Educa, nel fine settimana il festival dell’educazione

Tutto pronto per EDUCA, il festival dell’educazione che si terrà sabato 18 e domenica 19 aprile a Rovereto. Due spettacoli teatrali per bambini e ragazzi apriranno la VI edizione della manifestazione che proporrà in due giorni 40 appuntamenti sul tema “Desiderio e Conflitto”. Ospiti di fama nazionale,spettacoli, arte e giochi, laboratori esperienziali per bambini e ragazzi, genitori e insegnanti, educatori, con esperti in discipline diverse che offrono la possibilità di conoscere e sperimentare modalità e approcci innovativi

Bambini e ragazzi saranno protagonisti dell’apertura di EDUCA, il festival dell’educazione che si terrà il prossimo fine settimana a Rovereto sul tema “Desiderio e Conflitto”. Giunta alla sesta edizione, la manifestazione – organizzata da Con.Solida. e promossa da Provincia Autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento e Comune di Rovereto – inizierà infatti con due spettacoli: “Verso la Luna” e “Amore scrivimi”. Il primo è una produzione del Teatro Telaio di Brescia rivolta ai bambini dai 6 ai 10 anni: due topolini vedono la luna, per la prima volta si accorgono di quanto è bella e decidono che è ora di andarla a trovare, “perché la luna è lontana ma, se ci credi davvero, può anche finire che ci balli sopra un po’”. Il secondo spettacolo è invece per gli studenti delle scuole secondarie: tratto da un diario vero di una profuga trentina, racconta il dolore e le preoccupazioni della Grande Guerra, “vera rovina del mondo” ma anche la speranza di ricostruire. Alle 11 al Teatro Rosmini ci sarà il momento dedicato alla campagna di sensibilizzazione “L’educazione mi sta a cuore”: grandi e piccoli invitati a portare il cuore simbolo – disegnato, colorato, reinventato – per dire che l’educazione è importante perché riguarda il futuro di tutti
Litigare fa bene!” sarà invece la prima esortazione rivolta agli adulti con il pedagogista Daniele Novara, che cercherà di dimostrare che evitare i conflitti significa privarsi di una possibilità di apprendimento, mentre gestirli è assumere una responsabilità. Sabato pomeriggio si aprirà il filone dedicato a guerra e pace, guardato inizialmente nella prospettiva della responsabilità di chi narra i conflitti: la scrittrice Cristina De Stefano presenterà infatti la prima biografia autorizzata di Oriana Fallaci, che con elmetto e zaino narrare dal fronte i conflitti bellici del dopoguerra. Alle 17.00 il teologo Vito Mancuso e il filosofo della scienza Giulio Giorello, in un dialogo moderato dal giornalista Riccardo Bonacina, proveranno a rispondere all’interrogativo se scienza e religione siano causa dei conflitti tra culture o strumenti per un mondo plurale e a capire come la conoscenza possa essere la chiave per impedire che la diversità sfoci in contrasti violenti, che oggi si propagano velocemente anche attraverso i social network. Sempre sabato pomeriggio un seminario dedicato alla responsabilità delle pubbliche amministrazioni nel rendere città e territori, luoghi capaci di alimentare il desiderio e di evitare o contenere i conflitti; ne parleranno in particolare Mariagrazia Pellerino, l’assessore del Comune di Torino, Luciano Malfer, direttore dell’Agenzia per la Famiglia della Provincia autonoma di Trento e Paolo Verri, direttore del Comitato Matera-capitale europea della cultura per il 2019 e responsabile del palinsesto eventi e i contenuti espositivi del Padiglione Italia dell’Expo Milano 2015.
Sabato sera Andrea Segrè, agroeconomista, fondatore di Last Minute Market e ora presidente della Fondazione Mach, presenterà il suo ultimo libro “L’oro nel piatto”, valore e valori del cibo, un viaggio alla scoperta dell’oro che abbiamo nel piatto, senza saperlo. Al Teatro Zandonai va in scena alle ore 21.00 Marco Baliani un affabulazione che prende spunto dallo spettacolo Tracce, rappresentazione del regista attore ispirata all’omonima raccolta di aforismi e parabole di Ernst Bloch e il cui filo conduttore è rappresentato da quattro parole: “Stupore”, “Incantamento”, “Infanzia” e “Racconto”.
Numerosi laboratori durante la giornata che trattano i rapporti tra desiderio e limite, tra autonomia e regole, tra diritto al rischio e volontà di protezione – rapporti che sono spesso alla base di conflitti sia all’interno della famiglia che della scuola – “Che rabbia! Te la racconto”, “Libertà dentro le regole” e “La zuppa di sasso” dedicati ai bambini e ai loro genitori; “Litigare fa bene!”, “Spazi che educano” per gli adulti; “Che scatole!” per adolescenti e “il desiderio nelle fasi della vita” per tutti.
Il giorno dopo si riprenderà con seminari e dialoghi dedicati alla scuola, alla maternità e paternità, lavoro ai maestri di vita con altri ospiti e studiosi di fama nazionale. E ancora laboratori per bambini e genitori sul diritto al rischio, la mediazione dei conflitti e ancora letture di fiabe, arte e spettacoli.

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