I risultati del XX Festival Verdi “Scintille d’Opera”

 I RISULTATI DEL XX FESTIVAL VERDI “SCINTILLE D’OPERA”

Un’edizione coraggiosa, autorevole, innovativa.

Nell’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura,

il Festival Verdi ha affrontato le sfide della pandemia

con determinazione e senso di responsabilità sociale

garantendo continuità al suo sforzo produttivo e lasciando un’impronta significativa nella comunità e nel mondo della cultura.

L’edizione del ventennale del Festival Verdi che ha avuto luogo dal 11 settembre al 10 ottobre 2020 a Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020+21, durante un periodo tra i più incerti e difficili della storia dell’Umanità, si è rivelata una straordinaria opportunità di rimettere a fuoco e comprendere appieno il valore e il significato del progetto, nato nell’anno delle celebrazioni del centenario della morte di Giuseppe Verdi e, da allora, destinato a delineare il nuovo volto e modificare per sempre il destino della città di Parma e delle terre che diedero i natali a Giuseppe Verdi.

“La XX edizione del Festival Verdi è stata un’edizione particolare e coraggiosa, afferma Federico Pizzarotti, Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma, realizzata per la comunità, assieme alla comunità, e grazie al supporto di Partner e Sponsor che, nonostante le difficoltà, lo hanno sostenuto anche quest’anno. Una manifestazione che si è svolta in parte nel teatro all’aperto realizzato appositamente al Parco Ducale e in parte al Regio, grazie all’intraprendenza del Teatro che ha ideato e realizzato per primo in Italia un progetto certificato, permettendo a lavoratori, artisti e al pubblico di godere lo spettacolo dal vivo tutelati e protetti. Verdi Off nella sua V edizione è andato a scoprire nuovi luoghi in città, raggiungendo i cittadini “sotto casa”, con la vitalità contagiosa dei suoi format sempre sorprendenti. La creatività infusa quest’anno dal Teatro Regio nel Festival è quindi rimasta la stessa, anzi: si può dire che è stata potenziata”.

“Il Festival Verdi quest’anno – spiega Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma e Direttore artistico del Festival Verdi – è stato realizzato con determinazione, coraggio, con il desiderio di mantenere i cardini sui quali la reputazione del progetto, da 5 anni a questa parte, poggia – la qualità artistica, il rigore scientifico della proposta musicale, l’approccio innovativo – e con una forte volontà di testimoniare una concreta vicinanza agli artisti e ai lavoratori dello spettacolo dal vivo oltre che al pubblico, anche nello spirito indicato dal motto di Parma 2020+21, “La Cultura cura”.

“Per affrontare la sfida di quest’anno, ci siamo dovuti inventare cose che mai avremmo immaginato prima, mettendo a frutto le grandi capacità artistiche e professionali che il Teatro racchiude, e abbiamo anche potuto sperimentare nuove modalità di fruizione che, in prospettiva futura, diventeranno essenziali e vantaggiose per incontrare nuovo pubblico. Il progetto del XX Festival Verdi, intitolato “Scintille d’Opera”, nasce a seguito dell’impossibilità di realizzare il programma annunciato poche settimane prima della pandemia. Il Festival è stato quindi ripensato per il pubblico e la comunità locale, con un nuovo titolo – “Scintille d’Opera” – che esprime la “brillantezza” con cui abbiamo voluto rivestire la proposta artistica di quest’anno. Con un cartellone ridimensionato a un titolo operistico a settimana, non più 4 in 4 giorni consecutivi, e con un biglietto dal prezzo medio abbattuto a 65 euro, il Festival è stato riprogrammato in un teatro all’aperto realizzato per l’occasione nel Parco Ducale, con sullo sfondo la magnifica facciata del Palazzo Ducale, su di un palcoscenico di oltre 700mq in modo da garantire la sicurezza degli artisti e dei musicisti che hanno potuto esibirsi senza mascherina e con una camera acustica spazializzata che anche all’aperto ha consentito al pubblico l’ascolto più fedele”.

Dopo averne elaborato e analizzato diverse soluzioni in relazioni ai possibili e più probabili scenari, il XX Festival Verdi “Scintille d’Opera” è stato annunciato in conferenza stampa online l’8 giugno ed è stato realizzato in soli tre mesi, a partire dal 15 giugno 2020, data di riapertura dei teatri a seguito del lockdown. L’avvio di un tale “cantiere” in un momento di grandi incertezze, di emergenza sanitaria, è stato compiuto grazie alla dinamicità e alla prontezza dei lavoratori del Teatro Regio che hanno saputo rispondere alle nuove necessità con grande capacità reattiva in tempi così stretti, nella volontà condivisa da ciascuno di noi di garantire continuità allo sforzo profuso dal Teatro Regio nel Festival e dal desiderio di incontrare nuovamente il nostro pubblico. L’eccellente livello artistico del Festival, come attestato dai maggiori critici e giornalisti del settore, si è pregiato della presenza di artisti di altissima levatura internazionale, tra cui i direttori Roberto Abbado, Michele Mariotti, Valerij Gergiev, le voci, tra le altre, di Eleonora Buratto, Silvia Dalla Benetta, Anita Rachvelishvili, Giorgio Berrugi, Vladimir Stoyanov, Roberto Tagliavini, Ludovic Tézier, Riccardo Zanellato, gli attori Marco Baliani e Luigi Lo Cascio, il Quartetto Prometeo, I Filarmonici di Busseto, il Quartetto Leonardo. Con la conferma della collaborazione con i partner artistici La Toscanini e la Fondazione del Teatro Comunale di Bologna che anche in questa edizione hanno segnato la continuità di un progetto che si rinforza e si stringe di anno in anno.

Gli obiettivi del Festival – mantenere un’indiscutibile qualità filologica e l’eccellenza artistica nel segno dell’innovazione, stabilire nuove e virtuose pratiche gestionali e produttive, superare nuovi traguardi di sviluppo tecnologico – si sono coniugati alla imprescindibile necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori e del pubblico, da cui deriva quindi il grande investimento sostenuto dal Regio per la sicurezza e la sua comunicazione, anche nel momento in cui a seguito del maltempo si è scelto di proseguire il Festival al Teatro Regio di Parma. Ciò è stato possibile ancora una volta in tempi record grazie a un progetto originale studiato dai tecnici del Regio e certificato da una società leader nel settore della medicina, consulenza e formazione sulla sicurezza del lavoro, che, con l’apposizione di schermature in policarbonato flessibile (facilmente installabili e removibili) nelle sedute alternate occupabili in platea e tra un palco e l’altro, ha consentito di accogliere in piena sicurezza fino a 600 spettatori”.

La V edizione di Verdi Off è stata come sempre l’occasione di scoprire, abitare e vivere nel nome del Maestro i luoghi più belli e unici della città, progetti pensati per aprire il cuore all’incontro con gli altri, attraverso la musica, il teatro, la danza, coinvolgendo, sempre nel massimo rispetto delle norme a tutela della salute, un pubblico ampio e di ogni età: famiglie, giovani, bambini, e in particolare coloro che si trovano in luoghi di cura o di accoglienza o che in questo momento vivono situazioni sociali di maggiore difficoltà. In quest’anno particolare, Verdi Off ha raccolto nuove sfide ed è andato incontro a nuovi obiettivi, con progetti speciali che hanno coinvolto 320 artisti di oltre 50 associazioni e compagnie del territorio, in grado di portare il Festival Verdi incontro al pubblico, in sicurezza, invitando tutti a condividere le emozioni e la passione per Verdi, diffondendo la grandezza dell’uomo e dell’artista, come sempre, in modo lieve, giocoso e aperto, “sbaruffato”. La rassegna quest’anno ha assunto una consistenza più ricca rispetto agli altri anni, con 240 appuntamenti in 70 luoghi della città, 60 dei quali per la prima volta, riuscendo nonostante le limitazioni a raggiungere uno “spazio” più ampio, assecondando un’ideale di massima condivisione.

“Abbiamo voluto trasformare in creatività i limiti con cui ci siamo trovati a operare, nel forte desiderio di rinnovare le emozioni dello spettacolo dal vivo. Parlare di Verdi Off vuole dire parlare di teatro, complessità, relazione e contemporaneità dichiara Barbara Minghetti, curatrice di Verdi Off. E Verdi Off lo fa e lo ha fatto quest’anno, in tutte le maniere possibili. La contemporaneità è quella del vivere quotidiano, e quindi per noi la possibilità di andare incontro alle persone, nelle piazze, nei mercati, nelle strutture di cura, vicino alle persone che soffrono, nei ristoranti, nei quartieri, e addirittura sotto casa dei cittadini di tutta Parma. Vuol dire occuparsi delle difficoltà, scoprire e andare nel territorio, comunicare e collaborare con le istituzioni culturali della città di Parma. E quest’anno ha voluto anche dire “battere il tempo”: e noi il tempo, l’abbiamo battuto, cantando 24 arie, in ognuna delle 24 ore, dalle 24 finestre di Palazzo del Governatore”.

Questa edizione 2020 del Festival Verdi, queste scintille d’Opera – dichiara Michele Guerra, Assessore alla cultura del Comune di Parma – ci hanno insegnato molte cose: anzitutto che il Teatro Regio ha davvero un grande senso di responsabilità nei confronti del suo pubblico, cui non ha rinunciato ad offrire, in questo anno 2020 disperato per il mondo della cultura, un cartellone ricco e interessante, rispettando la sue missione prima. In secondo luogo, che la sfida gettata dalla pandemia è stata anche l’occasione per riflettere in modo diverso su ciò che facciamo, imponendoci di immaginare canali di comunicazione diversi, forme di dialogo con il pubblico diverse, luoghi di fruizione diversi. Ora sappiamo per esempio che il parco Ducale, è stato un luogo dove abbiamo quest’anno per la prima volta scoperto l’incanto di farci rapire non solo dallo spettacolo ma anche dalla magia del luogo stesso. Abbiamo anche imparato che è necessario continuare a metterci in gioco, migliorare il rapporto con il pubblico, aggiornare il patrimonio culturale digitale. Quindi il successo fondamentale del Festival Verdi quest’anno è stato di aver portato avanti l’idea stessa di questo Festival, un’idea cangiante, aderente al contesto, vicina in modi diversi al proprio pubblico, i cui risultati artistici e di promozione resteranno impressi nella memoria della città, quali forme di eredità.

Salutiamo quindi l’arrivo del 2021 confidando nel rilancio di quest’attività culturale, assieme a tutte le attività culturali della Citta di Parma, nella certezza che la lezione di responsabilità, consapevolezza, coraggio che il Festival Verdi ci ha regalato quest’anno sia servita ad aiutarci a trovare le risposte per poter andare avanti e per continuare a credere che la cultura è un servizio fondamentale per la città e per tutti coloro che, da fuori, ci guardavano, ed erano tristi di non poterci raggiungere”.

I NUMERI DELLA XX EDIZIONE

Il XX Festival Verdi ha realizzato in totale 15 eventi, per 22 appuntamenti operistici e concertistici e 5 incontri in 7 luoghi diversi di cui 5 nuovi.

Sono state coinvolte 3 orchestre, con cui il Teatro Regio consolida una collaborazione importante sul piano dello sviluppo culturale della città di Parma e della Regione Emilia-Romagna la Filarmonica Arturo Toscanini, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e la Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”, insieme al Coro del Teatro Regio di Parma.

Sono stati impiegati 138 lavoratori (Elettricisti, Fonici, Attrezzisti, Falegnami, Macchinisti, Scenografi realizzatori, Sarti, Truccatori, Parrucchieri, Personale amministrativo, di sala e di portineria), 64 dei quali under 35 e 41 artisti, tra cantanti, musicisti, assistenti, attori, maestri collaboratori, provenienti da Italia, Spagna, Francia, Romania, Russia, Cina, Georgia, Colombia, Mongolia, oltre 250 maestri del Coro del Teatro Regio, della Filarmonica Arturo Toscanini, dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e della Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”, 13 cantanti dell’Accademia Verdiana (a.a. 2020 e 2017).

VERDI OFF

Verdi Off, la rassegna di appuntamenti collaterali al Festival Verdi, che il Teatro Regio di Parma ha realizzato in collaborazione con il Comune di Parma e con l’Associazione “Parma, io ci sto!”, alla sua V edizione conferma la sua vocazione ad andare incontro al pubblico con una proposta giocosa, partecipativa, alla portata di tutti, e quest’anno in particolare ai residenti nei contesti di maggiore fragilità cittadina, a riconferma della capacità del Festival Verdi e di Verdi Off di “battere la difficoltà di questo tempo” e di farsi vera e propria forma di “cura” degli animi umani.

Ben 240 appuntamenti (+ 90 % rispetto al 2019) a ingresso libero in un mese, grazie anche al contributo dello sponsor Sarce, per 45 eventi in 70 luoghi diversi in Città e in Provincia, di cui 60 luoghi nuovi rispetto alla precedente edizione, hanno coinvolto 320 artisti e oltre 50 compagnie, con un pubblico stimato in oltre 10.000 spettatori.

La comunicazione relativa a Verdi Off, sinergicamente integrata con quella del Festival Verdi, ha prodotto autonomamente un OTS decuplicato rispetto al 2020 di 102 milioni e un AVE di circa € 857.000 euro.

La pagina Facebook Verdi Off ha accresciuto la propria fanbase di circa 350 nuovi follower e ha raggiunto in media 400 nuovi fan al giorno, con 313.130 visualizzazioni complessive. Gli oltre 1400 contenuti social pubblicati su Facebook, Instagram, YouTube dal 1 settembre al 15 ottobre 2020, sono stati oggetto di oltre 15.950 interazioni (like, click, condivisioni) complessive.

LE PRESENZE E L’INCASSO

Il Festival Verdi ha accolto 5.886 spettatori e Verdi Off 1.975 spettatori (per gli appuntamenti con biglietti offerti da Sarce) per un totale di 7.861 spettatori, provenienti per il 95% circa dal territorio.

L’incasso del Festival Verdi si attesta quest’anno a € 144.307. Il Teatro Regio di Parma ha fatto registrare un riempimento medio del 61 % e il Teatro a Parco Ducale del 49%.

SROI (SOCIAL RETURN ON INVESTMENT)

L’Osservatorio permanente sul Festival Verdi, avvalendosi del lavoro dei professori dell’Università di Parma Isabella Mozzoni del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali e Giulio Tagliavini del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, con la collaborazione di Simone Garavaglia di BIP. Business Innovation Partners, ha elaborato l’analisi SROI (Social Return On Investment) con l’obiettivo di verificare e valutare gli effetti esterni del Festival Verdi, consentendo di mettere a fuoco gli impatti favorevoli, stimati con estrema prudenza nella loro dimensione monetaria.

Ne è risultato un indice SROI pari a 1,7 (ogni € 10 investiti nel Festival Verdi hanno indotto benefici per gli stakeholder stimabili in almeno € 17). Su un investimento complessivo di € 2.655.892 per il Festival Verdi 2020, l’indice SROI evidenzia dunque € 4.515.016 di benefici suddivisi tra operatori economici, con € 289.162, comunità cittadina, con € 3.612.151 e settore dello spettacolo dal vivo con € 613.703. 

PARTNER E SPONSOR

Partner e sponsor del Teatro Regio di Parma e del Festival Verdi hanno confermato la propria adesione e il proprio sostegno, consentendo così al Teatro Regio di poter mantenere i livelli occupazionali in un frangente in cui il settore dello spettacolo dal vivo ha vissuto un momento di grandissima difficoltà e al Festival Verdi di poter mantenere i livelli di qualità che lo caratterizzano da 5 anni a questa parte, supportando i consumi, la reputation del Teatro, del Festival e della Città, valori che certamente avranno positive ricadute nel medio termine. Le entrate da Istituzioni, Partner e Sponsor ammontano quest’anno a € 3.126.890 euro con una diminuzione rispetto al 2019 pari a -17%.

La Stagione 2019-2020 del Teatro Regio di Parma e il Festival Verdi 2020 sono realizzati grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla, Parmacotto. Sponsor Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Sostenitori Ares, Dulevo, Mutti, Sicim, Agugiaro&Figna, La Giovane, Parmalat, Grasselli, HLB Analisi, Glove ICT Poliambulatori Dalla Rosa Prati, GHC Garofalo Health Care. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della musica. ParmaDanza è realizzata con il sostegno di CePIM in collaborazione con ATER Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna e Arci Caos. RegioYoung è realizzato con il sostengo di Paladini Otello Supermercati. Con il contributo di Diocesi di Parma, Comitato per San Francesco del Prato, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Opera Europa, Fondazione Monte Parma, Camera di Commercio di Parma, Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Verdi l’Italiano. Partner istituzionali La Toscanini, Teatro Comunale di Bologna. Partner artistici Coro del Teatro Regio di Parma, Società dei Concerti di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Barezzi Festival. Tour operator partner Parma Incoming. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Novotel, Graphital, Codarini Tuega, Cavalca, IgpDecaux, MacroCoop, Grafiche Step, Milosped, Andromeda’s, De Simoni, Azzali editori, Bip Business integration Partners . La promozione internazionale del Festival Verdi 2020 è realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con Italia – Italian national tourist board, Istituti italiani di cultura, Via Emilia | Emilia Romagna A land with a soul, Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna APT Servizi, Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Parma, con il tour operator partner Parma Incoming. L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2020. 

INTERNATIONAL FRIENDS OF FESTIVAL VERDI

Gli International Friends of Festival Verdi, organizzazione senza scopo di lucro con sede nel cuore del distretto finanziario di New York, nata per affiancare oltreoceano il Teatro Regio nella missione di promuovere l’amore per Giuseppe Verdi, hanno testimoniato anche in questo anno diffcile il loro sostegno. Una vicinanza ancora più preziosa allorchè la distanza e le limitazioni imposte agli spostamenti intenazionali non hanno consentito loro di raggiungere Parma e vivere appieno il Festival che hanno contribuito, con le loro donazioni, a realizzare. La loro generosità favorisce e incoraggia la missione culturale del Teatro Regio e infonde speranza durante questo periodo pieno di sfide. 

LA COMUNICAZIONE

La comunicazione del Festival ha coinvolto 276 testate nazionali, 25 testate internazionali, coinvolgendo una platea di 205 giornalisti accreditati, e producendo 983 articoli pubblicati e 77 servizi radio-televisivi, generando un OTS (Opportunity to see: numero medio di possibili visualizzazioni) di 150 milioni e un AVE (Advertising Value Equivalent: valore economico dei contenuti), pari a € 1,5 milioni. A questi dati vanno aggiunti quelli relativi alla pubblicità (inserti, advertising, inserzioni Facebook, manifesti e digital, campagne tv) che, a fronte di € 71.000 di investimento diretto, ha generato un OTS di 497 milioni e un AVE di € 2,350 milioni

Mediaset, Media partner del Festival Verdi, ha condotto una campagna di 56 giorni, dal 26 luglio al 19 settembre 2020, del valore di € 2 milioni (di cui il 49 % su Canale 5), con 2259 passaggi sulle 16 diverse emittenti degli 8 spot realizzati, raggiungendo circa 480 milioni di utenti (di cui il 49 % su Canale 5).

La rassegna stampa del Festival, inoltre, registra il plauso generale della critica specializzata rivolto sia alla proposta musicale della manifestazione, sia alla sua realizzazione: “Opera was invented in Italy, and Italy is one of the countries determined to find a way to reinvent live opera in the age of Covid (Larry Wolff,Times Literary Supplement), “L’impatto e visivo e acustico dell’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi è il migliore che si possa desiderare in tempo di Covid” (Enrico Girardi, Corriere della Sera), “Anche in forma di concerto, è pur sempre opera; e Verdi. E che opera, e che Verdi questo di Macbeth in francese. (Angelo Foletto, La Repubblica), “Un bravo triplo al Festival: perché nemmeno lui si è arreso, perché mantiene proposte alte e inedite, e perché col ricchissimo cartellone “Off” mira a una festa inclusiva e colorata, rivolgendosi a un nuovo pubblico che sta ai margini, e non solo della musica. Nel solco vero del filantropo Verdi.” (Carla Moreni, Domenica Il Sole 24ore), “Nell’attesa della festa della Liberazione, è stato una festa l’Ernani del ritorno a casa, cioè in teatro” (Alberto Mattioli, La Stampa), “l’Ernani migliore degli ultimi quarant’anni” (Elvio Giudici, Classic Voice).

Il Magazine di Ferrovie dello Stato La Freccia ha dedicato al XX Festival Verdi 2020 e a Verdi Off la copertina del numero di settembre, il primo ad uscire in formato cartaceo dopo i mesi di sospensione dell’attività editoriale causati e seguiti al lockdown. 12 pagine di servizi, 3 ampie interviste, dedicate ai protagonisti, al programma e agli aspetti turistici collaterali. Unico magazine di un gruppo di trasporto pubblico ad essere uscito in cartaceo in Italia in settembre 2020, il magazine cartaceo è stato offerto all’utenza dei frequentatori delle 19 lounge de La Freccia e dei Freccia Club. La Freccia digitale è stata distribuita attraverso un nuovo mix di canali di distribuzione off e online, tra nella versione sfogliabile online e offline su FS NEWS (giornale quotidiano online di FS), e sui siti FS e di TRENITALIA, tramite l’App di bordo Trenitalia in “Edicola Nazionale e Internazionale”, tramite QR Code, con link alla rivista, è stato messo a disposizione dei passeggeri a bordo treno e sui canali social di FS e FS News ottenendo grande visibilità presso i 4 milioni di utenti delle frecce di Ferrovie dello Stato, distribuiti in 300 corse giornaliere, tra cui si possono conteggiare 3,2 milioni di iscritti alla DEM de La Freccia. La newsletter de La Freccia, inoltre è stata inviata a 1.000 stakeholder FS e a 80mila dipendenti Gruppo FS attraverso la rete intranet aziendale.

Si rinnova e si stringe la collaborazione del Teatro Regio di Parma e del Festival Verdi con Dynamic, che quest’anno produrrà il CD di Macbeth che sarà dunque la prima registrazione assoluta della versione di Parigi dell’opera mai eseguita sino a oggi, dunque mai registrata in precedenza, dal 1865. Ludovic Tézier, protagonista, figurerà per gentile concessione di Sony Classical. Dynamic produrrà inoltre il CD e DVD di Messa da Requiem avendo curando la ripresa in diretta streaming che è stata trasmessa venerdì 18 settembre su teatroregioparma.it (ove è rimasta disponibile al pubblico sino al 30 novembre 2020), su 12TvParma (sul canale 12 del digitale terrestre), Lepida TV (sul canale 118 del digitale terrestre), e su RadioEmiliaRomagna www.radioemiliaromagna.it, canale culturale dell’Assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna. Anita Rachvelishvili ha figurato per gentile concessione di Sony Classical. 

WEB E SOCIAL

Dal 1 settembre, giorno in cui è stata avviata la pianificazione social ad alta frequenza, al 15 ottobre 2020, il sito teatroregioparma.it ha raccolto 223.952 visualizzazioni da 50.445 utenti, con una durata media di permanenza di 231’’. In totale, nei 45 giorni presi in esame, sono ben + 95% (48.170) i nuovi visitatori.

Unsocials ha elaborato attraverso Blogmeter l’analisi dei profili social del Teatro Regio e il social listening della rete relativo al Festival Verdi e a Verdi Off. Sono stati 1504 i contenuti social pubblicati sui profili Facebook, Instagram, Twitter, Youtube, Linkedin del Teatro Regio di Parma, con un ammontare complessivo di 41.560 interazioni e reazioni ai post (reaction, like, condivisioni, retweet relative ad un post dedicato all’evento su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, News&Blog).

Oltre 1,7 milioni le visualizzazioni della pagina Facebook, con 652 nuovi follower, una copertura complessiva di 381.200 utenti e un engagement totale di 93.660 interazioni.

Il profilo Instagram del Teatro Regio nei medesimi 45 giorni di campagna ha raccolto oltre 437.000 visualizzazioni, con 924 nuovi follower e un engagement di 12.690 utenti.

LO STREAMING E LE DIRETTE TELEVISIVE

Tra le novità del XX Festival Verdi, espressione della volontà di attivare forme di condivisione solidale e gratuita – una scelta politica che segue quella di abbattimento del prezzo dei biglietti – la trasmissione in diretta televisiva sui canali digitali 12 Tv Parma e Lepida TV e in live streaming su operastreaming.com sono tra le attività sperimentate per la prima volta quest’anno dal Festival Verdi di maggior impatto sul piano dell’innovazione tecnologica, che ne hanno consentito la condivisione con tutta la comunità locale e internazionale e che potranno risultare in prospettiva futura essenziali e vantaggiose per incontrare nuovo pubblico.

Ernani, in live streaming su Operastreaming.com il 25 settembre 2020, e visibile online per i 6 mesi successivi, fino al 25 marzo 2021, totalizza 27.500 visualizzazioni al 17 novembre con utenti localizzati in Italia, USA, Germania, GB, Spagna, Russia, Giappone, Francia, KR, Brasile, Argentina, Olanda, Canada, Polonia, Austria, Svizzera, Romania, Grecia, Messico, Ungheria, Ucraina, AT, Irlanda, Bulgaria, Turchia, Cile, Portogallo, Serbia, Repubblica Ceca, Belgio, Sud Africa, Taiwan, Filippine, Hong Kong, Lituania, Colombia, Irlanda, Nuova Zelanda, Crimea, Bosnia-Erzegovina, RS, Repubblica Slovacca, Liechtenstein, Croazia, Singapore, Uruguay, Malta, Venezuela.

La Messa da Requiem, dedicata alle vittime della pandemia, in diretta il 18 settembre 2020 su 12 Tv Parma ha raggiunto 4300 spettatori (dato ipotizzabile in base al numero medio di spettatori rilevato da Auditel nei venerdì di settembre, fascia ore 21,00 – 22,00). Il Gala Verdiano in diretta il 10 ottobre 2020 sullo stesso canale ha inoltre totalizzato 8500 spettatori (ipotizzabile in base al numero medio di spettatori rilevato da Auditel nei sabati di ottobre, fascia ore 21,00 – 22,00). Entrambi gli spettacoli sono stati trasmessi anche sul canale televisivo digitale Lepida TV e in live streaming video su lepidatv.it, sul canale YouTube di Lepida tv e in diretta audio su Web Radio Emilia-Romagna. Le visualizzazioni dello spettacolo in diretta sul Canale YouTube e sul sito di LepidaTV ammontano a 3520, e oggi totalizzano 4120 visualizzazioni complessive, con una prevalenza di pubblico nazionale (87% da Italia e 13% resto del mondo). 

SICUREZZA

La sicurezza è stata tra gli obiettivi oggetto di maggior attenzione del Festival Verdi quest’anno, che è stato percepito dal pubblico, dagli stakeholders, dagli studiosi e dalla stampa quale modello di riapertura per lo spettacolo dal vivo, detentore di un protocollo riproducibile in caso di necessità o in casi di emergenze di natura assimilabile.

Il maggior investimento in termini tecnici è stata la realizzazione di un teatro all’aperto covid compliant, con un palcoscenico di oltre 700mq che consentisse a musicisti e cantanti di potersi esibire senza mascherina in completa sicurezza. Tale sforzo è stato accompagnato da un ingente impegno finanziario e organizzativo orientato alla gestione dei nuovi processi lavorativi interni in base ai nuovi vincoli (smart working, analisi della domanda nel nuovo contesto, riprogettazione dei flussi di lavoro e della logistica) e di garantire una corretta revisione e implementazione dei livelli di sicurezza di lavoratori, artisti, pubblico.

Oltre all’adozione di dispositivi di monitoraggio della temperatura, di igienizzazione e di procedure di sicurezza (rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, corretto uso della mascherina, ingressi e uscite scaglionati e guidati) è stata l’adozione di un sistema di biglietteria elettronica per il controllo che permettesse il tracciamento, la profilazione e il controllo dell’utenza e del suo accesso ai concerti a determinare uno sereno svolgimento di tutte le performance in cartellone.

Recependo pienamente le norme dei DPCM e delle ordinanze regionali sulla riapertura degli spazi dedicati agli spettacoli dal vivo che si sono susseguite da giugno, fino alla vigilia del debutto del Festival, il Teatro è andato ben oltre la loro applicazione, nel desiderio di potenziare anche il senso di sicurezza percepita dagli spettatori e ha perciò ideato un progetto, certificato da Medlavitalia S.r.l., società con sede a Parma, leader nel settore della medicina, consulenza e formazione sulla sicurezza del lavoro, che prevede l’apposizione di schermature in policarbonato flessibile (facilmente installabili e removibili) nelle sedute alternate occupabili in platea e tra un palco e l’altro. La soluzione realizzata, sperimentata durante il XX Festival Verdi a partire dalla prima esecuzione di Ernani e fino alla conclusione del Festival, con il Gala Verdiano, ha consentito di accogliere ogni sera 600 spettatori in totale: 192 persone in platea, fino a 4 persone per ciascun palco centrale (96 spettatori in totale) e fino a 3 persone per ogni palco intermedio e laterale (240 spettatori in totale); in entrambi i casi, nei palchi, con spettatori non necessariamente congiunti che occupano il palco senza schermature al suo interno, mantenendo il distanziamento interpersonale di un metro. In galleria le poltrone originariamente presenti sono state smontate e sostituite da nuove sedute rimontate secondo le nuove distanze imposte dalle norme di sicurezza (72 spettatori in totale).

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