Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna, la mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna

Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna, la mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna – Dopo l’emergenza COVID-19, da domanisabato 6 giugno, riapre la grande mostra Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna allestita al Museo Civico Archeologico di Bologna.

L’ambizioso progetto dedicato alla civiltà etrusca – circa 1400 oggetti esposti su oltre 1000 metri quadrati di superficie espositiva – sarà visitabile fino al 29 novembre 2020, grazie all’impegno congiunto di Istituzione Bologna Musei ed Electa e alla disponibilità di tutti i  prestatori coinvolti che, con generoso spirito di solidarietà, hanno acconsentito a rendere possibile l’apertura, tra cui il British Museum di Londra, il Musée du Louvre di Parigi, il Musée Royal d’Art d’Histoire di Bruxelles, il Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen e i Musei Vaticani.

“Abbiamo riaperto i musei, al termine del lockdown, per ridare ai bolognesi, e ora ai turisti, la possibilità di visitarli, e fare apprezzare loro il nostro patrimonio artistico e scientifico. – dichiara Matteo Lepore, assessore alla Cultura e Promozione della città del Comune di Bologna – La notizia dell’apertura della mostra ‘Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna’ è per noi molto importante perché aggiunge ai nostri percorsi culturali un itinerario di qualità, dando la possibilità di vivere la storia degli Etruschi attraverso opere provenienti da tutto il mondo. Ringrazio l’Istituzione Musei, i dipendenti del Museo Archeologico ed Electa per questo importante accordo raggiunto”.

“Siamo felici di offrire ai turisti e ai bolognesi l’esperienza unica di un viaggio nel tempo e nello spazio abitato dalle popolazioni etrusche. – commenta Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei – Aprire la mostra per questi 6 mesi è stato possibile, in primo luogo, perché i 60 musei ed enti prestatori hanno ritenuto che la grande qualità della esposizione giustificasse la concessione per un tempo così lungo di opere spesso tra le più significative delle loro collezioni. Siamo certi che questo sforzo congiunto di tante importanti istituzioni italiane e internazionali verrà ripagato da una presenza di pubblico numerosa che testimonia la curiosità e l’interesse per una civiltà che si è sviluppata dall’Italia meridionale fino al nostro territorio”.

Maurizio Ferretti, direttore Istituzione Bologna Musei, sottolinea a sua volta come “le condizioni di sostenibilità per riaprire in sicurezza la mostra sono state create grazie a uno sforzo straordinario sia del Comune di Bologna che di Electa. Si tratta di una disponibilità non scontata cui va riconosciuto un valore particolare, in ragione della sofferenza che il settore degli eventi espositivi sta attraversando in questo momento. Se si è riusciti a condividere questo percorso, lo si deve alla consapevolezza condivisa da tutte le parti del valore eccezionale di questa mostra. Si tratta davvero di una opportunità unica per scoprire un periodo di storia del territorio italiano poco conosciuta, attraverso un percorso ricco di informazioni e di cose sorprendenti da vedere”.

L’esposizione è progettata e promossa da Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico, in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia e Archeologia italica di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, realizzata da Electa e posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

Il progetto scientifico è a cura di Laura Bentini, Anna Dore, Paola Giovetti, Federica Guidi, Marinella Marchesi, Laura Minarini (Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico) e Elisabetta Govi, Giuseppe Sassatelli (Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna).

Il progetto di allestimento è a cura di Paolo Capponcelli, PANSTUDIO architetti associati.

Informazioni per la visita

La mostra è visitabile con orari di apertura rimodulati:

lunedì, mercoledì, giovedì h 10.00-19.00

venerdì h 14.00-22.00

sabato, domenica h 10.00-20.00

chiuso martedì non festivo

ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Al fine di garantire la visita in sicurezza, vengono attuate le seguenti disposizioni:

per i possessori di biglietto open richiesta prenotazione senza costi aggiuntivi (tramite call center 051 7168807) o eventuale accesso diretto previa disponibilità posti

per i possessori di biglietto non open richiesta prenotazione a pagamento (tramite call center 051 7168807);

  • obbligo di indossare la mascherina durante la visita;
  • contingentamento in slot per l’ingresso frazionato dei visitatori;
  • predisposizione di percorsi distinti in entrata e in uscita;
  • dotazione di gel igienizzanti a disposizione dei visitatori.

Il tempo della visita è predefinito con un limite di 75 minuti.

É disponibile il servizio di audioguide, con sanificazione dei dispositivi dopo ogni utilizzo.

Il servizio di guardaroba non è disponibile (i visitatori sono pregati di presentarsi con il minimo di accessori personali, evitando bagagli, nonché borse e zaini voluminosi).

Il servizio di bookshop è attivo.

La mostra

L’esposizione conduce i visitatori in un itinerario attraverso le terre degli Etruschi e mostra come non esista una sola Etruria, ma molteplici territori che hanno dato esiti di insediamento, urbanizzazione, gestione e modello economico differenti nello spazio e nel tempo, tutti però sotto l’egida di una sola cultura, quella etrusca. Non c’è migliore metafora che quella del viaggio, per spaziare in un vasto territorio compreso tra le nebbiose pianure del Po fino all’aspro Vesuvio, attraverso paesaggi appenninici e marini, lungo strade e corsi fluviali.

La prima parte del percorso offre un momento di preparazione al viaggio, facendo conoscere ai visitatore i lineamenti principali della cultura e della storia del popolo etrusco, attraverso oggetti e contesti archeologici fortemente identificativi. Così preparato, il visitatore può affrontare la seconda sezione, dove si compie il viaggio vero e proprio nelle terre dei Rasna, come gli Etruschi chiamavano se stessi.

La mostra dialoga naturalmente con la ricchissima sezione etrusca del Museo Civico Archeologico, che testimonia il ruolo di primo piano di Bologna etrusca, costituendo, quindi, l’ideale appendice al percorso di visita dell’esposizione temporanea.

Accompagna la mostra il catalogo Electa con saggi introduttivi di Giuseppe Sassatelli, Vincenzo Bellelli, Roberto Macellari, Marco Rendeli, Alain Schnapp e Giuseppe Maria Della Fina; saggi dedicati alle singole sezioni di mostre; un approfondimento sui musei etruschi italiani e un importante apparato di schede dedicate alle opere in mostra.

Durante il periodo della sospensione di apertura, l’esplorazione dei temi della mostra è proseguita online con iniziative digitali. Sulla pagina Facebook del Museo Civico Archeologico sono state presentate notizie e curiosità relative al mondo affascinante degli Etruschi e ai reperti esposti, mentre per il canale YouTube del museo Giuseppe Sassatelli, docente universitario e membro del comitato scientifico, ha curato un’introduzione al percorso espositivo. Link https://www.youtube.com/watch?v=5ietqZJGX7c

Nell’ambito del festival multimediale #laculturanonsiferma promosso dall’Assessorato alla cultura e paesaggio della Regione Emilia-Romagna e coordinato dall’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Lepida TV ha inoltre prodotto un documentario video alla scoperta della mostra con le archeologiche del museo Laura Minarini e Marinella Marchesi, trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma digitale www.lepida.tv e sul canale 118 del digitale terrestre. Link http://lepida.tv/video/museo-archeologico-di-bologna

Per maggiori informazioni è consultabile il sito web etruschibologna.it.
#etruschibologna

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