Errichetta Festival a Roma dal 30 settembre

Dal 30 settembre al 3 ottobre 2022, Errichetta Festival risuona di concerti e
seminari con i grandi interpreti delle musiche balcaniche e mediorientali che si
terranno a Roma al Monk e nella Basilica di San Crisogono, o nella sede
del’Ismeo – associazione internazionale di studi sul Mediterraneo e l’’Oriente – per i
laboratori. Dalla Grecia alla Georgia, dalla Corsica alla Sicilia, Errichetta Festival alla
sua XI edizione, ideato e realizzato da Errichetta Underground in collaborazione
con Officina delle Culture aps ha ricevuto quest’anno dal Ministero della Cultura
(MiC) il prestigioso riconoscimento in prima Istanza del triennio 2022-2024 come
Festival di musica contemporanea e d’autore.
Errichetta Festival sostenuto anche da Ismeo e dal Monk, ha creato negli anni una
vera comunità di giovani appassionati ad una ricerca attenta alle specificità di ogni
tradizione con profondo rispetto di ogni artista ospitato. La sapienza centenaria dei
musicisti che si sono avvicendati negli anni, offre una conoscenza da mettere al
servizio del pubblico, qualcosa di vivo, molto lontano da un esercizio intellettuale e
più vicino a un rito collettivo. Ricreare senza filtri uno spirito, che porti il pubblico a
vivere anche solo per una sera quella forza unificante è sempre stato l’intento di
Errichetta.
Il festival proseguirà con tre concerti allo Spazio Rossellini il 21 ottobre nel progetto
“Perofmazione Sociale” realizzato da Officina delle Culture aps in collaborazione con
Martelive finanziato dalla Regione Lazio per il bando Comunità Solidali.

Venrerdi 30 settembre Errichetta Festival si inaugura ai Giardini del Monk con il
concerto del Drumlanduo di Laura Giavon e Marco D’Orlando che in un organico
primordiale di voce e percussioni, melodia e ritmo, traggono ispirazione dalla

tradizione friuliana. Laura Giavon – voce, percussioni, basso elettrico; Marco
D’Orlando – batteria, basso elettrico.
Federico Pascucci si esibirà in carta bianca una serata con ospiti a sorpresa.
Membro stabile di numerose formazioni, prende parte al tour della leggendaria
formazione macedone Kocani Orkestar come sassofonista solista, unico musicista
europeo a poter vantare questa collaborazione. Il programma di quest’anno, proprio
partendo dalla sua ricca e variegata esperienza nell’ambito della musica del
Medioriente e dell’Est Europa, lascia a Federico Pascucci la libertà di scegliere i suoi
compagni di viaggio e di riservare al pubblico imprevedibili sorprese.
Conclude la serata il Fausto Sierakowski Trio fondato da due anni per lavorare su
composizioni originali ispirate alle musiche tradizionali del Mediterraneo Orientale.
Grazie ad una strumentazione minimale ma versatile il gruppo alterna ritmi frenetici
ispirati alla Zurna ad atmosfere contemplative o canzoni strumentali. (Fausto
Sierakowski – sassofono, Panagiotis Kaitatzis – oud,Stratis Skourkeas –
percussioni).
Sabato 1 ottobre la serata sarà aperta con Masih Karimi – tambur, Peppe Frana –
oud, Ciro Montanari – tabla, percussioni che percorrono i repertori musicali di una
vastissima area geografica, estesa grossolanamente dal Maghreb fino al
subcontinente indiano, accomunati dall’aver sviluppato da un lato un complesso
linguaggio melodico basato su sistemi modali, dall’altro un sistema di cicli ritmici
dalle metriche inusuali per l’orecchio eurocolto.
Questo terreno comune è il punto di partenza da cui i tre musicisti partono per creare
un linguaggio sincretico attraverso la composizione originale e la rielaborazione di
materiali musicali delle tradizioni che li hanno formati, in particolare la musica del
Kurdistan iraniano, dell’India del nord, dell’Afghanistan e di area anatolica.
A seguire il Canto essenziale dei Fratelli Mancuso. Canzoni, canti sacri a cappella,
narrazioni, poesia, insieme formano l'ordito di una trama dove musica e vita si
intrecciano in una armonica figura di espressività e passione. Teatro di questo
viaggio, oggi come in passato, è la Sicilia, bussola della loro ricerca continua e ponte
tra le opposte sponde del mare Mediterraneo, da cui lanciare lo sguardo su affinità e
accordi di poesia e di musica. Si percorrono i suoi sentieri attraversando, con il
canto, paesi e lingue: siciliano, arabo, spagnolo, latino, greco, la lingua immaginata
dei migranti in viaggio sul Canale di Sicilia, con l'anima sospesa su un barcone,
come sul ciglio di un nero precipizio, nella ormai quotidiana lotta della vita contro la
morte. (Enzo Mancuso – canto, chitarra, saz baglama , saz divan, ghironda, violino,
sipsy; Lorenzo Mancuso – canto, chitarra, harmonuim, percussioni).
Ultimo set di sabato è con Errichetta Underground. Errichetta è uno spirito, una
forza che aleggia sul festival così come su ogni performance del gruppo. Dal motto
originario della band “play with joy or do not play” poco è cambiato: la musica è
l’occasione per rifondare una comunità di cui sono parte indissolubile musicisti e
pubblico. Per questo Errichetta è un’entità organica che è cresciuta negli anni
incorporando le esperienze di musicisti girovaghi, ridisegnando una geografia che si
muove tra Corsica, Grecia, Turchia, Romania, Macedonia, Portogallo, Olanda,
Francia, Germania, Austria e Stati Uniti. L’insaziabile desiderio di essere in cammino
è il perno del repertorio, che sia composto da composizioni originali o da brani 
tradizionali. La musica dell’Est Europa, quella dell’area mediorientale, ma anche
l’improvvisazione, il jazz e la musica classica fanno parte del bagaglio dei
componenti del gruppo. Il Festival è un vero punto di approdo, una casa in cui
ritrovarsi per raccontare a loro stessi e al pubblico questo viaggio ininterrotto.
(Fausto Sierakowski, sax alto; Federico Pascucci, sax tenore, clarinetto in sol; Primo
Salvati, sax alto e tenore; Ange Sierakowski, clarinetto; Edoardo Petretti, fisarmonica
e pianoforte; Carlo Hintermann, percussioni; Gabriele Hintermann, contrabbasso).

Domenica 2 ottobre dalle 18.30 Lavinia Mancusi si muove attraverso la poesia, i
miti e la ritualità più profonda della tradizione popolare italiana, partendo dalle origini
fino alla canzone contemporanea del novecento romano e napoletano e alla
canzone civile. A questo si unisce l'amore per la musica classica e la musica
improvvisata del pianoforte di Edoardo Petretti, rivolto ad abbattere quel muro
immaginario tra sacro e profano, tra il folk e la musica di tradizione colta. Ospite
speciale della serata è Arnaldo Vacca, percussionista e multistrumentista.  (Lavinia
Mancusi, voce, chitarra, tamburi a cornice; Edoardo Petretti, pianoforte, fisarmonica,
voce; Arnaldo Vacca, percussioni).
In programma domenica anche François Lazarevitch uno tra i maggiori flautisti
barocchi al mondo e direttore artistico dell’ensemble “Les musiciens de Saint-Julien"
che ha siglato 15 produzioni acclamate dalla critica per l’etichetta Alpha Classics.
L’obiettivo della ricerca musicale di Lazarevitch è quello di riportare alla luce tesori
del repertorio barocco europeo, spesso inedito, e brani di tradizioni popolari legati al
ballo. Il solo proposto per il festival alternerà il repertorio per cornamusa e flauto con
accenti ritmici sorprendenti, che trascineranno il pubblico in una dimensione estatica
senza tempo. (François Lazarevitch, cornamusa, flauti)
Dalla Georgia arriva a Roma il quintetto Urmuli, guidato dal polistrumentista Nugzar-
David Kavtaradze. Al repertorio strumentale Urmuli affianca il canto polifonico,
riproposto con arrangiamenti originali di grande fascino. Elemento centrale del
gruppo è l’utilizzo di strumenti della tradizione georgiana, realizzati a mano dai
principali maestri artigiani: Phanduri, strumento a tre corde; Phanduri basso;
Chonguri, strumento a quattro corde; Chonguri Basso (contrabbasso georgiano);
Salamuri, flauto dei pastori; Duduki, strumento a fiato, Duduki basso; Gudastviri,
cornamusa; Guda, cornamusa; Chiboni, cornamusa; Chuniri, strumento ad arco
della regione della Svanezia. . Nel corso della sua attività la formazione composta da
Nugzar-David Kavtaradze, David Ratiani, Tamaz Mamaladze, Shalva Abramashvili e
Gela Tabashidze si è esibita in più di mille concerti, nelle principali manifestazioni
musicali europee.
Lunedì 3 ottobre nella Basilica di San Crisogono a Trastevere i concerti gratuiti di A
vis lo lop, lo renard, la levre e di A Filetta.
Ho visto il lupo, la volpe, la lepre ballare, così recita il testo di un’antica ballata
provenzale. Che da il nome ad un ensemble di musicisti intenti a compiere un
viaggio tra la musica antica e i repertori colti e folklorici di tradizione italiana ed
europea. Muovendosi tra i più famosi temi del basso continuo europeo, le tarantelle
tradizionali e le danze di corte rinascimentale, si fondono sonorità distanti, connotate
però da una chiara matrice popolare e accomunate dalla forza della pulsione ritmica,

dall’energia della danza. (Alessandro de Carolis – flauti dolci, traversa, Lorenza
Maio – violino, flauti dolci, Carmine Scialla – chitarra battente, Antonino
Anastasia – percussioni).
A seguire la musica dei corsi A Filetta con una proposta vocale polifonica
contemporanea, impegnativa, audace, nata da una possente tradizione orale. 
Il repertorio prodotto oggi da questo sestetto vocale è il riflesso fedele del suo
viaggio dall'inizio degli anni Ottanta: una traiettoria che delinea un movimento iniziato
in un'oralità laica e che si afferma nei meandri di una scrittura liberata da tutti gli
obblighi filiali; un repertorio di canti sacri e profani con influenze diverse, composto
da musiche per film, come quelli di Bruno Coulais, composizioni per le coreografie di
Sidi Larbi Cherkaoui, estratti dal coro di un'antica tragedia o di brani di un requiem
commissionato dal festival di Saint-Denis. Una musica al servizio di una visione del
mondo che rifiuta senza ambiguità ogni tipo di ripiegamento identitario e la cui
filosofia potrebbe essere riassunta in questo bellissimo aforisma di René Char: "I
raccolti più puri sono seminati in un terreno che non esiste; non conoscono la
gratitudine perché devono solo alla primavera". (Jean-Claude Acquaviva – seconda,
François Aragni – seconda/bassu, Jean-Do Bianco – seconda, Petr’Antò Casta –
seconda/bassu, Paul Giansily – terza, Maxime Vuillamier – bassu)
Il programma di spettacolo dal vivo è accompagnato da quattro seminari gratuiti che
si terranno all’Ismeo con Fausto Sierakowski su improvvisazione modale per
strumenti a fiato (Mercoledì 28 settembre dalle 10.00 alle 17.00) con Peppe Frana
su Introduzione alla musica modale ( Giovedì 29 settembre dalle 10.00 alle 17.00),
con Masih Karimi (Masoud Karimibehjatabad) (Iran) su Tanbur, daf e repertorio
musicale del maqam (Venerdì 30 settembre dalle 10.00 alle 17.00).
Domenica 2 ottobre alle 11.00 al Monk Club, invece Enzo e Lorenzo Mancuso (Italia)
propongono la guida all’ascolto: di “Un canto essenziale”, la guida all’ascolto affida
alla nudità della voce e a una scelta attenta degli strumenti il compito di guidare il
pubblico attraverso le tappe più significative del percorso umano e musicale dei
Fratelli Mancuso.
Lunedì 3 ottobre alle 22.00 nella Basilica di San Crisogono, Piazza Sidney Sonnino,
Roma Jean Claude Acquaviva di A Filetta (Corsica) dopo il concerto.
I LUOGHI
MONK Via Giuseppe Mirri, 35, 00159 Roma RM
CHIESA DI SAN CRISOGONO – Piazza Sidney Sonnino, 44 Roma
ISMEO – Corso Vittorio Emanuele II, 244 Palazzo Baleani
https://www.errichettafestival.com/

https://www.facebook.com/errichettafestival

errichettafestival@gmail.com
INGRESSO BIGLIETTI AL MONK
10 € CONCERTO SINGOLO, 20 € ABBONAMENTO GIORNALIERO, 50 € ABBONAMENTO 3 GG
Prevendita su Dice
Al seguente link

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEI LIVE

Venerdì 30 settembre
MONK Via Giuseppe Mirri, 35, 00159 Roma RM
h 20.00 Drumlanduo di Laura Giavon e Marco D’Orlando
Laura Giavon – voce, percussioni, basso elettrico
Marco D’Orlando – batteria, basso elettrico
h 21.20 Federico Pascucci
con ospiti a sorpresa
h 22:40 Fausto Sierakowski
Fausto Sierakowski – sassofono, Panagiotis Kaitatzis – oud,Stratis Skourkeas – percussioni
Sabato 1 ottobre
MONK Via Giuseppe Mirri, 35, 00159 Roma RM
h 20.00 Karimi, Frana, Montanari
Masih Karimi – tambur, Peppe Frana – oud, Ciro Montanari – tabla, percussioni
h 21.20 Fratelli Mancuso
Enzo Mancuso – canto, chitarra, saz baglama , saz divan, ghironda, violino, sipsy; Lorenzo
Mancuso – canto, chitarra, harmonuim, percussion
h 22:40 Errichetta Underground
Fausto Sierakowski, sax alto; Federico Pascucci, sax tenore, clarinetto in sol; Primo Salvati,
sax alto e tenore; Ange Sierakowski, clarinetto; Edoardo Petretti, fisarmonica e pianoforte;
Carlo Hintermann, percussioni; Gabriele Hintermann, contrabbasso
Domenica 2 ottobre
MONK Via Giuseppe Mirri, 35, 00159 Roma RM
h 18:30 Mncusi, Petretti, Vacca
Lavinia Mancusi, voce, chitarra, tamburi a cornice; Edoardo Petretti, pianoforte, fisarmonica,
voce; Arnaldo Vacca, percussioni
h 19:50 Francois Lazarevitch
François Lazarevitch uno tra i maggiori flautisti barocchi al mondo e direttore artistico
dell’ensemble “Les musiciens de Saint-Julien"

h 21: 20 Urmuli
David Ratiani, Tamaz Mamaladze, Shalva Abramashvili e Gela Tabashidze

Lunedi 3 ottobre
CHIESA DI SAN CRISOGONO – Piazza Sidney Sonnino, 44 Roma
h 20.00 Ai vis lo Lop, lo Raina, la Levre
Alessandro de Carolis – flauti dolci, traversa, Lorenza Maio – violino, flauti dolci, Carmine
Scialla – chitarra battente, Antonino Anastasia – percussioni
h 21:00 A Filetta
Jean-Claude Acquaviva – seconda, François Aragni – seconda/bassu, Jean-Do Bianco –
seconda, Petr’Antò Casta – seconda/bassu, Paul Giansily – terza, Maxime Vuillamier – bassu

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