I miei primi 2 giugno, il piccolo libro sulla nascita della Repubblica Italiana

I  miei primi 2 giugno, il piccolo libro sulla nascita della Repubblica Italiana – Lunedì 15 maggio alle ore 11 nella Sala Ipogea, in viale Barilla 27/A, al Parco Eridania di Parma, si terrà l’incontro pubblico con il Maestro Ezio Bosso e il costituzionalista Ugo De Siervo per presentare il libro per bambini “I miei primi 2 giugno”.

All’incontro, moderato dalla giornalista della Gazzetta di Parma, Ilaria Notari, saranno presenti il presidente di Coop Alleanza 3.0, Adriano Turrini, e il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

L’appuntamento è ad ingresso gratuito e fa parte del programma per le Celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini.

“Il 2 giugno non è proprio per niente un giorno come tutti gli altri, perché è quello in cui l’Italia attraverso il Referendum scrisse la prima nota essenziale di quello spartito, la Costituzione, che sarebbe diventato la base del nostro stare insieme: l’Italia è una Repubblica.”

È attraverso l’esempio della musica, e non poteva essere diversamente, che il pianista e compositore Ezio Bosso ha accettato con entusiasmo di raccontare ai bambini il significato della festa nazionale del 2 giugno. Insieme a lui Guido Crainz, docente di storia contemporanea all’Università di Teramo, e il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, i cui contributi sono confluiti ne “I miei primi 2 giugno”, il piccolo volume edito dalla minuscola casa editrice bolognese L’Io e il mondo di TJ, che spiega ai più piccoli (6-12 anni) perché il 2 giugno non si va a scuola.

Il racconto prende il “la” dalla vita di Arturo Toscanini, il grande direttore d’orchestra nato a Parma il 25 marzo 1867, di cui ricorre quest’anno il 150° dalla nascita. Il Maestro, lontano dall’Italia per 15 anni a causa del Fascismo, tornerà in Patria proprio per votare a favore della Repubblica al Referendum del 2 giugno 1946 e fu sempre un simbolo di libertà, di virtù civili e di difesa degli oppressi.

Ma perché era così importante? Il libro narra quella “storia straordinaria” di una Repubblica (la nostra) proclamata per libera scelta del popolo “mentre il re era ancora sul trono”. Spiega con parole semplici il suffragio universale: “per la prima volta votano tutti e tutte”. E poi c’è il Canto degli Italiani, “che ora tutti chiamiamo inno”, scritto quasi un secolo prima da due ragazzini di 16 e 17 anni, Goffredo Mameli e Michele Novaro, e che rappresenta “il nostro partecipare alla Repubblica tramite lo strumento più potente: la musica”.

La Costituzione, dunque, è il nostro spartito: ci dice “in modo chiaro quali sono i valori che ci tengono insieme”. Su tutti l’eguaglianza: di libertà, di diritti e di doveri. Perché Repubblica vuol dire appartenenza e partecipazione, proprio come la musica.

Nella settimana precedente il 2 giugno il piccolo libro verrà distribuito gratuitamente alle famiglie con bambini alle casse dei circa 360 punti vendita di Coop Alleanza 3.0.

“I miei primi 2 giugno” è inoltre acquistabile sul sito della casa editrice www.tjidee.it e nei bookshop online, o si può ordinare in tutte le migliori librerie.

Le illustrazioni contenute nel volume sono di Tommi (Tommaso Rebecchi)

L’Io e il Mondo di TJ è una piccolissima casa editrice bolognese che si autoproduce e autodistribuisce cercando di parlare ai bimbi della scuola primaria di temi “impegnativi”, che incidono e determinano la libertà e l’autonomia di ciascuno. Ad una prima serie di piccoli libri dedicati a temi psicologici (paura, ansia, angoscia, depressione) si sono aggiunte nuove pubblicazioni sulle libertà civili. Dopo “I miei primi 1 maggio”, pubblicato nel 2015 con il contributo di Maurizio Landini e Umberto Romagnoli, “Io non volevo andarmene da casa”, tentativo di spiegare l’immigrazione ai bambini con l’aiuto delle canzoni di Francesco Guccini, e “I miei primi  25 aprile”, a cui hanno collaborato Bernardo Bertolucci, e i partigiani Ibes Pioli “Rina” e Renato Romagnoli “Italiano”, è ora la volta de “I miei primi 2 giugno”, con i contributi di Ezio Bosso, Guido Crainz e Ugo De Siervo.

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