Grande come una Città presenta l’incontro Eros e Libertà, con Matteo Nucci e Valentina Carnelutti al C.s. Brancaleone di Roma

Giovedì 2 Maggio Grande come una Città presenta l’incontro Eros e Libertà, con Matteo Nucci e Valentina Carnelutti, al C.s. Brancaleone (Via Levanna 11 – ore 20:30). L’ingresso libero con tessera Arci, i non tesserati possono effettuare la pre-registrazione sul sito del Brancaleone: http://brancaleone.it/arci/

A leggere gli antichi lirici greci, la libertà non ha nulla a che fare con l’amore. Prigionia, irretimento, trappola, tormento sono gli elementi decisivi nella dinamica erotica quando essa comincia a svilupparsi nel momento della seduzione e dell’innamoramento. È un’idea antica da cui certo non ci siamo molto allontanati. Ma l’eros antico, come quello di ogni tempo, non si esaurisce nello spazio della seduzione. Platone, nel suo dialogo erotico per eccellenza, il Simposio, ha raccontato con la sua arte letteraria quali siano i pericoli che si nascondono nella relazione erotica, i pericoli cioè che possono rendere la relazione stessa – e non l’innamoramento travolgente – un luogo di prigionia anziché di libertà. Ma come è possibile costruire una relazione libera? È a un altro dialogo platonico che dobbiamo fare riferimento, il Fedro. Qui Platone mostra il modo in cui sia possibile innanzitutto liberare la propria anima. Scopriremo che si tratta della libertà somma che un individuo può e deve alimentare, quella dalle necessità materiali, ossia dall’ansia della produttività che ci impedisce di costruire il nostro senso critico. È la libertà del tempo in cui ci dedichiamo soltanto a noi stessi, ossia una visione del tempo libero profondamente contrapposta a quella che poi si è sviluppata nel mondo protestante. Un’idea di sospensione dal corso rettilineo del tempo scandito in passato, presente e futuro. Qualcosa che già Omero aveva lasciato intuire non a caso parlando di un momento di perfetto amore. Perché i greci hanno mostrato con chiarezza cristallina una cosa: l’eros è quell’energia psichica che si sprigiona nell’animo nelle relazioni d’amore, sì, ma anche supremamente in ogni relazione, diventando così una forza decisiva nella costruzione della città, della polis. Una forza politica.

Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha studiato il pensiero antico e una sua edizione del Simposio platonico è uscita nel 2009. Il suo primo romanzo, “Sono comuni le cose degli amici” è stato finalista al Premio Strega 2010. Nel 2011 è uscito “Il toro non sbaglia mai”, romanzo-saggio ambientato nel mondo della tauromachia spagnola: la corrida. Del 2013 è il saggio narrativo “Le lacrime degli eroi” sul pianto versato a viso aperto nei poemi omerici.

Del 2017 il romanzo “È giusto obbedire alla notte” (anch’esso finalista al Premio Strega). “L’abisso di Eros”, saggio narrativo sulla seduzione da Omero a Platone, è uscito nel 2018. I suoi racconti sono apparsi sulle principali riviste, in antologie e e-book (come Mai, 2014). Collabora principalmente con il venerdì di Repubblica e L’Espresso. Cura un sito di cultura taurina: www.uominietori.it
Valentina Carnelutti è attrice e autrice. Candidata al David di Donatello nel 2017, è stata diretta da M. T. Giordana (La meglio gioventù), T. Angelopoulos (La polvere del tempo), P. Virzì (Tutta la vita davanti, La pazza gioia), C. Maselli (Le ombre rosse) e molti altri. È autrice di Sfiorarsi (A. Orlando) e del film ReCuiem di cui è anche regista. Ha inoltre diretto il documentario Melkam Zena in Etiopia e il videoclip Le conseguenze dell’ingenuità. Attualmente è impegnata nella scrittura del suo primo lungometraggio, Margherita.

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