I Vanishing Twin in Italia per quattro date per presentare The Age Of Immunology

I Vanishing Twin in Italia per quattro date per presentare The Age Of ImmunologyPur provenendo da varie parti del mondo (Belgio, Francia, America, Giappone e Italia), la cantante e multistrumentista Cathy Lucas (Fanfarlo, Anna Calvi, Daughter…), la batterista Valentina Magaletti (Raime, Tomaga, Neon Neon), il bassista Susumu Mukai (aka Zongamin, basso anche nei Floating Points), il tastierista e chitarrista Phil M.F.U. (Man From Uranus, Broadcast) e il regista e visual artist Elliott Arndt, qui alle prese con flauto e percussioni, hanno scelto l’Inghilterra come culla creativa del progetto Vanishing Twin.

Tre Ep e un primo album autoprodotto (“Choose Your Own Adventure” del 2016) hanno messo in campo l’attitudine stilistica della band, che a molti potrà ricordare gli Stereolab più morbidi e lounge: da“Dots And Loops” a “Sound-Dust”. Ma il nuovo “The Age of Immunology”, uscito nel giugno 2019, per dirla con Pitchfork, “better highlights the individual personalities and nationalities that inform the group’s unique alchemy”, e crea un’irresistibile sintonia tra l’ipnotica voce di Cathy e le sperimentazioni dei musicisti che la accompagnano. Questo nuovo disco sarà portato in Italia dal 4 dicembre, a cominciare dal BIKO di Milano, per quattro imperdibili appuntamenti totali.

4/12 MILANO _ BIKO CLUB

5/12 PERUGIA _ CINEMA ZENITH

6/12 FONTANAFREDDA (PN) _ ASTRO CLUB

7/12 BOLOGNA _ COVO CLUB

Le peculiarità del gruppo non si esauriscono nel particolare incrocio culturale: ad accomunare le loro scelte è anche l’interesse per le teorie dell’antropologo A. David Napier, espresse nel saggio “The Age Of Immunology”, nel quale l’autore argomenta una curiosa e affascinante ipotesi sul legame tra politiche sociali e sistema immunitario.

Multietnico, multilinguistico, multistilistico, il nuovo album dei Vanishing Twin celebra il pluralismo culturale con un magico mix di esoterismi sonori e groove tribali/rituali. Un progetto destinato a resuscitare interesse per uno stile musicale che da anni sembrava vittima dell’autocompiacimento. Benvenuti nel futuro, benvenuti nella “Age Of Immunology”.

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