europei, l’università ha costruito un programma formativo che verrà applicato nei 14 Paesi partner del progetto.

 

 

Attraverso un percorso fatto di esperienza pratiche, esercizi, simulazioni, i giovani guidatori potranno mettersi in gioco per scoprire quali aspetti della loro condotta si rivelano pericolosi e quali potrebbero invece costituire una risorsa per la sicurezza.

 

 

Il programma prevede anche un film dal titolo Young Europe, scritto e diretto da Matteo Vicino, costruito sulla base dei profili di rischio emersi nella ricerca e girato in Francia, Irlanda, Italia e Slovenia.

 

 

I protagonisti sono giovani e il film unisce il ritmo narrativo, il linguaggio visivo e la musica delle nuove generazioni.

 

 

Le storie di Josephine a Parigi, di Julian nel Donegal e di Federico a Roma sono lestorie di ragazzi europei, accomunati nella spensieratezza e incoscienza giovanile dalla triste esperienza dell’incidente stradale che cambia le loro vite.

 

 

Il film che verrà proposto nelle scuole europee è un attivatore emotivo e l’obiettivo è quello di far riflettere i giovani per sviluppare il loro senso critico ma rappresenta anche un monito al mondo degli adulti perche siano un buon esempio da imitare nella guida a tutela del bene più prezioso della vita.

Articolo precedenteLe Dolomiti al salone del turismo dei siti patrimonio Unesco
Articolo successivoRomics, il festival del fumetto approda alla Nuova Fiera di Roma