Gli Aspettativa, il loro singolo Un Qualcosa e la loro musica. L’intervista

Fuori da giovedì 7 ottobre per Under Roof il nuovo singolo degli Aspettativa dal titolo Un Qualcosa. La giovane band ci regala un nuovo freschissimo pezzo indie-pop dalle sfumature lo-fi che vede ancora una volta la produzione di Marco Carnesecchi. Un pezzo perfetto per lasciarsi l’estate alle spalle, senza però mai dimenticare le emozioni che essa ci ha regalato.

  1. Chi sono gli Aspettativa? Come avete scelto il nome della vostra band?

Gli Aspettativa sono un progetto che nasce Firenze nel 2014, composto da tre fratelli Elia (voce e chitarra) Ester (tastiera e voce) Gab (batteria) e dal Catta che è stato affiancato al gruppo dal loro produttore Marco Carnesecchi, sono ragazzi che vanno dal 2001 al 2006 a cui piace parlare, delle loro emozioni e storie vissute in prima persona, nelle proprie canzoni. Il nome della band nasce da una svolta di scrittura avvenuta nel gruppo, principalmente i loro testi erano in inglese ma con l’avvento dell’italiano tutto ha cambiato colore. Aspettativa è la voglia di fare sempre meglio, non stancarsi mai e non accontentarsi alla prima, d’altronde sognare è gratis e all’ordine del giorno per i ragazzi. É più un mood che un vero e proprio nome.

  1. Come descrivereste la vostra musica a qualcuno che non l’ha mai ascoltata?

La nostra musica è un salva emozioni, un qualcosa di introspettivo che riesce a identificare una sensazione o un’emozione che abbiamo provato e vissuto. Ha venature indie pop e pop punk che sono i generi che ci rappresentano di più in quanto ci hanno formato musicalmente e riescono a trasmetterci delle vibes con cui ci possiamo esprimere. Rappresentare immagini e colori ci aiuta a esorcizzare le nostre paure e tensioni, ma anche i momenti belli, quindi possiamo dire che la nostra musica è anche visuale, accompagnata da vari mood a seconda della situazione.

  1. Un Qualcosa” è un pezzo sulle estati che passano, che però lasciano sempre un qualcosa impresso nell’animo. Qual è stato per voi il ricordo più bello dell’estate appena trascorsa?

A fine agosto abbiamo avuto l’opportunità di essere stati invitati come ospiti al Sekoia Summer Festival, e dopo due anni che non risali sul palco l’impatto emotivo è stato disumano.

Gli accendini col pezzo lento, l’ansia prima di salire, l’adrenalina del live, è stato per tutti e quattro come tornare a respirare, finalmente di nuovo. La musica live non può morire.

  1. Cosa ne pensate dei talent? Avete mai pensato di prendervi parte?

Sicuramente sono un bel trampolino di lancio e danno tantissima visibilità, a nostro avviso è molto difficile riuscire a giudicare in maniera oggettiva la musica, che è tutto tranne che ciò. Non esiste una canzone più bella di altre, ci sono quelle che piacciono di più o meno, ma il gusto è soggettivo, quindi è molto rischioso. Sinceramente non ci abbiamo ancora pensato, a noi piace non precluderci niente quindi, chi lo sa?

  1. Possiamo sperare in un futuro EP?

Perché no? I singoli stanno andando benissimo e stiamo ricevendo molti stimoli sotto tutti i fronti, sicuramente prima uscirà un altro singolo, poi vediamo, non ci possiamo spingere oltre sennò la nostra etichetta ci fa fuori 🙂

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